Greenstyle Ambiente Animali Fantino del Palio di Siena condannato per maltrattamento animali (cavalli usati solo in addestramento)

Fantino del Palio di Siena condannato per maltrattamento animali (cavalli usati solo in addestramento)

Pare che ci sia un po' di confusione sulla questione del fantino del Palio di Siena condannato per maltrattamento animali. I difensori del fantino sono stati chiari: la condanna riguarda la somministrazione di farmaci a cavalli usati solo in addestramento, che non hanno mai partecipato a gare o competizioni

Fantino del Palio di Siena condannato per maltrattamento animali (cavalli usati solo in addestramento)

Sta circolando in rete negli ultimi giorni la notizia relativa al fantino del Palio di Siena condannato dalla Cassazione per maltrattamento animali. La notizia è stata diramata dalla LAV, ma gli avvocati del fantino hanno voluto puntualizzare la situazione. Riassumendo molto: il fantino è stato sì condannato (anche se la vicenda giudiziaria va avanti in quanto gli avvocati hanno impugnato la sentenza), ma i cavalli a cui fa riferimento la sentenza non c’entrano nulla con il Palio di Siena, non hanno mai partecipato a gare o concorsi. Il fatto, infatti, sarebbe avvenuto in sede di addestramento.

Fantino Palio di Siena condannato: cosa dice la LAV?

lav

Se si va a leggere il comunicato diramato dalla LAV, ecco che il presidente della LAV, Gianluca Felicetti, parla di una “sentenza storica” per quanto riguarda la condanna del fantino L.B. Queste le sue parole in merito al fantino: “Colui che pur di vincere ed essere osannato dalla gloria del Palio di Siena, ha drogato i cavalli con farmaci somministrati in dosi inferiori alla dose terapeutica consigliata, al fine di eludere i controlli antidoping, ma la cui combinazione era in grado di determinare un aumento delle performance sportive”.

Sulla stessa linea, poi, anche l’Enpa e la Leida di Michela Brambilla, costituitesi come parte civile e rappresentate dall’avvocato Claudia Ricci.

Solo che, così come spiegato anche dai difensori del fantino, l’interpretazione che data in rete di questa vicenda non è corretta. In particolare, secondo i legali difensori del fantino, non è corretto accostare la sentenza della Cassazione con il Palio di Siena.

I difensori del fantino spiegano la situazione

cavalli sauri

Sono stati gli avvocati difensori del fantino, Enrico De Martino e Beniamino Schiavone, ha spiegare come si sia svolto il procedimento legale. La Corte di Cassazione ha effettivamente condannato il loro assistito per maltrattamento animali a causa della somministrazione di dosi basse di antinfiammatori, ma il Palio di Siena non c’entra nulla in questa questione.

Inoltre la Cassazione, anche se ha confermato la condanna, ha deciso di accogliere il motivo dell’impugnazione dei difensori . Questo per quanto riguarda la quantificazione della pena visto il mancato riconoscimento delle attenuanti. Cosa vuol dire? Che il procedimento andrà avanti. Gli atti saranno trasmessi di nuovo alla Corte di Appello di Firenze, la quale dovrà stabilire una nuova udienza in modo da quantificare quella che sarà la pena definitiva. Il che significa che sarà inferiore ai 7 mesi stabiliti lo scorso 7 marzo.

Sempre lo scorso 7 marzo, inoltre, ricordiamo che era stata anche cancellata la condanna a 4 anni e sei mesi per i falsi materiali e ideologici inerenti la storia di alcuni cavalli scambiati.

Gli avvocati difensori, dopo aver ribadito che i comunicati di alcune sigle di associazioni animaliste, hanno accostato in maniera non corretta il Palio di Siena a questa sentenza, ecco che hanno ricordato che la sentenza della Cassazione ha “annullato parzialmente con rinvio quella della Corte di Appello di Firenze”.

Le parole del fantino

fantino

Il fantino L.B. ha dichiarato di essere dispiaciuto del fatto che del Palio si parli in “maniera impropria e strumentale”. Questo perché la vicenda stabilita dalla Corte di Cassazione non ha riguardato eventi avvenuti durante il Palio.

La contestazione, infatti, era inerente la somministrazione di “antinfiammatori di uso comune a dosi bassissime”, senza prescrizione veterinaria, a cavalli che non hanno partecipato a gare e competizioni, ma solamente in attività di allenamento.

I tre cavalli coinvolti nella vicenda, S’othieresu, Fulmine Femmina e Mocambo, dovevano partecipare a un addestramento a Mociano. La sentenza della Cassazione relativa alla condanna di maltrattamento animali riguarda la somministrazione di antinfiammatori per “aumentarne le performance sportive”, secondo quanto si legge nell’accusa.

Il fantino ha poi specificato che queste somministrazioni non hanno provocato danni agli animali e che lui ha sempre pensato al loro benessere.

Quindi, tirando le somme: lungi da noi voler negare il caso di maltrattamento animali, fra l’altro confermato dalla sentenza della Cassazione, la questione qui è che, forse, collegare la sentenza direttamente al Palio di Siena quando è stato ampiamente spiegato dalle parti in causa che i cavalli coinvolti non hanno mai fatto gare o concorsi, né tanto meno hanno corso al Palio di Siena, appare forse un pochino fuori contesto.

Fonti:

  1. La Nazione
  2. LAV

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