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Noce moscata: le proprietà, gli usi e le dosi consigliate per evitare l’effetto tossico

Sapevate che la noce moscata può risultare tossica? Ecco le dosi che ne rendono il consumo sicuro in cucina, le sue proprietà e le controindicazioni.

Noce moscata: le proprietà, gli usi e le dosi consigliate per evitare l’effetto tossico

Fonte immagine: scym

La noce moscata, spezia molto usata in cucina e ricca di proprietà ma anche di controindicazioni  da  conoscere (può risultare velenosa/tossica), è un’aggiunta preziosa a molti piatti ma anche protagonista di efficaci rimedi naturali per diverse problematiche. Andiamone alla scoperta attraverso la sua storia e le sue caratteristiche.

Cos’è la noce moscata

La noce moscata è una spezia comune ricavata dai semi di Myristica fragrans, albero tropicale sempreverde originario dell’Indonesia. E’ reperibile in commercio sia sotto forma di seme intero che di polvere. Il suo sapore è caldo e sa vagamente di nocciola. Sebbene sia considerata un condimento dolce, non è esattamente quello che ci si aspetterebbe: non ha un retrogusto zuccherino.

Questo è ciò che la rende così versatile e perfetta per ricette salate o dolci. Sebbene sia più comunemente usata per il suo sapore che per i suoi benefici per la salute, la spezia contiene dei composti in grado di aiutare a prevenire alcune malattie e di favorire la salute in senso lato.

Storia della spezia

La noce moscata è una spezia alimentare ampiamente utilizzata, che ha ricevuto attenzione come allucinogeno alternativo presso la medicina popolare. Durante il VI secolo d.C., insieme al macis fu importata dai commercianti arabi: divenne nota in Europa durante il XII secolo.

Fu all’inizio del XIX, tuttavia, che iniziò a svilupparsi un interesse per l’uso della noce moscata come abortivo e stimolante per le mestruazioni. Perché la noce moscata si chiama così? E’ presto detto: il termine moscata farebbe riferimento a Mascate, capitale dell’Oman che si ritiene essere il luogo dal quale è iniziato il suo commercio.

Differenza tra noce moscata e macis

Sebbene provengano dallo stesso albero, la noce moscata e il macis differiscono l’una dall’altro. Quest’ultimo è il rivestimento esterno del seme che viene prima rimosso e poi macinato. Il nocciolo (o seme) di noce moscata, invece, può essere sia intero che in polvere. L’altra differenza tra nel loro sapore: la prima è più dolce e delicata. Il macis è lievemente piccante e può essere descritto come una via di mezzo tra pepe e cannella.

Fonte: Mareefe

I  valori nutrizionali della noce moscata

In quanto ai valori nutrizionali della noce moscata, possiamo così riassumerli.

100 grammi di spezia apportano:

  • 525 calorie
  • 36 g di grassi
  • 49 g di carboidrati
  • 6 g di proteine
  • 16 mg di sodio
  • 350 mg di potassio
  • 184 mg di calcio
  • 3 mg di ferro
  • 3mg di Vitamina C
  • 1,3 mg di niacina

Noce moscata: proprietà e controindicazioni

La noce moscata è sicura se assunta per via orale e usata in modo appropriato come spezia ad uso alimentare. Può diventare potenzialmente pericolosa in dosaggi elevati e per lunghi periodi di tempo. Vediamo nel dettaglio quali sono le maggiori proprietà che la caratterizzano, senza dimenticare gli effetti collaterali.

Proprietà

Iniziamo dalle proprietà della spezia, che sicuramente sono maggiori delle sue controindicazioni.

  • La noce moscata è ricca di antiossidanti che aiutano a prevenire i danni cellulari e possono proteggere dalle malattie croniche.
  • Può ridurre l’infiammazione inibendo alcuni enzimi infiammatori. Contiene sostanze chimiche come miristicina, elemicina, safrolo ed eugenolo che la rendono utile per il trattamento del dolore.
  • Ha proprietà antibatteriche: studi in provetta hanno dimostrato come abbia effetti antibatterici contro diversi batteri potenzialmente dannosi.
  • Migliora la digestione. Come l’anice stellato, è nota per avere proprietà in grado di trattare le ulcere gastriche e aiutare la digestione. Sono in molti ad aggiungerla ai propri piatti proprio per questo.
  • Contrasta l’insonnia. Aggiungere della noce moscata in un bicchiere di latte caldo, indurrebbe sonnolenza in molte persone. In effetti, utilizzarla è un rimedio naturale contro l’insonnia.
  • Funziona come afrodisiaco, al pari dello zafferano e antistress: ciò significa che può stimolare le cellule nervose del cervello aiutandolo a rilasciare gli ormoni del benessere nel corpo. Questi agiscono come calmanti in grado di risollevare l’umore e di contrastare lo stress.
  • E’ ottima contro l’alitosi: grazie alle sue proprietà antibatteriche e antimicrobiche la spezia aiuta a pulire il sistema digestivo e limitare l’alito cattivo.
  • Regola la pressione sanguigna e migliora la circolazione. E’ ricca di minerali che aiutano a regolare la pressione sanguigna e a migliorare la circolazione del sangue, riducono lo stress e rilassano i vasi sanguigni.

