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Cactus: tutte le tipologie e i segreti per coltivarlo

Il cactus è una pianta succulenta molto apprezzata per il suo portamento ed i suoi fiori: ecco come si coltiva e quanti tipi ne esistono.

Cactus: tutte le tipologie e i segreti per coltivarlo

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Il cactus è la pianta grassa per eccellenza, coltivata a scopo ornamentale è poco esigente e regala una casa o un giardino ricco di colori e forme particolari.

Nota non solo come arbusto, anche il disegno del cactus è molto apprezzato specialmente dagli amanti dei tatuaggi. Ispirandosi alla capacità di sopravvivere in climi e condizioni estreme, il significato che ha il cactus è quello di tenacia, perseveranza, forza e amore duraturo.

Che cos’è il cactus

Il cactus è il nome con cui si indicano comunemente le piante appartenenti alla famiglia delle cactacee che comprende circa 3000 specie e 120 generi.

Sono piante in grado di sopravvivere in condizioni estremamente dure con temperature elevate e terreno arido. Per questo sono considerate piante facili da coltivare e adatte anche a persone non appassionate di giardinaggio.

Le caratteristiche botaniche
Cactus in montagna
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La caratteristica del cactus è l’estrema deformazione dell’apparato vegetativo: il fusto carnoso verde può assumere l’aspetto di una colonna scanalata, di una palla, di un nastro o di una spatola ovale ristretta alla base.

Possono avere inoltre differenti grandezze. Da pochi centimetri ai 19 metri come il Pachycereus pringlei, il cactus più alto mai registrato.

Appartenenti alla famiglia delle succulente si contraddistinguono per il fusto ripieno di un succo acquoso, per le foglie spesso tramutate in spine e soprattutto per essere piante perenni.

Le cactacee sono originarie del continente americano: dal freddo Canada ai caldi paesi dell’Argentina e Cile. Una sola specie, la Rhipsalis baccifera, è originaria naturalmente del continente africano (in Africa centrale e Madagascar) e si trova anche in Sri Lanka.

In Europa, il cactus è stato introdotto dall’uomo e in Italia c’è una varietà molto presente e diffusa, tanto da essere considerata pianta infestante. La sua fama la deve ai frutti che produce.

È l ’Opuntia ficus-indica, da cui nascono i fichi d’India, coltivati soprattutto al Sud della penisola.

Il fiore di cactus

Il cactus è una delle piante grasse con fiori più scelte: i magnifici fiori che regala sono spesso più grandi della pianta e dai moltissimi colori accesi.

La fioritura del cactus può avvenire in diversi periodi dell’anno, dipende dal tipo di pianta. Spesso i fiori sono grandi, poco o non profumati e di colore acceso o bianco. Alcuni tipi di pianta invece presentano dei fiori molto piccoli, mentre alcune specie regalano frutti commestibili.

Diversi tipi di cactus vengono impollinati da insetti o piccoli animali notturni e perciò curiosamente fioriscono di notte.

I tipi di cactus

Vasi di cactus
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La famiglia dei cactus è incredibilmente variegata e numerosa, quindi è impossibile raccontare tutte le tipologie di cactacee presenti in natura. Per la vastità di esemplari, è possibile racchiudere in sottofamiglie queste piante succulente.

Pereskioideae

Le cactacee appartenenti a questa sottofamiglia hanno un fusto legnoso e poco succulento. Sono tra le più antiche e presentano fiori dotati di ovario infero e foglie lucenti e spinose. Soffrono molto la siccità perché hanno il fusto con una scarsa capacità di trattenere l’acqua.

La Pereskia è l’unico genere con 20/50 specie di questa sottofamiglia: ha foglie che cadono d’inverno, le spine possono arrivare a misurare fino a 8 cm, i fiori sono profumati con petali di diverso colore e in autunno regala delle bacche di colore giallo commestibili.

Opuntioideae

Comprendono 15 generi suddivise tra loro in almeno 300 specie diverse. Questi tipi di cactus possono variare per forma e dimensione, ma hanno in comune i fiori diurni solitari e che crescono nelle parti perimetrali della pianta.

Il più noto di questa sottofamiglia è sicuramente l’Opuntia ficus-indica che può raggiungere fino ai 5 metri di altezza, con i suoi fiori gialli e i suoi frutti commestibili.

