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Insetti

Insetti

Fonte immagine: Unsplash / Timo Vijn

Gli insetti sono animali che fin dai tempi più antichi intrecciano la loro vita con quella dell’uomo. Alcuni hanno un’influenza positiva sugli ecosistemi in cui viviamo. È il caso delle api, che grazie all’impollinazione favoriscono la biodiversità e ci assicurano buona parte del cibo che portiamo in tavola.

Altri insetti rappresentano un pericolo per piante e raccolti, come il grillotalpa, o per la salute nostra e dei nostri animali, come la processionaria. Altri ancora, più banalmente, sono un fastidio quando si annidano in casa – basti pensare alle cimici – o quando ci pungono, come nel caso delle vespe.

Di certo, oggi come in passato, gli insetti sono una famiglia eterogenea e numerosa che ci fa compagnia ogni giorno. Scopriamo, allora, cosa sono gli insetti, quali animali fanno parte di questo grande gruppo e quali sono le loro caratteristiche.

E, ancora, come proteggere piante e orto dagli insetti parassiti, quali sono i rimedi naturali per allontanare gli insetti molesti dalle nostre case e cosa fare in caso di punture di insetto.

Insetti: cosa sono

Gli insetti (nome scientifico “Insecta Linnaeus”), o entomi, sono una classe di animali appartenenti al gruppo tassonomico degli Artropodi. Con oltre un milione di specie, rappresentano il più grande raggruppamento di animali presente sulla Terra, di cui sono tra i più antichi colonizzatori, e uno dei più vari per morfologia, anatomia e dimensioni.

Hanno il corpo rivestito da una cuticola, dermascheletro o esoscheletro sempre divisa in tre regioni: capo, torace e addome. Proprio a questa caratteristica si deve il loro nome “entomo”, che significa “composto da segmenti”. A queste tre aree sono associate delle appendici, come le antenne, le zampe e le ali. Alcuni insetti sono terrestri, altri prediligono gli ambienti acquatici.

api

Classificazione

Gli insetti, secondo la tassonomia tradizionale, si dividono in 28 ordini:

  • Anopluri
  • Blattoidi, come blatte e scarafaggi
  • Coleotteri, come il maggiolino e la coccinella
  • Dermatteri, comunemente noti con il nome di “forbicine
  • Ditteri, come mosche, zanzare, tafani e pappataci
  • Embiotteri
  • Effimere o Efemerotteri
  • Grilloblattoidei o Nototteri
  • Imenotteri, gruppo in cui rientrano api, vespe, formiche e calabroni
  • Isotteri, di cui fanno parte le termiti
  • Lepidotteri, come le farfalle diurne, le farfalle notturne (falene) e la processionaria
  • Mallofagi
  • Mantoidei
  • Mantofasmidi
  • Mecotteri
  • Neurotteri
  • Odonati, come le libellule
  • Ortotteri, per esempio le cavallette e i grilli
  • Plecotteri
  • Fasmidi, come l’insetto stecco
  • Psocotteri
  • Rincoti, di cui fanno parte la cicala e la cimice
  • Sifonatteri, privi di ali e comunemente noti come “pulci
  • Strepsitteri
  • Tisanotteri
  • Tisanuri
  • Tricotteri
  • Zoratteri.

Dopo questo rapido excursus su ordini e principali esemplari, conosciamo meglio alcuni degli insetti più comuni, le loro caratteristiche e il modo in cui, in positivo o in negativo, legano la loro vita con quella dell’uomo e con gli ambienti in cui vive.

insetti nocivi orto
Fonte: Unsplash / Aysenur

Gli insetti benefici per l’agricoltura e la salvaguardia degli ecosistemi

Come abbiamo accennato, molti insetti sono dei preziosi alleati per l’uomo perché contribuiscono a preservare la biodiversità degli ecosistemi e sono coinvolti nelle reti alimentari, come nel caso delle api impollinatrici.
In questo senso, gli insetti possono essere considerati organismi ausiliari. Svolgono questo ruolo soprattutto tre categorie di insetti:

