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Tirosina: a cosa serve questo aminoacido e dove si trova

La tirosina è uno degli aminoacidi non essenziali, che il nostro corpo produce autonomamente. Ma una sua carenza può dare problemi e spesso va integrato.

Tirosina: a cosa serve questo aminoacido e dove si trova

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La tirosina è un aminoacido (o amminoacido) non essenziale, così definito in quanto viene prodotto dal nostro organismo in maniera autonoma, per cui non è “essenziale” o necessario assumerlo attraverso l’alimentazione o mediante degli appositi integratori alimentari.

In quanto aminoacido, rappresenta un elemento fondamentale delle proteine presenti nel nostro corpo. L’organismo è in grado di produrre la tirosina a partire da un altro aminoacido, e cioè la fenilalanina.

Per le numerose funzioni che svolge nel nostro corpo, la tirosina è considerata un elemento di grande importanza, poiché produce delle sostanze chimiche, i neurotrasmettitori, tra cui vi sono la noradrenalina, la dopamina e l’epinefrina. È inoltre importante in quanto precursore di ormoni, come la tiroxina e della melanina.

Ma esattamente a cosa serve la tirosina? E come aumentarne la disponibilità nel nostro organismo? Vediamo cosa bisogna sapere in merito a questo aminoacido.

Tirosina: a cosa serve?

Abbiamo visto che l’aminoacido tirosina svolge numerose e importanti funzioni all’interno del nostro corpo. Sotto forma di integratore alimentare, la tirosina viene indicata nel trattamento di una malattia metabolica rara, nota con il nome di Fenilchetonuria (PKU), una patologia che comporta l’incapacità da parte dell’organismo di produrre l’aminoacido a partire dalla fenilalanina.

Ma questo non è il solo compito della tirosina.

L’integrazione viene indicata anche per trattare condizioni come depressione, disturbi del sonno e disturbi da deficit di attenzione (ADD o ADHD).

Gli integratori sono consigliati per migliorare le prestazioni mentali e la memoria, ma anche nel trattamento di insonnia e carenza di sonno; ne viene consigliato un utilizzo anche nelle situazioni particolarmente stressanti, per alleviare i sintomi della sindrome premestruale e per trattare condizioni e patologie come morbo di Parkinson, Alzheimer, nei pazienti con Sindrome da stanchezza cronica e cardiopatie.

L’integrazione viene proposta anche nei soggetti con schizofrenia e in caso di disfunzione erettile.

La tirosina influenza anche la produzione di melanina, il pigmento che conferisce colore a pelle e capelli, è persino ritenuta in grado di ridurre l’appetito. Non a caso, c’è chi ritiene che assumere integratori di tirosina faccia dimagrire, o anche che possa aumentare le prestazioni sportive negli atleti.

Tuttavia, è bene ricordare che molti di questi presunti effetti benefici devono ancora ricevere conferma da parte della scienza prima di poter essere considerati attendibili.

Tirosina negli alimenti

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Abbiamo visto che il nostro corpo è perfettamente in grado di produrre la tirosina necessaria per adempiere alle normali mansioni. Tuttavia, è utile sapere che questo aminoacido si trova anche in molti alimenti. Ma esattamente dove si trova la tirosina? Buone fonti di questo aminoacido sono rappresentate da cibi come:

  • Latticini
  • Pesce
  • Carne
  • Uova
  • Legumi
  • Frutta secca
  • Pollo e tacchino
  • Soia
  • Semi di zucca
  • Avena
  • Avocado
  • Banane.

Tirosina integratore: quando assumerlo?

Sebbene possiamo sintetizzare l’aminoacido naturalmente, e sebbene molti alimenti siano in grado di aumentare i livelli di tirosina presenti nel nostro corpo, in alcuni casi può essere consigliabile l’utilizzo di un integratore alimentare.

Si ritiene che l’aminoacido possa essere insufficiente in presenza di sintomi come una temperatura corporea più bassa rispetto alla norma, pressione bassa e una tiroide ipoattiva.

Puoi trovare integratori di tirosina, indicata anche come “L-tirosina”, sotto forma di compresse o capsule. Nella maggior parte dei casi, in realtà, non è necessario ricorrere a tali supplementi, tuttavia un’integrazione potrebbe rivelarsi importante in determinate situazioni, come ad esempio nel già citato caso della fenilchetonuria, in soggetti con severa privazione del sonno, pazienti con ADHD e altre condizioni mediche.

Tuttavia, alcune persone scelgono di assumere integratori di tirosina anche per altre ragioni. Ad esempio, come abbiamo visto, c’è chi sceglie di assumere simili prodotti per ottimizzare le performance in palestra, chi invece opta per questi integratori nel tentativo di aumentare le prestazioni a letto, migliorare la concentrazione, perdere peso o ridurre i dolori e i disturbi dovuti alla sindrome premestruale.

In linea generale, prima di assumere questo o qualsiasi altro genere di integratore, anche se di origine naturale, sarà bene chiedere un parere al medico curante. Non sempre, infatti, questi prodotti sono efficaci e privi di rischi. Inoltre, non è mai consigliabile interrompere le terapie farmacologiche approvate dal medico per utilizzare invece degli integratori alimentari, di qualsiasi genere essi siano.

Dosaggio

Generalmente, il dosaggio per L-tirosina è di circa 500–1500 mg al giorno, ma chiedi un parere al tuo medico curante o attieniti alle indicazioni riportate sull’etichetta del prodotto.

L’integratore dovrebbe essere assunto preferibilmente prima dei pasti, da dividere in due o tre dosi giornaliere.

Tirosina: controindicazioni

Tirosina
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Sebbene si tratti di un aminoacido presente e sintetizzato dal nostro corpo, è importante non assumere un integratore di tirosina senza conoscerne le possibili controindicazioni. L’utilizzo di questi prodotti è sconsigliato, ad esempio, nelle persone con patologie della tiroide. La tirosina potrebbe infatti peggiorarne i sintomi stimolando la produzione dell’ormone tiroideo tiroxina.

I supplementi dovrebbero essere evitati anche dai soggetti affetti da morbo di Graves e dai pazienti che soffrono di emicrania, in quanto potrebbero peggiorare il disturbo e provocare sintomi gastrointestinali. Gli integratori sono sconsigliati anche per i bambini e per le donne in gravidanza o quelle che stanno allattando al seno.

Interazioni farmacologiche

Infine, ricorda che, come ogni altro integratore alimentare, anche quelli a base di tirosina possono interagire con altri farmaci e prodotti anche naturali, influenzandone l’efficacia. In particolar modo, evita di assumere questo integratore se stai assumendo ormoni tiroidei o la Levodopa, un farmaco usato per trattare il morbo di Parkinson.

Evita l’utilizzo di integratori anche se stai seguendo una terapia farmacologica contro la depressione, in particolar modo se stai assumendo i cosiddetti “Inibitori della monoamino ossidasi” MAO.

Per qualsiasi dubbio, consulta il tuo medico curante prima di assumere degli integratori alimentari.

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