Maihuenioideae

La Maihuenia è l’unico genere di questa sottofamiglia che conta tra le 2 e le 10 specie. Sono piante che crescono principalmente sulle rocce, sono cespugliose con un fusto piccolo e foglie durevoli e piccole.

Cactoideae

La sottofamiglia più vasta: comprende 120 generi e fino a 2500 specie diverse. Vista la varietà è difficile evidenziare delle caratteristiche comuni, tuttavia sono anche i più vicini all’immagine ideale del cactus con grandi spine ricurve bianche o nere.

Ne fanno parte le Cacteae, caratterizzate dalla forma cilindrica e da fiori medio piccoli e dai colori più variegati, sono tra le piante succulente più coltivate al mondo.

Appartiene a questa sottofamiglia il cactus di natale (Schlumbergera) caratterizzato da bellissimi fiori da colori accesi di vario colore.

Anche il cactus San Pedro (Echinopsis pachanoi) ne fa parte, questa pianta è curiosamente famosa per l’utilizzo in religioni sciamaniche del suo succo allucinogeno. Come il Peyote (Lophophora williamsii), appartenente al genere Echinopsis, contiene la mescalina, un alcaloide psichedelico.

Come si coltiva un cactus

Primo piano di una foglia di cactus
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Una volta acquistato o ricevuto per regalo, spesso le persone si chiedono come prendersi cura di un cactus. Dove piantarlo? Come far diventare grande un cactus? Ma soprattutto quanta acqua dare al cactus?

La prima cosa da sapere per far crescere in ottima salute il cactus è che ha bisogno di sole. Se la pianta si trova in vaso è opportuno ruotarla spesso nel tempo in modo che i raggi solari possano colpire la pianta da ogni angolazione.

Può accadere che il fusto o le foglie del cactus cambino colore e virino sul giallo o arancione, in questo caso è consigliabile spostarlo perché probabilmente sta prendendo troppo sole.

Dove mettere il cactus

Essendo una pianta poco esigente e semplice da coltivare è possibile scegliere il luogo dove posizionarla. Ovviamente è opportuno considerare soprattutto il luogo in cui si vive.

Nelle regioni calde, come il Sud d’Italia è possibile piantare il cactus all’esterno in giardino avendo cura di scegliere un punto soleggiato e con poca umidità. Nelle regioni più fredde è opportuno piantare il cactus su un vaso, in modo che nei periodi freddi possa essere spostato in casa.

In inverno, se tenuto in casa, è necessario avere l’accortezza di posizionarlo in una stanza non troppo calda. Infatti l’eccessivo calore dovuto a termosifoni o camini può innescare nel cactus il periodo vegetativo prima del dovuto. Mentre se il cactus si trova all’esterno in inverno è bene ricordarsi che sopporta le temperature basse fino ai 10°.

Come piantare un cactus in giardino

Che sia in un giardino o in un vaso, il terreno deve essere leggero e drenante in modo che non accumuli acqua che possa far marcire il cactus. È però estremamente importante nel caso in cui sia scelto il giardino, di lavorare bene il terreno e di scegliere la posizione favorevole affinché la pianta riceva i raggi solari.

Nel giardino è importante fare una buca molto profonda per piantare la pianta ed è consigliabile aggiungere sabbia e argilla espansa in fondo.

Quando innaffiare il cactus

Il cactus non ha bisogno di molto acqua, anzi bisogna prestare attenzione a evitare che l’acqua ristagni perché può provocare marciume e conseguente morte. Come agave e sedum, o anche crassula ovata, è necessario non abbondare con il numero di irrigazioni.

Nei mesi caldi come la primavera ed estate è consigliabile innaffiare poco, una o due volte al mese, ma con generose quantità d’acqua.

In inverno, se la pianta è in giardino può essere sufficiente l’eventuale acqua piovana, ma in generale è opportuno dare poca acqua sempre una o due volte al mese.

In generale prima di innaffiare la pianta assicurarsi di non annegarla, altrimenti potrebbe sviluppare marciume, impedendo la crescita del cactus e l’appassimento delle foglie.

Ma questo può essere evitato lasciando sempre che i primi centimetri del terreno siano asciutti tra una irrigazione e quella successiva.

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