  • gli insetti artropofagi, gli insetti predatori degli Artropodi, il gruppo di invertebrati di cui fanno parte, oltre agli insetti, anche gli Aracnidi, come ragni, zecche, acari e scorpioni, e i Crostacei. Questi animali sono di grande interesse per l’uomo perché possono essere sfruttati nell’agricoltura biologica e nella lotta integrata. Grazie al loro aiuto nel debellare parassiti che infestano piante e colture, è infatti possibile ridurre drasticamente o eliminare del tutto il ricorso a pesticidi e fitofarmaci.
  • Gli insetti fitofagi, che si cibano di vegetali e possono dare un contributo alla lotta contro le piante infestanti.
  • Insetti pronubi, che trasportano il polline da un fiore all’altro permettendo l’impollinazione e la conseguente fruttificazione. Di questo gruppo fanno parte soprattutto gli insetti degli ordini dei Ditteri, come le zanzare e le mosche, e degli Imenotteri, come vespe e api. Le api, in particolare, sono insetti preziosissimi perché responsabili del 70% dell’impollinazione delle piante e dei fiori presenti sul pianeta. Senza l’incessante lavoro delle api, perderemmo il 35% della produzione mondiale di cibo. Purtroppo il loro contributo essenziale alla nostra sopravvivenza è sempre più messo a rischio dalla crisi climatica globale, che sta portando a una drammatica diminuzione delle api, sia selvatiche che domestiche.

Scopri di più sulle caratteristiche, l’habitat, le abitudini di vita e alimentari, le curiosità sulle api nel nostro articolo.

Insetti fitofagi: come proteggere l’orto e le piante

Accanto agli insetti benefici, esistono anche insetti fitofagi che rappresentano un grande problema per le coltivazioni e i giardini. Queste specie, infatti, non si nutrono di vegetali dannosi per l’uomo, ma attaccano piante e raccolti, boschi e foreste. In questa categoria rientrano gli insetti degli ordini dei Rincoti, degli Ortotteri, dei Lepidotteri, dei Ditteri, degli Imenotteri e dei Coleotteri.

Alcuni insetti fitofagi non sono pericolosi per le nostre piante. È il caso dell’insetto stecco, Bacillus rossius, dell’ordine dei Fasmidi, dalla caratteristica forma simile a un ramoscello sottile. Questo insetto vive nel Mediterraneo nord-occidentale, specie in Spagna, Francia e Italia e mangia soprattutto foglie di rovo, ma anche di melo, nocciolo, faggio e rose, a cui però non procura danni.

Ci sono tuttavia molti insetti fitofagi dagli effetti distruttivi e devastanti per le coltivazioni, come il grillotalpa, il maggiolino, la cimice asiatica e la processionaria, che rappresenta un pericolo anche per l’uomo e per gli animali domestici.

Conosciamo meglio questi insetti e scopriamo come liberarsene.

Grillotalpa

insetti grillotalpa
Fonte: Pixabay / Hans

Il grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa) è un insetto dell’ordine degli Ortotteri e uno degli ospiti più dannosi per l’orto.

Si chiama così per le sue zampe anteriori dalla forma simile agli artigli di una talpa, che usa per scavare lunghi tunnel sotterranei. Questa caratteristica, che gli permette di spostarsi facilmente sul terreno per procacciarsi cibo, lo rende uno degli insetti più temuti dagli agricoltori. Scavando, infatti, trancia di netto le radici di ortaggi e tuberi, di cui si nutre, portando alla perdita di interi raccolti e rappresentando un vero flagello per le coltivazioni.

Quali sono i segnali della presenza del grillotalpa nell’orto? L’aspetto secco e giallo, le radici distrutte e i classici buchi di 6/8 centimetri di diametro che provoca. In questi casi è fondamentale agire subito con rimedi naturali o prodotti chimici per eliminare il grillotalpa e proteggere terreni e raccolti. Oppure liberarsene con l’aiuto di predatori naturali, come il riccio e la talpa tra i mammiferi, i rapaci, i merli e le upupe tra gli uccelli.

Scopri di più sul grillotalpa e sui rimedi per difendere piante e orto dai danni di questo parassita.

Cimice asiatica

cimice
Fonte: Unsplash / Ed Stone

La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è una specie aliena in Italia. È infatti originaria dell’Oriente, in particolare di Cina, Giappone, Corea e Taiwan. Complici gli scambi commerciali tra paesi, negli anni Novanta del secolo scorso è arrivata negli Stati Uniti e, dagli anni 2000, anche in Europa. Nel 2012 è apparsa per la prima volta nel nostro paese, dove in pochi anni si è diffusa a velocità preoccupanti.

