Il prezzemolo è velenoso: ecco a cosa fare attenzione
Il prezzemolo è una pianta aromatica cara alla cucina mediterranea, che ne fa ampio uso nelle sue ricette. Ma si sente dire anche che il prezzemolo sia velenoso, un dato che spaventa e che fa sorgere dubbi sulla sicurezza di questa erba. In realtà non sono le foglie a destare preoccupazioni, ma gli oli essenziali estratti dai fiori, che possono avere effetti avversi per il corpo.
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Se il prezzemolo è una pianta nobile nella cucina mediterranea, che l’apprezza e la adopera in varie ricette, ha anche chi lo reputa velenoso a causa di componenti tossici al suo interno. Ma le informazioni su questa erba aromatica sono a volte poco semplici da comprendere. E si corre così il rischio di fraintendere.
Il prezzemolo, lo diciamo a scanso di equivoci, non è tossico di suo, il che significa che possiamo adoperare le sue foglie come abbiamo sempre fatto. Un trito di questa aromatica per insaporire i sughi o per fare dei guazzetti di pesce non ha mai fatto del male a nessuno, salvo allergie.
Gli osservati speciali sono invece i suoi oli essenziali, che si estraggono dalle infiorescenze della pianta: in questo caso il discorso cambia. L’olio essenziale di prezzemolo vanta infatti quattro sostanze che possono causare effetti avversi o tossici sull’organismo e per questo non bisogna sottovalutarne il potere.
Ma niente allarmismi poco utili, che invece ci priverebbero del consumo di questa erba aromatica, buona e anche sana, per delle voci di corridoio. Il prezzemolo ha più luci che ombre, ma per avere sotto controllo la situazione non ci resta che valutare in modo lucido e razionale gli effetti della pianta.
Prezzemolo: è velenoso o no?
Il prezzemolo ha proprietà stimolanti dell’appetito, migliora la digestione, favorisce la diuresi e aumenta il flusso mestruale, riducendo invece gli spasmi. Da secoli è anche una delle erbe aromatiche più apprezzate per le ricette della tradizione mediterranea. Non c’è insalata di patate, né spigola all’acqua pazza che non lo veda come protagonista.
Ma gli effetti del prezzemolo non sono tutti benefici, in quanto l’olio essenziale di questa pianta è anche legato ad effetti abortivi e tossici per l’organismo umano. Le infiorescenze dell’erba, da cui gli oli sono estratti, contengono infatti quattro componenti in grado di causare reazioni non sempre positive nel corpo.
Apiolo
In dosi controllate agisce come emmenagogo, facilitando il flusso mestruale e lenendo invece crampi e dolori legati al ciclo. Ma in quantità superiori a quelle considerate sicure, questo composto può avere effetti abortivi. Il sovradosaggio è anche legato a danni al fegato e paralisi circolatoria, ma anche vomito, diarrea, aritmia, disturbi a livello renale.
Miristicina
La miristicina è un altro alcaloide che si trova nell’olio essenziale di prezzemolo e che ha effetti narcotici, con alterazioni del sistema nervoso centrale e rischio di convulsioni.
Xantotossina
Il metoxalene, o xantotossina, è un composto naturale che può avere effetti fotosensibilizzanti e per questo l’olio essenziale di prezzemolo andrebbe evitato in caso di esposizione al sole. In commercio troviamo detergenti, creme e lozioni per trattare eczema e psoriasi che lo contengono, ma andrebbero evitati se intendiamo esporre la pelle alla luce.
Bergaptene
Lo troviamo nell’olio essenziale di bergamotto, ma anche in quello di prezzemolo ed è un composto dalle proprietà fotosensibilizzanti, come la xantotossina. Il che significa che, anche in questo caso, dovremo avere cura di non applicarlo sulla pelle se prevediamo di esporci alla luce solare.
Prezzemolo e ossalati
Va anche ricordato che il prezzemolo è ricco di ossalati, come la gran parte di verdure a foglia verde, il che significa evitarlo in caso di calcoli renali. Ma se non abbiamo questo disturbo, il consumo delle foglie, prima che la pianta fiorisca, si può considerare non solo innocuo, ma addirittura benefico per la salute.
Il prezzemolo contiene infatti vitamina K, vitamina C, acido folico e sali minerali quali calcio e potassio, che aiutano le normali funzioni del nostro organismo. Un consumo regolare ma senza eccessi è sicuro, un modo per rendere omaggio alle ricette della cucina nostrana che lo prevedono.
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