Greenstyle Casa & Giardino Orto & giardino Piante 5 cose da sapere sull’enotera, la pianta commestibile

5 cose da sapere sull’enotera, la pianta commestibile

Probabilmente conosci già le proprietà curative e officinali della pianta Enotera, ma sapevi che quest’erba fiorita può anche migliorare il sapore dei tuoi piatti? L’enotera, anche nota con il nome di Prosciutto dei giardinieri o Primula della sera, è un’erbacea annuale dalle mille sorprese. Ma a cosa serve e come si usa questa pianta?

5 cose da sapere sull’enotera, la pianta commestibile

Fonte immagine: Pixabay

L’enotera (Oenothera biennis) è forse una delle piante commestibili e officinali più famose e apprezzate al mondo. Questa pianta erbacea biennale è un rinomato membro della famiglia delle Onagraceae, che include circa 600 diverse specie di piante. Si tratta di un’erba utile in cucina e un ottimo rimedio naturale contro tosse, indigestione, sintomi della menopausa e diverse altre condizioni.

Dalla pianta viene estratto un particolare olio, l’olio di enotera, impiegato per migliorare la salute e tenere alla larga diversi malanni. In questo articolo scopriremo 5 curiosità sulla pianta Enotera, dalle proprietà benefiche ai diversi modi per apprezzarne il sapore in cucina.

5 cose che ancora non sapevi sulla pianta Enotera

Il nome scientifico dell’enotera è “Oenothera biennis”, e l’appellativo “biennis” si riferisce al fatto che, prima che raggiunga il suo pieno sviluppo, la pianta dovrà attraversare più fasi: durante il suo primo anno di vita, infatti, l’enotera si presenta come una pianta bassa composta da sole foglie. A partire dal secondo anno, assumerà invece la sua forma effettiva, riuscendo a raggiungere anche il metro e mezzo in altezza.

Ma vediamo quali sono le altre curiosità in merito a questa bella pianta.

Una pianta, tanti nomi

Come molte altre piante, anche all’enotera sono stati attribuiti moltissimi nomi diversi. Puoi trovare la pianta sotto il nome di Rapunzia, Onagro, Bella di notte e Primula della sera.

Uno dei nomi più curiosi attribuiti all’enotera è senz’altro quello di “Prosciutto dei giardinieri“. Si ritiene che il nome derivi dal fatto che le radici della pianta, cotte in acqua o a vapore, tendano ad assumere un colore che ricorda vagamente quello del prosciutto.

Per quanto riguarda l’etimologia del nome, la parola “oenothera” deriva dal greco “oinos” (vino) e probabilmente si riferisce all’antica usanza di insaporire e aromatizzare il vino usando proprio le radici di questa pianta.

Fiori notturni profumatissimi

I fiori di questa pianta sono perlopiù gialli, ma potresti imbatterti anche in fiori di enotera rosa, viola, bianchi e rossi. Un paio di curiosità: la fioritura dell’enotera avviene da giugno a settembre, e i fiori della pianta si aprono solo alla sera. Con il loro profumo, attirano le falene durante la notte e le api alle prime luci del mattino.

È per questo motivo che l’enotera è anche chiamata Primula della sera (dall’inglese “evening Primrose“).

enotera ape
Fonte: Pixabay

Dove si trova la pianta di enotera?

La pianta è originaria dell’America, ma si è oramai ampiamente diffusa in molte aree del mondo, inclusa l’Italia, dove puoi vederla crescere spontanea nei giardini o sul ciglio delle strade. La pianta cresce bene anche sui terreni più poveri e sabbiosi, e colora campi e spazi incolti.

Nonostante cresca in modo spontaneo anche sui terreni meno ospitali, in generale l’enotera predilige terreni di media umidità con esposizione in pieno sole. La pianta tende a riprodursi per autosemina.

Una pianta amica della salute

Per chi si stesse chiedendo a cosa serve l’enotera, bisogna ricordare che da questa pianta viene estratto un olio officinale, l’olio di enotera, in grado di alleviare una vasta serie di disturbi.

Questo rimedio popolare aiuta a migliorare la digestione e calmare la tosse, esercita effetti antiinfiammatori e antiallergici, e viene spesso impiegato dalle donne in menopausa o durante il periodo premestruale per alleviare i sintomi più fastidiosi.

Un ingrediente utile anche in cucina

Oltre che per le sue proprietà benefiche e per il valore ornamentale, la pianta di enotera è apprezzata anche come ingrediente in cucina. Dall’autunno alla primavera è possibile raccoglierne radici, foglie e germogli per impiegarli nella preparazione di stufati, insalate e altre pietanze.

Oggi, i petali di enotera vengono impiegati anche come decorazione floreale commestibile dal sapore delicato e dolce, per piatti originali e sfiziosi.

Fonti

Seguici anche sui canali social

Altri articoli su Piante aromatiche