Rispetto alla nostrana cimice verde, o cimice mediterranea, ha un corpo di colore marrone, più robusto, zampe più resistenti e dimensioni maggiori che possono arrivare fino ai 2 centimetri. Si riproduce anche più velocemente, caratteristica che la rende ancora più minacciosa per l’agricoltura. Questo insetto, infatti, attacca le coltivazioni e può danneggiare molto velocemente interi raccolti.

Se, quindi, la presenza della cimice asiatica nei nostri spazi domestici non è un rischio, ma solo un fastidio, un’infestazione di questi parassiti è un grande pericolo per l’orto. Come liberarsene? Come per il grillotalpa, è possibile ricorrere a repellenti naturali oppure farsi aiutare dai predatori di questa specie, come le vespe samurai.

Scopri di più su come eliminare la cimice asiatica dalle case e dagli orti.

Maggiolino

maggiolino insetto
Fonte: Unsplash / Sarka Krnavkova

Il maggiolino (nome scientifico Melolontha Melolontha Linneus) è un insetto coleottero diffuso in tutto il mondo. Ha il corpo cilindrico, le zampe robuste, ali di colore rosso-brunastro, capo e testa neri. Le sue dimensioni possono variare da pochi millimetri a diversi centimetri.

Il maggiolino vive nei parchi, nei boschi e nei giardini, dove si nutre di foglie. Per questo rappresenta uno dei più grandi nemici degli agricoltori, perché può danneggiare pesantemente le colture. I pericoli arrivano sia dagli esemplari adulti, che in caso di grandi infestazioni possono provocare gravi defogliazioni, sia dalle larve, che si cibano delle radici e risultano particolarmente nocive per vivai e orti.

Leggi il nostro articolo e scopri tutto sul maggiolino, un insetto pericoloso per le piante.

Cicala

cicala
Fonte: Unsplash / Laura Gilchrist

Anche le cicale possono essere annoverate tra gli insetti che arrecano danni a piante e coltivazioni. Sono definite “trapanatori di piante” perché da adulte traggono nutrimento dalla linfa degli alberi, soprattutto delle foglie, mentre allo stato larvale, vivendo sotto terra, attaccano le radici.

Questo insetto dell’ordine dei Rincoti è diffuso in tutto il mondo, ma predilige i climi caldi mediterranei e le piante autoctone di quell’area, soprattutto pini e ulivi. È particolarmente noto per il suo frinire, che fa da sottofondo sonoro alle nostre giornate estive, una prerogativa dei soli esemplari maschi.

Solo loro, infatti, emettono il tipico canto: sull’addome hanno un organo stridulatore composto da lamine, o timballi, che sfregati fra loro danno vita al classico verso delle cicale. Le femmine, invece, possono emettere richiami secchi grazie alle ali, ma non frinire.

Scopri di più sulle caratteristiche e le curiosità su questo insetto nel nostro articolo sulla cicala.

Processionaria

La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è un lepidottero noto soprattutto per i suoi effetti nocivi per le piante, per l’uomo e per gli animali. Da giovane ha l’aspetto di una larva, lunga da 1 a 3 centrimetri, ricoperta di una peluria urticante molto pericolosa per chi ci entra in contatto.

Il nome “processionaria”, deriva dall’abitudine dei gruppi di larve di uscire dai loro nidi di seta di colore bianco, visibili sugli alberi e di spostarsi in fila indiana. Ciò avviene all’arrivo dei primi caldi, formando una sorta di processione.

La processionaria è diffusa nelle regioni temperate del bacino del Mediterraneo, soprattutto in Europa meridionale, Medio Oriente e Africa settentrionale. Questo insetto è considerato uno dei principali ostacoli allo sviluppo e alla sopravvivenza delle pinete del Mediterraneo.

Attacca infatti gli alberi che fanno parte della famiglia del Pino e, nutrendosi dei loro aghi, li priva di parte del fogliame, con un effetto distruttivo che ne compromette il ciclo vitale.

