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Coda di topo: caratteristiche e cura della pianta

La pianta coda di topo è un cactus dal portamento strisciante, caratterizzato da steli tubolari e pendenti che ricordano proprio le code dei ratti. Il nome scientifico della pianta è Aporocactus flagelliformis, e questo cactus richiede pochissime cure, rivelandosi un'ottima scelta per decorare case e giardini.

Coda di topo: caratteristiche e cura della pianta

Fonte immagine: Pixabay

I cactus sono senz’ombra di dubbio fra le piante preferite da molte persone. Con le loro forme spesso buffe e la bassa, bassissima manutenzione richiesta, chi non vorrebbe accogliere una di queste graziose piante grasse nella propria casa? Fra i cactus più ricercati degli ultimi anni rientra senz’altro lei, la pianta “coda di topo”, un vegetale ufficialmente noto con il nome scientifico di Aporocactus flagelliformis.

Per via della sua forma particolare, a questa pianta sono stati assegnati numerosi nomignoli nel corso degli anni, i più famosi dei quali sono, per l’appunto, “coda di topo” e “coda di volpe“.

Sebbene oggi questa pianta sia molto ricercata e “di tendenza”, in realtà la coda di topo era già parecchio apprezzata anche alcuni decenni fa: le nostre nonne, infatti, la utilizzavano spesso per decorare balconi e terrazzi.

Ma tornando ai nostri giorni, quali saranno le caratteristiche che rendono tanto celebre questa pianta? E soprattutto, come si coltiva la “coda di topo”? Scopriamolo insieme in questo angolo dedicato alle piante più belle del mondo.

Che pianta è la coda di topo?

Prima di dedicarci al nostro hobby preferito (il giardinaggio naturalmente), diamo un’occhiata alla carta d’identità della coda di topo.

L’Aporocactus flagelliformis è un cactus, fa parte della famiglia delle Cactaceae ed è originario del Messico.

La pianta ha un portamento ricadente e strisciante, è caratterizzata da fusti di forma tubolare, carnosi, di colore verde-grigio e ricoperti da piccolissime spine bianche, sottili e morbide.

I fusti possono raggiungere anche i 50-100 cm di lunghezza. Proprio per la sua conformazione così particolare, la pianta viene spesso utilizzata per decorare i ripiani alti, o viene strategicamente posizionata in cestini appesi al soffitto, in modo che i suoi fusti possano pendere dall’alto.

Ad attirare l’attenzione, oltre alla forma tubolare della pianta, è senz’altro anche la sua fioritura. Il fiore della coda di topo si presenta con vivaci toni fuxia e rossi, con stami di colore giallo.

Le infiorescenze sono piuttosto grandi e ricoprono i fusti come una cascata di colore.

Quando fiorisce la coda di topo?

Già che siamo in tema di fiori, devi sapere che la coda di topo fiorisce solitamente in primavera, e la fioritura si protrae per diversi mesi, arrivando all’estate inoltrata.

Aporocactus flagelliformis: coltivazione e cura

coda di topo fiore
Fonte: Pixabay

Dopo aver conosciuto da vicino la cosiddetta coda di volpe (o di topo), non ci rimane che scoprire come coltivare la pianta per ottenere una fioritura rigogliosa.

La buona notizia è che curare la coda di topo è veramente facilissimo.

Come molti altri membri della famiglia dei cactus, anche l’Aporocactus flagelliformis richiede poche cure, ma è comunque importante conoscerne le esigenze di base.

Esposizione

La pianta necessita di molta luce per poter crescere forte e rigogliosa. Per almeno mezza giornata, la coda di topo dovrebbe essere esposta al sole diretto.

Tuttavia, bisognerà provvedere a ripararla dalle intemperie, dal vento e dal freddo durante la stagione fredda. Se le temperature dovessero scendere al di sotto dei 5 gradi, posiziona la pianta in un ambiente riparato.

Terreno ideale

Il terriccio per questo tipo di cactus dovrebbe essere leggero, drenante e ricco di sabbia. Di solito si utilizza un normale terriccio per cactus e succulente.

Innaffiature

Quante volte si annaffia il cactus coda di topo? Questa tipologia di pianta richiede moderate irrigazioni ogni 10 giorni in primavera e in estate. Prima di bagnare la pianta, controlla che la terra sia ben asciutta.

Evita di eccedere con l’acqua, per non creare ristagni idrici e favorire lo sviluppo di malattie. Insieme alla cocciniglia, il marciume radicale è infatti uno dei più acerrimi nemici di questa pianta.

Concimazione

Per stimolare lo sviluppo della coda di topo, potresti aggiungere del concime per piante grasse all’acqua delle irrigazioni una volta al mese, durante i mesi primaverili e autunnali.

Come moltiplicare la coda di topo?

Puoi riprodurre la coda di topo per seme o per talea. La seconda è la modalità più efficace e rapida. Ti basterà staccare alcuni fusti dalla base della pianta, lasciarli asciugare in un luogo fresco e asciutto per un paio di giorni e interrarli in un vaso con terra e sabbia. Ben presto inizieranno a spuntare le prime radici.

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