Cristalloterapia
La cristalloterapia rappresenta una delle discipline di medicina alternativa oggi più in voga, sebbene tragga le sue origini da un passato molto antico. Secondo questo pratica, alcune pietre sarebbero in grado di influenzare la salute e l’umore delle persone, permettendo così di migliorare la propria esistenza quotidiana. Ma quali sono i benefici associati storicamente a questa disciplina, quali le eventuali evidenze scientifiche e quali le pietre maggiormente indicate?
Per quanto la cristalloterapia stia attirando sempre più la curiosità delle persone, complice anche la popolarità sui social network, si rende però necessaria una precisazione. La scelta di ricorrere alle potenzialità delle pietre non può avvenire in sostituzione al parere del medico, né come alternativa ai trattamenti farmacologici consigliati dallo specialista. Di seguito, qualche utile consiglio.
Cristalloterapia: cos’è, origini
La cristalloterapia è una disciplina di medicina alternativa e olistica, basata sull’impiego di pietre e cristalli per influenzare la salute o l’umore delle persone. Secondo questa pratica, ogni pietra emetterebbe delle precise energie, capaci di interagire con le attività dell’organismo. Per questa ragione, gemme e pietre vengono avvicinate al corpo oppure adagiate sull’area del fisico da trattare, affinché possano trasmettere il loro potere a organi e tessuti.
È difficile stabilire una vera e propria origine della cristalloterapia, poiché l’impiego di minerali a scopo curativo ha radici lontanissime, tanto che si ritiene sia un’abitudine che ha accompagnato l’uomo già dalla preistoria. La disciplina odierna non è altro che il risultato di secoli di conoscenza, trasmessa perlopiù oralmente, oggi codificata in metodi e tecniche conosciuti in tutto il mondo.
Le ricostruzioni storiche giunte fino ai giorni nostri dimostrano come già Aztechi, Sumeri, Babilonesi e Assiri fossero soliti produrre monili preziosi sia per attirare la buona sorte che come rimedi terapeutici. Nell’era dell’Antico Egitto si impiegavano rubino e malachite poiché si riteneva potessero avere effetti sulla circolazione sanguigna e contrastare la stanchezza, mentre sin dagli albori della cultura cinese la giada è considerata una pietra sacra.
È però a partire dal Medioevo che la disciplina si consolida, quando al rapporto con le pietre venne associato un approfondimento più alchemico. Degli studi che si basarono soprattutto su precedenti conoscenze di epoca romana, in particolare grazie all’opera di Plinio.
Cristalloterapia, cosa dice la scienza?
La scienza non ha mai riconosciuto la cristalloterapia come una disciplina efficace per la cura e il trattamento di disturbi di salute o disagi psicologici. Per questa ragione, è stata inserita all’interno dell’universo della medicina alternativa.
In particolare, nel corso degli ultimi decenni sono stati condotti diversi studi in doppio cieco, per verificare se il ricorso alle pietre potesse effettivamente determinare un miglioramento delle condizioni di salute degli individui. Le ricerche in questione hanno dato esisto negativo, senza evidenziare alcuna differenza tra i gruppi di studio e quelli di controllo.
In risposta agli esperti di cristalloterapia, pronti a sottolineare come la disciplina in realtà funzioni e vi siano probabilmente delle conoscenze che superano l’attuale sapere scientifico, la comunità scientifica ha parlato di effetto placebo. In altre parole, e soprattutto per i disagi psicologici, la convinzione che una pietra possa essere davvero curativa può essere sufficiente affinché il paziente sperimenti una riduzione dei sintomi.
Come funzionano i cristalli ed elenco
Così come già accennato, a pietre e cristalli vengono attribuite delle energie che possono interagire con il fisico, la mente e lo spirito degli umani. In linea generale, il funzionamento può essere riassunto secondo alcuni specifici effetti:
- Effetto energizzante: avvicinare una pietra curativa al corpo, oppure adagiarla su una zona dolente, permetterebbe di rivitalizzare l’organismo e ritrovare immediatamente lo sprint;
- Effetto rilassante: alcune pietre calmerebbero lo stress, l’ansia e le tensioni, garantendo delle potenzialità rilassanti. Le si potranno indossare, ad esempio tramite una collana cristalloterapica, oppure esporre nella stanza in cui si soggiorna maggiormente;
- Effetto lenitivo: alcune pietre dure sono associate invece alla riduzione di disagi e dolori comuni, come il mal di testa o il mal di schiena. La disciplina suggerisce di adagiare i cristalli sull’area del corpo che causa dolore;
- Effetto eccitante: vari cristalli sono invece associati alla sessualità e vengono scelti per incrementare la performance, in entrambi i sessi. Possono essere indossate o adagiate sul letto durante il rapporto;
- Effetto preventivo: varie pietre sono associate invece alla prevenzione di malesseri sia fisici che psicologici e, in genere, devono essere sempre portate con sé.