Ma la processionaria è molto pericolosa anche per l’uomo. Il contatto con i peli irritanti delle larve può causare reazioni allergiche, come eruzioni cutanee e congiuntivite. Se, invece, la peluria viene ingerita, può provocare nausea e dolori addominali. I peli della processionaria si staccano facilmente sotto l’azione del vento, quindi è frequente che vengano inalati, con conseguenze quali starnuti, mal di gola e difficoltà respiratorie.

Anche gli animali domestici rischiano molto se entrano in contatto con una processionaria. Particolarmente colpiti sono i cani, che con il muso possono toccare o, peggio, ingerire le larve. Il contatto può causare infiammazione della bocca, ingrossamento e necrosi della lingua, vomito, inappetenza, che nei casi più gravi possono anche mettere a rischio la vita dell’animale.

In caso di incontri ravvicinati con una processionaria, rivolgiti immediatamente al medico. Se le larve hanno colpito un tuo piccolo amico, sciacquagli subito la bocca con acqua e bicarbonato e corri dal veterinario.

processionaria
Fonte: Unsplash / Noah Boyer

Insetti in casa: quali sono i più comuni e come allontanarli

Oltre agli insetti che attaccano i nostri orti e giardini, ci sono quelli che infestano le nostre case, annidandosi nelle crepe dei muri o tra i mobili. Spesso sono solo fastidiosi, ma in molti casi possono anche rappresentare un pericolo per la salute: succede se contaminano il nostro cibo, per esempio con i loro escrementi, perché possono essere veicolo di trasmissione di agenti patogeni.

Tra gli insetti che possono rappresentare un rischio igienico-sanitario per l’uomo ci sono soprattutto quelli degli ordini dei Coleotteri, dei Lepidotteri, dei Ditteri e dei Blattoidi.

Ma conosciamo più da vicino alcuni degli ospiti indesiderati delle nostre case e scopriamo come debellarli.

Cimici da letto

A differenza delle cimici asiatiche, innocue per l’uomo, le cimici da letto sono un fastidio e un pericolo. Sono infatti insetti ematofagi, cioè si nutrono di sangue umano o animale, ricco di proteine importanti per la loro riproduzione. Con le loro punture, quindi, possono causare prurito, arrossamento, gonfiore ma anche reazioni gravi nelle persone allergiche.

Hanno un corpo appiattito, allungato e corazzato, non più lungo di 6 millimetri, e vengono spesso confuse con le zecche. Si annidano in materassi e cuscini, ma anche nelle doghe del letto e nelle crepe di muri e mobili, e attaccano le loro prede durante il sonno, quando sono prive di difese.

Quali sono le conseguenze dei morsi di cimice da letto? Di solito gli effetti non sono gravi e si limitano a pomfi, prurito, gonfiore e rossore localizzati. In caso di ipersensibilità, tuttavia, le punture delle cimici da letto possono causare anche gravi reazioni allergiche come angioedema e shock anafilattico.

L’igiene profonda degli ambienti è un’ottima arma di prevenzione. Se non basta, per liberarsi dalle cimici da letto ci sono molto rimedi naturali, utili se non si è ancora di fronte a una vera infestazione. In quest’ultimo caso, invece, è necessario l’intervento di squadre specializzate in disinfestazioni.

Vuoi saperne di più? Leggi il nostro articolo “Cimici da letto: come riconoscerle ed eliminarle”.

Scutigera

scutigera
Fonte: Pixabay / 631372

La scutigera, detta anche centopiedi, è uno degli insetti più diffusi nelle nostre case e uno di quelli che non dovresti uccidere, a meno che la sua presenza non diventi infestante.

Non è pericolosa per l’uomo ed è un predatore per tantissimi animali, alcuni anche nocivi, di cui si nutre. Tra questi, cimici del letto, zanzare, blatte, formiche e ragni. Con le sue 15 paia di zampe e il suo corpo allungato, la scutigera si muove velocissima e, così facendo, riesce a sorprendere le sue prede, quindi è un’ottima alleata per liberarsi di questi fastidiosi ospiti delle nostre abitazioni.

Se la sua presenza è poco gradita, ci sono molte soluzioni per allontanarla, da una buona deumidificazione degli ambienti alle zanzariere per bloccarla.

Scopri di più sulla scutigera in casa e sul perché non dovresti ucciderla nel nostro articolo.

