Cane che abbaia: modi infallibili per calmarlo (ed evitare le lamentele dei vicini)
Il cane che abbaia è un comportamento normale, ma se l’abbaio diventa eccessivo (o accade di notte), ecco cosa puoi fare per calmarlo.
Animali: un mondo vario che non comprende solo cani, gatti e pappagalli, cari amici di zampa o becco della categoria pet, ma anche e soprattutto un intero universo esotico e selvatico. Lo sapevi, ad esempio, che la donnola appartiene alla stessa famiglia del furetto e della puzzola europea, ma che è il mustelide più piccolo della lista, arrivando a pesare al massimo 250 grammi? E forse non sai che il coniglio nano ha bisogno di una dieta specifica, a base di fieno e verdure, ma guai a somministrare lattuga o erba medica: questi ed altri consigli, guide e approfondimenti sul variegato universo animale dalla A alla Z sulle pagine di GreenStyle.
Il cane che abbaia è un comportamento normale, ma se l’abbaio diventa eccessivo (o accade di notte), ecco cosa puoi fare per calmarlo.
Le larve di processionaria stanno scendendo dagli alberi. Sono quei bruchi ricoperti di peli urticanti che camminano in fila indiana. Se li vedi, non toccarli e tieni lontani i cani: sono estremamente pericolosi sia se toccati che inalati o ingeriti. Se li vedi sul suolo pubblico, avvisa subito i Vigili. Se sono, invece, presenti nel tuo giardino, non toccarli o bruciarli, ma chiama una ditta specializzata.
Ebbene sì, esiste anche la Giornata Mondiale dei Delfini. Si celebra ogni 14 aprile, a soli due giorni di distanza della Giornata Mondiale dei Criceti del 12 aprile. Questi mammiferi marini sono fra gli animali più intelligente e socievoli al mondo. È nostro dovere preservarli e proteggerli. Per questo motivo è nata una giornata per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Forse non tutti sanno che ogni 12 aprile si celebra la Giornata Mondiale del Criceto, in onore dal biologo Israel Aharoni che, il 12 aprile 1930, partì alla ricerca di una razza di criceti ritenuta ormai estinta, il criceto siriano. E riuscì a trovare una mamma con i piccoli. Per questo motivo è stato scelto il 12 aprile per celebrare questi piccoli animali da compagnia.
Ma perché i gatti fanno le fusa? Diciamo che è qualcosa di innato nel gatto, come rifarsi le unghie. Se è vero che ci sono gatti che fanno le fusa in continuazione e gatti che praticamente non fanno mai le fusa, sono state date diverse spiegazioni in merito. Andiamo a vedere le principali, ricordandoci che esistono anche delle fusa fatte dai gatti quando non stanno bene.
L’epatite virale del cane, nota anche come epatite di Rubarth o epatite virale canina, è una delle malattie vaccinali di base del cane. Tuttavia, rispetto a Parvovirosi, Cimurro o Leptospirosi è quella forse meno conosciuta. Andiamo dunque a vedere cause, sintomi, modalità di contagio, diagnosi, terapia e vaccino di questa patologia.
Fra i vaccini di base trivalenti del gatto figura anche quello per la panleucopenia virale felina. Nota anche come gastroenterite virale felina, si tratta di una malattia ad alto tasso di mortalità soprattutto fra i gattini, i gatti non vaccinati o i gatti non vaccinati correttamente. Il virus, fra l’altro, è strettamente correlato a quello del Parvovirus canino, responsabile della parvovirosi del cane
Quali sono i ragni più pericolosi al mondo? Beh, la maggior parte delle specie di ragni ha ghiandole velenigene, solo che in molti casi questo veleno non è pericoloso per l’uomo. Tuttavia ci sono alcune specie particolari in cui il veleno può causare seri danni alla salute umana. In Italia fortunatamente abbiamo solo due specie velenose, ma nel resto del mondo ci sono diversi altri esemplari potenzialmente pericolosi e mortali.
E se vi dicessimo che nella classifica degli animali più forti al mondo ci sono sia lo scarabeo rinoceronte che un orso Grizzly? Naturalmente, in un confronto diretto il primo non avrebbe nessuna chance di sopravvivenza, ma in termini di capacità di sollevamento pesi in relazione alla taglia l’insetto non ha rivali.
Fra le diverse malattie da zecche che possono colpire il nostro cane, abbiamo anche l’anaplasmosi canina. Malattia batterica causata da due batteri di specie diverse, colpisce non solo i cani, ma anche i gatti, i cavalli, i bovini e l’uomo. Si tratta, dunque, di una zoonosi. Trasmessa dalle zecche, ecco cause, modalità di trasmissione, periodo di incubazione, sintomi, diagnosi e terapia.
Collare elisabettiano fai da te per cani e gatti? È possibile costruirne uno a casa, ma devi avere i giusti materiali e avere un po’ di manualità. Obiettivamente quelli base di plastica, il classico cono o imbuto non è che costino poi così tanto, quindi valuta bene se con i soldi spesi per i materiali e il tempo impiegato non avresti risparmiato di più prendendone uno già fatto.
Come accade con molti gatti di razza, anche il Siamese non è molto robusto. Oltre alle classiche malattie che tutti i gatti possono sviluppare, con alcune che è più facile vedere nei Siamesi, può soffrire anche di diverse patologie genetiche, congenite ed ereditarie. Queste non sono un’esclusiva del Siamese, si possono manifestare anche in altre razze, ma è indubbio che, rispetto a un gatto soriano, siano più frequenti.
Esistono dei collari gps per gatti: come quelli per cani, servono per localizzare i gatti outdoor, quelli che possono uscire di casa. Connessi con un’apposita app da scaricare su smartphone, permettono al proprietario di rintracciare il proprio animale. Naturalmente hanno dei limiti soprattutto per quanto riguarda la distanza. Ah, sfatiamo subito il mito: non esistono i gps sottocutanei né per gatti né per cani, vi state confondendo con il microchip.
Fra le razze feline, una di quelle meno note è il Ragamuffin. Effettivamente, non è molto frequente imbattersi in un esemplare di questo tipo che deriva dal Ragdoll. Si tratta di una razza riconosciuta di origine statunitense. Andiamo a scoprire qualcosa di più su storia, origini, aspetto, peso, colore del mantello e particolarità del suo standard di razza.
Fra le razze feline, il Gatto norvegese delle foreste è considerato una razza abbastanza robusta in quanto non eccessivamente selezionato dall’uomo. Tuttavia è indubbio che esistano diverse malattie genetiche, congenite ed ereditarie che possono affliggere questa razza. Per questo motivo, se si decide di prendere un Norvegese delle foreste, sarebbe bene testarlo geneticamente per almeno le principali di queste malattie.
Giustamente molti proprietari di gatti si chiedono se mettere il collare al gatto. Diciamo più no che sì. Questo perché ci sono diversi rischi a cui il gatto va incontro se indossa un collare rispetto a quanto succede col cane. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario fargli indossare un collare. Ma quanti tipi ne esistono?