Diamante: significato, caratteristiche ed usi della pietra preziosa
Il diamante è la pietra preziosa che caratterizza i gioielli più ambiti e pregiati. Ma vediamo il significato della gemma e prezzo delle sue varianti.
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- Cosa è un diamante?
- Perché si chiama diamante?
- Colori
- Dove si trovano i diamanti in natura?
- Che significato ha la pietra diamante nella cristalloterapia?
- Non solo gioielli: utilizzi e impieghi del diamante
- Come si taglia una pietra diamante?
- Come si calcola il valore di un diamante?
- Il più grande e il più costoso
- Sostenibilità ed etica
Un diamante è per sempre. È così che si dice, vero? Ma a pensarci bene, cosa vuol dire questa frase? Si riferisce forse alla straordinaria resistenza di questa pietra? O è forse collegato all’idea che il diamante vada regalato dagli uomini alle donne in segno di amore eterno? La risposta potrebbe sorprenderti.
Per via delle sue particolari caratteristiche, il diamante è un minerale che ha suscitato da sempre l’interesse, l’ammirazione e la curiosità di molti.
Insieme al rubino, è considerata una delle pietre preziose più costose al mondo, se non la più costosa in assoluto. In realtà, nonostante abbiamo sentito parlare di diamanti almeno un migliaio di volte nella nostra vita, potremmo renderci conto di non saperne poi molto in merito a queste pietre.
Quali sono le caratteristiche che rendono il diamante una pietra pregiata? Quali sono i diamanti più preziosi? E queste gemme sono sempre bianche e trasparenti o ne esistono di diversi colori? Preparati a fare un viaggio nel carbonio, alla scoperta di una delle pietre più brillanti e luccicanti conosciute al mondo.
Cosa è un diamante?
Il diamante è un minerale raro composto interamente da carbonio puro cristallizzato. La disposizione degli atomi che formano questo elemento permette di ottenere una pietra dalle caratteristiche fisico-chimiche ben precise.
Il diamante è, ad esempio, caratterizzato da un’elevata durezza (che corrisponde a 10 nella scala di Mohs). Si tratta del materiale più duro al mondo, tanto che per infrangere un diamante, servirebbe un’altra gemma dello stesso tipo.
Proprio questa straordinaria resistenza ha reso il diamante un minerale molto apprezzato non solo nel campo della gioielleria, ma anche in molti altri ambiti, compresi quelli industriali. La gemma si presenta più frequentemente con una forma ottaedrica ed ha la particolare capacità di rifrangere la luce in migliaia di bagliori e di riflessi brillanti.
Perché si chiama diamante?
Il nome “diamante” evoca un senso di forza e maestosità. La parola deriva infatti dal greco antico adamas, e significa “indomabile”, a indicare proprio la straordinaria durezza di questa pietra.
Colori
Tendiamo a pensare, sbagliando, che i veri diamanti siano solo trasparenti o al massimo bianchi. Potresti sorprenderti nello scoprire quali e quanti colori caratterizzano questa pietra. Essa può infatti assumere tonalità che vanno dal rosa al giallo, fino all’azzurro.
Tabella colore diamanti
Più specificatamente, per quanto riguarda i diamanti bianchi o trasparenti, esiste una precisa tabella di colori che ne determina il valore. Essa si basa su una scala che va dalla D alla Z, dove D è il livello più alto. Man mano che si scende nella scala di colori, si approda a tonalità che vanno dal giallo fino al marrone.
Diamante nero
Al mondo esistono anche diamanti neri e rossi. Si tratta di gemme di estrema rarità e valore. I diamanti neri sono composti da un diverso tipo di carbonio (il carbonado) e presentano delle inclusioni di ferro e ossidi di ferro, che conferiscono un colore che può andare dal nero intenso fino al grigio fumo. Esempi di diamante nero sono stati rinvenuti in Brasile e nell’Africa centrale.
Diamante rosso
Al mondo sono circa una trentina e sono diamanti estremamente rari. Il diamante rosso è presente in pochissimi giacimenti nel mondo, tanto che se ne estraggono in quantità molto limitate. Difficilmente potresti trovarne nelle aste pubbliche e, quando presenti, i prezzi sono vertiginosamente alti. Pensa che un diamante rosso può arrivare a costare anche 100.000 euro a carato.
Dove si trovano i diamanti in natura?
Per comprendere la provenienza dei diamanti bisogna fare un lungo passo indietro nella storia. Queste gemme, infatti, si sono formate milioni di anni fa nella parte superficiale del mantello terrestre, a circa 200 – 300 chilometri di profondità.
In seguito a delle risalite di magma, le pietre hanno raggiunto la superficie. Alcuni scienziati ritengono che gli impatti con i meteoriti potrebbero aver dato origine a molti dei diamanti rinvenuti oggigiorno.