Pesciolini d’argento

pesciolino argento insetto
Fonte: Pixabay / Hans

Anche i pesciolini d’argento (nome scientifico Lepisma saccharina) sono ospiti frequenti nelle nostre case. Sono innocui ma molto fastidiosi, perché tendono a moltiplicarsi velocemente e possono richiedere interventi di disinfestazione se diventano troppo numerosi.

Questi piccoli insetti devono il loro nome al dorso rigido dall’aspetto lucente e metallico, che ricorda i riflessi dell’argento e le scaglie delle acciughe. Sono una specie sinantropica, cioè che si è adattata ai luoghi di vita e alle abitudini dell’uomo, perché negli ambienti domestici riesce a trovare grandi quantità di cibo.

Si nutre di amidi, che ricava da briciole o altri avanzi, di zuccheri, residui di pelle e fibre tessili. I pesciolini d’argento non sono pericolosi per gli essere umani, non mordono, non pungono e non sono vettori di patogeni.

Tuttavia possono contaminare il cibo, danneggiare i tessuti, rovinare libri e quadri e macchiare le superfici con i loro escrementi. Come liberarsene?

Nel nostro articolo, ti spieghiamo in dettaglio cosa sono i pesciolini d’argento e come eliminarli in casa.

Blatte

blatte
Fonte: Unsplash / Didi Miam

Le blatte appartengono all’ordine dei Blattoidi. Si tratta di un gruppo molto numeroso di insetti a sei zampe, di cui oggi sono conosciute circa 4000 specie, sparse in tutto il mondo. Si tratta di animali con corpo ovale, dorso e addome schiacciati, di colore nero e marrone.

Le dimensioni variano da pochi millimetri a 8 centimetri per le varietà tropicali. Alcune specie sono dotate di ali. Le blatte sono tra gli insetti che più frequentemente possono infestare le nostre case, dove si introducono attraverso porte, finestre, tubature, fessure e crepe nei muri.

La loro presenza, oltre che fastidiosa, può essere pericolosa per la salute dell’uomo. Questi animali, a differenza di quelli che pungono o mordono, non sono vettori di agenti infettanti, ma possono comunque contaminare il cibo con i loro escrementi.

Le conseguenze, per chi ingerisce gli alimenti contaminati, possono andare da disturbi gastrointestinali come la diarrea a problematiche più serie come le infezioni da Salmonella e Listeria. Ecco perché è utile prevenire le infestazioni di blatte con un’adeguata igiene della casa e intervenire subito con i rimedi più opportuni per debellarle.

Ti spieghiamo tutto nel nostro articolo “Blatte in casa, da dove arrivano e come eliminarle“.

Falene

Tra gli insetti più presenti nelle nostro case, specie nelle stagioni calde, ci sono le falene, dell’ordine dei Lepidotteri. Note anche come farfalle notturne perché di solito svolazzano nelle ore serali, spesso vicino alle fonti luminose, le falene sono innocue per l’uomo ma piuttosto fastidiose. Che fare per liberarsene?

Dalle zanzariere agli odori che le tengono lontane, come quello dei gerani, ti sveliamo i rimedi per eliminare le falene in casa.

Vuoi saperne di più su cosa fare se ti capita di trovare degli insetti nella tua abitazione? Leggi il nostro articolo “Insetti in casa: addio per sempre con questi 5 infallibili metodi” e scopri i più efficaci per liberarti di formiche, cimici, scarafaggi, millepiedi e altri ospiti indesiderati che possono nascondersi tra le pareti domestiche. Dagli odori a loro sgraditi ai consigli per preparare un’insetticida naturale, per ogni insetto infestante troverai la soluzione più adeguata.

Rimedi contro le punture di insetti

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Fonte: Unsplash / Anne Nygard

Oltre ad essere degli sgradevoli compagni quotidiani quando infestano le nostre case, gli insetti possono rappresentare anche un fastidio, e nei casi peggiori un pericolo, quando ci pungono o ci mordono.

Abbiamo già fatto cenno ai rischi legati ai morsi della cimice da letto, ma i pericoli arrivano anche da altri insetti. Scopriamo meglio quali sono e come intervenire.

Puntura di vespa: che fare?