Ma quali sono le pietre più diffuse in cristalloterapia? Ecco un elenco di quelle usate con più frequenza e il significato di questi cristalli.
Quarzo, quarzo rosa e quarzo verde
Il quarzo è il minerale più diffuso sulla Terra, ma questo non lo rende meno attraente agli occhi della cristalloterapia. Anzi, è una delle pietre maggiormente impiegate. Disponibile in diverse forme e colori, dalla consistenza solitamente molto dura, è solitamente associato alla chiarezza d’animo.
- Quarzo bianco: simboleggia la serenità, la comprensione, l’apertura mentale e la capacità di risolvere problemi;
- Quarzo rosa: serve per riequilibrare l’armonia spirituale e il proprio io interiore, anche per incentivare sensazioni d’amore e di compassione per sé stessi e per gli altri;
- Quarzo verde: chiamato anche giada indiana, stimola ad esternare le emozioni ed è particolarmente indicato per le persone timide.
Corniola
La corniola è una pietra che deriva dal calcedonio, dalla forma liscia e lucida e dalla colorazione ambrata. È abbastanza disponibile su tutto il Pianeta e spesso è impiegata come monile per gioielli.
In cristalloterapia è impiegata per risolvere i blocchi energetici, che potrebbero impedire l’individuo all’azione: affrontare un superiore di lavoro, dichiarare un amore e molto altro ancora. Non ultimo, la pietra aiuterebbe ad aprire i chakra per avere maggiore consapevolezza di se stessi.
Smeraldo
Lo smeraldo è un cristallo comunemente impiegato nella produzione di gioielli, per via delle sue intense colorazioni. Considerato una pietra preziosa, viene tuttavia usato anche per le cure con le pietre.
Secondo l’antica disciplina cristalloterapica, lo smeraldo viene impiegato per allontanare la negatività, per eliminare dalla mente tutti i pensieri drammatici o depressivi e ripulire la propria aura.
Lapislazzulo
Il lapislazzulo è una pietra dalle forme irregolari e dall’intensa colorazione blu, spesso solcata da calcificazioni bianche. È meno preziosa rispetto ad altri cristalli, ma trova un’ampia diffusione proprio per via della sua colorazione.
A scopo terapico, è impiegata per alcuni disturbi quotidiani come mal di testa, tensione ai muscoli, dolori mestruali e difficoltà digestive. La pietra dovrà essere adagiata alla zona da trattare.
Topazio
Il topazio è un cristallo molto amato in gioielleria, poiché la sua superficie trasparente permette di ottenere dei meravigliosi giochi di luce, che si colora delicatamente attraversando la pietra.
In cristalloterapia si usa per spingere l’espressione dei desideri più profondi, quelli che si fatica manifestare. Per le donne è spesso simbolo di castità e purezza amorosa, per gli uomini ha al contrario un effetto eccitante e di miglioramento delle performance sessuali.
Tomalina
La tomalina è una pietra di origine spesso vulcanica, dalla superficie di intenso e lucido nero, dalla forma ovale. Non è estremamente comune, ma nemmeno viene considerata una pietra preziosa in senso stretto.
Questa pietra ha un effetto perlopiù protettivo: viene quindi indossata in gioielli o portata sempre con sé in tasca. Stimola la concentrazione, riduce l’ansia, migliora il ragionamento e incentiva la comunicazione.
Ambra
L’ambra è una famosissima pietra, utilizzata per la produzione dei più svariati gioielli. Il minerale si forma per la sedimentazione della linfa di alberi antichissimi che, solidificandosi nel tempo, acquisisce una consistenza molto dura. Spesso può inglobare foglie, piccoli vegetali o insetti.
A scopo terapico, viene usata per proteggere l’individuo dalle negatività, per liberare la mente dai pensieri negativi e per riequilibrare le energie dopo un periodo di stress.
Opale rosa
L’opale rosa è una pietra che deriva dall’essiccazione nel tempo del silice, uno dei minerali più diffusi sulla Terra. Non è considerata una pietra preziosa in senso stretto, anche se la delicata colorazione rosacea ne ha sempre garantito un’elevata domanda.
Serve soprattutto per proteggere il cuore, sia a livello fisico che di sentimenti, e permette alle persone di connettersi a livello spirituale per dei legami duraturi.
Controindicazioni e consigli finali
Non vi sono controindicazioni derivanti dal ricorso alla cristalloterapia, poiché il massimo contatto con i cristalli è di tipo tattile. A meno che non si soffra di remote allergie a specifici minerali, che potrebbero quindi determinare delle dermatiti da contatto, non si segnalano effetti avversi.
Per quanto la pratica possa regalare sollievo a molte persone, anche e soprattutto a livello psicologico, è bene ricordare come non vi siano prove sull’efficacia curativa. Per questa ragione, non può essere sostituita ai consigli del medico.
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