Controindicazioni

Inutile chiedersi “Cosa succede se mangio la noce moscata?” Non è necessario fare allarmismi se la si usa come aroma, in dosi ridotte, in cucina. A dosi più elevate, invece, sono state associate proprietà psicoattive. Come anticipato, se assunta in dosaggi eccessivi può risultare tossica o velenosa oltre a comportare diverse controindicazioni.

Tra queste, l’uso eccessivo di noce moscata o macis non è raccomandato nelle persone con condizioni psichiatriche precarie. Tra le possibili reazioni avverse, sono da annoverarsi allergie, dermatiti da contatto e asma.

Inoltre, non è la scelta ideale per le donne in gravidanza. Inibisce, ad esempio, la produzione di prostaglandine, importante nel processo del parto. Correre qualsiasi rischio durante la gravidanza può rivelarsi fatale, quindi si consiglia di evitarla durante la dolce attesa. Infine, la sua tossicità può causare sintomi gravi quali battito cardiaco accelerato, nausea, disorientamento, vomito e agitazione.

Noce moscata, dosi consigliate

Quanta noce moscata è tossica? La dose appropriata dipende da diversi fattori come l’età, la salute e molte altre condizioni. Al momento non ci sono abbastanza studi clinici a supporto di un suo dosaggio terapeutico. Nonostante si tratti di un prodotto del tutto naturale ciò non vuol dire che, in determinate condizioni, non possa risultare poco sicuro.

Per questo, i dosaggi possono essere fondamentali. È stato riportato, ad esempio, che il consumo da 1 a 2 mg/kg di peso corporeo induca effetti sul SNC. Il sovradosaggio tossico è stato verificato alla dose di 5 g. Inoltre, l’uso a lungo termine di noce moscata in dosi di 120 mg o più al giorno è stato collegato ad allucinazioni e altri effetti collaterali mentali.

Le persone che hanno assunto dosi maggiori di noce moscata hanno manifestato nausea, vertigini, battito cardiaco irregolare, agitazione. Quanti grammi di noce moscata possono risultare pericolosi? La dose letale è pari a 2 cucchiaini. Basterebbero questi, a causa del contenuto di myristicina – una sostanza psicoattiva in grado di causare convulsioni, palpitazioni e, nei casi più gravi, anche la morte – a renderla pericolosa. Se vi state chiedendo quanto pesa 1 noce moscata, si aggira tra i 5 e i 10 grammi.

Fonte: GOKALP ISCAN

Come si usa in cucina

Per cosa serve noce moscata? Principalmente ad insaporire e profumare le pietanze. E’ considerata la spezia autunnale per eccellenza e come tale vanta una grande varietà di usi in cucina. Dove si usa? Da sola o in abbinamento ad altre spezie. In quest’ultimo caso la si trova insieme a cannella, cardamomozenzero, chiodi di garofano nell’impasto dei biscotti di Natale, nelle ricette americane delle torte di zucca ed ancora nei chai the.

Da sola, invece, va ad insaporire besciamella, dolci, pane, macedonie e creme. Si può cospargere su verdure quali  patate dolci, patate e zucca. Oltre che al tè, si può unire a diverse bevande calde o fredde, tra le quali il sidro di mele, la cioccolata calda, il latte alla curcuma e diversi frullati.

Nel caso di noce moscata in semi interi, questi vanno grattugiati sul momento ed all’occorrenza. Il sapore caldo e dolce della spezia si abbina bene a molti cibi dolci e salati. Quanta noce moscata usare per insaporire i piatti? Ne basta veramente un pizzico: vale la regola de “il troppo stroppia”.

Conservazione

Per una corretta conservazione, riponete la noce moscata macinata in un contenitore ermetico e ponetelo lontano da fonti di calore, luce e umidità. Se conservata correttamente, si mantiene fresca per circa sei mesi. Intera, invece, si conserva molto più a lungo, ma sempre al riparo da fonti di calore e umidità. Se la usate occasionalmente, preferite l’acquisto della noce moscata intera piuttosto di quella macinata, in modo da poterne apprezzare, ogni volta, l’aroma fresco e la fragranza.

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