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Glutammina: a cosa serve e alimenti

A cosa serve la glutammina e quali sono le funzioni di questo aminoacido nel nostro organismo. Ma vedi anche quando è indicato assumere un integratore.

Glutammina: a cosa serve e alimenti

Fonte immagine: Pixabay

Fra gli aminoacidi condizionatamente essenziali, la glutammina (Gln) è uno di quelli presenti in maggiori quantità del nostro corpo, ed è anche uno di quelli che riceve maggiore attenzione, per via degli effetti che sembra esercitare sulla nostra salute.

Oltre a rappresentare uno dei mattoncini essenziali per la formazione delle proteine, la glutammina è infatti coinvolta in numerose funzioni che riguardano il nostro organismo, dal potenziamento delle difese immunitarie fino al miglioramento del benessere intestinale.

Questo aminoacido – che puoi trovare in commercio anche con il nome di L-glutammina (la forma disponibile negli alimenti) – è detto “condizionatamente essenziale” perché può essere sintetizzato dal nostro organismo, sebbene nei momenti di particolare stress fisico, ad esempio in presenza di malattie, i suoi livelli tendano a ridursi, rendendo necessaria un’integrazione supplementare.

Ma esattamente cosa stimola la glutammina, e a cosa serve questo aminoacido? Vediamo tutto ciò che bisogna sapere e quando assumere un integratore alimentare.

Glutammina: a cosa serve?

Per prima cosa, sarà utile scoprire a cosa serve la glutammina. Abbiamo già visto che ci troviamo di fronte a un aminoacido condizionatamente essenziale e che in quanto tale, concorre alla formazione delle proteine.

Molte persone assumono integratori di glutammina per trattare malattie come l’anemia falciforme, le ustioni, per favorire il recupero post-operatorio e affrontare le complicanze legate a malattie o trattamenti medici particolarmente stressanti.

In effetti, sono decine gli studi sulla glutammina che cercano di portarne alla luce i possibili utilizzi e gli effetti benefici per la salute. Fra questi, quelli che rendono tanto interessante questo aminoacido sono i seguenti:

  • Riduce gli effetti collaterali di alcuni trattamenti medici, come ad esempio quelli chemioterapici
  • Migliora le prestazioni atletiche degli sportivi, riducendo la fatica post allenamento
  • Migliora e protegge il sistema immunitario, ad esempio in presenza di trattamenti contro i tumori. In generale, questo aminoacido favorisce la formazione di globuli bianchi, le cellule deputate alla difesa del nostro corpo
  • Favorisce il recupero post operatorio in caso di trapianto di midollo osseo e altri interventi, riducendo anche il rischio di infezioni
  • Migliora la salute dello stomaco: è diffuso, ad esempio, l’utilizzo di L-glutammina per la cura dell’intestino irritabile o altri disturbi che interessano la digestione e lo stomaco in generale. Questo aminoacido è spesso consigliato anche a chi soffre di malattie come il morbo di Crohn, celiachia e infiammazioni intestinali.
  • Utile nel trattamento dei disturbi dell’umore: un integratore di glutammina prima di dormire può anche aiutare a migliorare la qualità del sonno. Gli integratori sono spesso indicati anche nella cura di disturbi come ansia, umore irritabile, depressione e disturbo da deficit di attenzione-iperattività.
  • Aiuta anche a dimagrire? Secondo recenti studi, un integratore potrebbe anche favorire la perdita di peso. Ciò, naturalmente, può avvenire solo se, oltre all’integrazione, si adottano strategie ad hoc, come lo svolgimento di regolare attività fisica e una dieta sana dimagrante.

Glutammina negli alimenti

Glutammina
Fonte: Pixabay

Dove si trova la glutammina negli alimenti? Sebbene venga sintetizzata autonomamente dal nostro corpo, per aumentare i livelli di glutammina può essere utile scegliere quei particolari alimenti ricchi di questo aminoacido.

Puoi trovarne sia di origine animale che vegetale. Fra quelli che ne contengono in maggiori quantità vi sono:

  • Carne e pollo
  • Pesce
  • Latte e derivati (yogurt e formaggi)
  • Uova
  • Cavoli
  • Lenticchie
  • Tofu
  • Fagioli
  • Mais
  • Carote
  • Prezzemolo
  • Spinaci
  • Barbabietole.

In linea di massima, le quantità maggiori di questo aminoacido si trovano negli alimenti di origine animale, per via del loro maggiore contenuto proteico.

Integratori di glutammina

Sebbene sia disponibile in un ampio numero di alimenti e sebbene il corpo sia già in grado di produrlo, come abbiamo visto, in alcuni casi può rivelarsi utile un apporto extra di questo aminoacido, mediante l’utilizzo di un integratore alimentare.

Ciò è particolarmente vero per i pazienti in terapia con trattamenti molto pesanti o per coloro che soffrono di determinate patologie e traumi, come lesioni o ustioni. In casi del genere, il fabbisogno di glutammina diventa maggiore rispetto al quantitativo che il nostro corpo è in grado di produrre.

Dosaggio e quando assumerli

Fonte: Pixabay

Il dosaggio consigliato, è generalmente pari a 2.5-5 grammi al giorno, ma dovrebbe essere stabilito sempre e solo dal proprio medico curante, che potrà valutarne la posologia corretta in base al motivo di utilizzo e alle condizioni di salute del soggetto.

Se intendi utilizzare un integratore di glutammina per migliorare le tue performance sportive, dovrai assumerlo entro un’ora prima o 30 minuti dopo la fine dell’allenamento.

Tuttavia, va ricordato che ci sono poche prove a sostegno dei benefici di questi integratori per quanto riguarda l’aumento della massa muscolare o della forza. Ciononostante, la glutammina, spesso associata alla carnitina, potrebbe ridurre la sensazione di stanchezza e il dolore muscolare durante e dopo l’allenamento.

Controindicazioni

Ma un integratore di glutammina può essere pericoloso? Dal momento che viene prodotto dal nostro corpo e si trova in moltissimi alimenti, questo aminoacido è considerato sicuro per la salute, naturalmente solo se assunto in quantità ragionevoli.

Tuttavia, è bene tenere in considerazione le possibili interazioni con altri integratori o farmaci.

In particolar modo, bisogna sapere che gli integratori di glutammina potrebbero ridurre l’efficacia di alcuni farmaci antitumorali e anticonvulsivanti. Un integratore è sconsigliato per i soggetti che soffrono di sensibilità o intolleranza al glutammato monosodico, o di malattie del fegato, renali o convulsioni.

Sarà meglio evitare l’utilizzo di integratori di qualsiasi genere, a meno che non siano prescritti dal medico, durante il periodo della gravidanza o durante l’allattamento. È sconsigliato l’utilizzo anche per i bambini di età inferiore ai 12 anni.

Effetti collaterali

Sebbene non siano frequenti, i possibili effetti collaterali della glutammina consistono generalmente in una sensazione di:

  • Gonfiore
  • Nausea
  • Mal di stomaco
  • Vertigini
  • Sensazione di stanchezza
  • Mal di testa.

Gli effetti di un utilizzo a lungo termine non sono noti, ma è consigliabile assumere il prodotto attenendosi ai consigli del medico e seguendo il dosaggio e le modalità riportate sull’etichetta del prodotto.

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