Tra gli insetti più temibili ci sono le vespe, perché nei soggetti predisposti le loro punture possono causare reazioni allergiche severe. Quando, fortunatamente, i sintomi non sono gravi, è possibile alleviare gonfiore, prurito, bruciore e arrossamento con una serie di rimedi naturali. Scopri quali sono le soluzioni fai da te più efficaci e quando invece è bene chiedere aiuto a un medico nel nostro articolo “Puntura di vespa: rimedi naturali contro gonfiore e dolore”.

Contro le vespe, è importante anche la prevenzione, per evitare che si avvicinino o, peggio, facciano il nido nelle nostre case. Ecco i nostri consigli e i rimedi naturali per allontanare le vespe.

Punture di zanzare: prevenzione e rimedi naturali

Lo sappiamo bene, perché in estate ci lottiamo ogni giorno: anche le zanzare sono insetti, appartenenti all’ordine dei Ditteri, che possono pungere l’uomo. Sono infatti ematofagi, ossia si nutrono di sangue per poter completare il loro ciclo vitale e riproduttivo.

Come nel caso delle vespe, tendenzialmente le conseguenze delle punture di zanzare si limitano a prurito e gonfiore. Nei soggetti allergici, tuttavia, possono causare dermatiti e angioedema, una reazione infiammatoria della pelle simile all’orticaria caratterizzata da gonfiore dei tessuti sottocutanei.

Come prevenire le punture di zanzara allontanandole con i rimedi naturali giusti? E cosa fare se si è stati punti? Leggi i nostri articoli per saperne di più.

Punture di pappataci: come intervenire contro questi insetti

Volano, pungono e si nutrono di sangue umano e animale come le zanzare anche i pappataci, chiamati anche flebotomi (tagliatori di vene). Ma, a differenza delle zanzare, i pappataci non emettono alcun ronzio, bensì si avvicinano alle loro prede in modo silenzioso, come suggerisce il loro nome.

Dato che non volano in alto, prediligono i piedi e le caviglie rispetto alla parte superiore del corpo. Le conseguenze delle loro punture sono simili a quelle delle zanzare, quali gonfiore, rossore e prurito. Tuttavia, in alcuni casi possono causare una sindrome simil-influenzale detta “febbre da pappataci“.

Scopri come prevenire e curare le punture da pappataci nel nostro articolo.

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Fonte: Unsplash / Ante Hamersmit

Morso del tafano: come riconoscerlo e come alleviare il fastidio

Un altro insetto volante molto fastidioso per le sue punture è il tafano. È impropriamente chiamato “mosca cavallina” anche se, a differenza delle mosche, è silenzioso e si nutre di sangue umano invece che di frutta, verdura, zucchero e feci.

In realtà, quelli del tafano non sono punture ma morsi, perché questo insetto non ha il pungiglione ma un apparato boccale che gli permette di succhiare il sangue. Rispetto alla puntura della zanzara, il morso del tafano provoca prurito e bruciore più intensi e lascia segni più grandi a causa delle  dimensioni maggiori di questo insetto.

Come per altri insetti ematofagi, alcuni rimedi naturali, come una crema a base di calendula o aloe vera, aiutano a lenire il fastidio.

Scopri di più nel nostro articolo “Puntura tafano: come riconoscerla e quali sono i rimedi naturali più efficaci“.

SOS api, calabroni, pulci, pidocchi: i rimedi naturali contro le altre punture di insetti

Oltre a vespe, zanzare, pappataci e tafani ci sono altri temibili insetti che possono pungerti, dalle api ai calabroni, dalle pulci ai pidocchi. Generalmente, come abbiamo visto, le punture di insetti causano fastidi non preoccupanti e di breve durata, come gonfiore, rossore e prurito.

Tuttavia può accadere che scatenino reazioni gravi, per esempio problemi respiratori, vertigini, svenimento, tachicardia, nausea e vomito. Come comportarsi in questi casi?

Scopri di più su come riconoscere le punture di insetti, quali sintomi provocano, come intervenire e quando è necessario rivolgersi a un medico.

Gli insetti, insomma, hanno luci e ombre per l’uomo. Possono essere un valido alleato, ma anche uno dei suoi peggiori nemici. Conoscerli è il modo migliore per imparare a convivere con gli insetti, godendo dell’aiuto prezioso che possono darci e adottando i rimedi più efficaci, e il più possibile naturali, per evitare che diventino nocivi, per noi, per le nostre case e per i nostri orti e giardini.

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