I maggiori giacimenti di diamanti si trovano attualmente in Africa e in Russia.
Diamanti coltivati
La scienza e la tecnologia hanno dato filo da torcere agli estimatori delle pietre preziose, dando vita a dei diamanti coltivati in laboratorio, praticamente impossibili da riconoscere rispetto a una pietra naturale.
Il processo di crescita dei diamanti coltivati è identico a quello dei diamanti che vengono estratti da centinaia di anni dalle miniere, per cui sia a livello estetico che fisico le due gemme sono praticamente identiche.
La differenza sta nel prezzo, più basso addirittura del 70%. Oltre ai vantaggi economici, come vedremo, le pietre coltivate in laboratorio sono apprezzate anche per il rispetto in termini etici e di sostenibilità.
Che significato ha la pietra diamante nella cristalloterapia?
I significati del diamante sono innumerevoli. In India, ad esempio, si ritiene che questa gemma possa portare fortuna e polvere di diamante veniva impiegata per cospargere i neonati in segno di buon auspicio.
Ma quali sono le proprietà del diamante nell’ambito della cristalloterapia? La pietra preziosa esercita la sua funzione benefica sulla mente, aiutando a combattere persino le malattie psicosomatiche.
Il diamante, come anche l’ambra, aiuta ad allontanare la paura e la depressione, aiuta a prendere delle decisioni e favorisce uno stato di chiarezza mentale. Con l’ametista, il diamante è una delle gemme legate al 7° chakra, della corona.
Non solo gioielli: utilizzi e impieghi del diamante
Come è noto, questa pietra preziosa è impiegata soprattutto nella realizzazione di gioielli di altissimo valore e prestigio.
In molti Paesi del mondo, non esiste proposta di matrimonio che non contempli la presenza di un anello con diamanti. Si dice, anzi, che l’anello di fidanzamento debba costare due o anche tre stipendi all’uomo che intende dichiararsi alla propria metà.
Cosa significa regalare un diamante?
Complici delle campagne pubblicitarie di successo, la pietra diamante è stata saldamente associata al concetto di amore vero, a quello di impegno per la vita. Ed ecco che torna a riecheggiare la frase “un diamante è per sempre”.
Uomini e donne arrivano a spendere cifre da capogiro per un anello, una veretta con diamanti, per dei punti luce da indossare nelle grandi occasioni. Insomma, quello dei diamanti è il simbolo di una campagna pubblicitaria che ha colpito nel segno, e che ha lasciato il segno nei decenni a seguire.
Ma i diamanti non vengono usati solo per produrre anelli di fidanzamento e orecchini. In realtà, per via delle loro caratteristiche fisiche e chimiche, queste pietre sono davvero preziose anche in altri ambiti. Esse vengono infatti impiegate anche in campo scientifico e industriale, per lucidare e tagliare qualsiasi materiale.
Come si taglia una pietra diamante?
Sempre nell’ambito della gioielleria, di grande valore è anche il tipo di taglio della pietra diamante.
Sappiamo che una gemma di questo genere può essere tagliata solamente con un’altra gemma dello stesso tipo. Insomma, serve un diamante per tagliare un altro diamante, per cui verranno impiegate delle apposite lame diamantate.
La forma conferita alla gemma è generalmente tonda, a cuore, a goccia o quadrata.
Differenza fra diamante e brillante
Molte persone pensano che diamante e brillante siano due sinonimi. In realtà le cose non stanno esattamente così. Un diamante può presentare un taglio “brillante”. Quest’ultimo è, insomma, solo un tipo di taglio (noto anche come taglio round) che permette di ammirare meglio la caratteristica lucentezza della gemma.
In sintesi, qualunque pietra può avere un taglio “a brillante”, anche una di valore inferiore, che non ha nulla a che vedere con il diamante.
Come si calcola il valore di un diamante?
Per stabilire l’esatto valore di un diamante, nell’ambito della gioielleria si intende, vengono prese in considerazione le famose “quattro C”, ovvero:
- Colour (colore)
- Clarity (purezza, stabilita in base al numero di inclusioni presenti all’interno della pietra)
- Cut (taglio)
- Carat (carato o peso).
Il più grande e il più costoso
Ma a questo punto, diamo un’occhiata da vicino ai diamanti da record.
Ad esempio, quale sarà il diamante più grande del mondo? E quale il più costoso? Per rispondere alla prima domanda, bisogna spostarsi in Sudafrica, dove nel 1905 fu scoperto il famoso diamante Cullinan, noto anche con il nome di Stella d’Africa.
È questo il diamante più grande mai rinvenuto. Esso vanta la bellezza di 3.100 carati.
Qual è il diamante più costoso al mondo?
Per quanto riguarda il diamante più caro, pare si tratti del diamante Koh-i-noor (108 carati), considerato una pietra portasfortuna.
Secondo la leggenda, se a possederlo fosse stato un uomo, sarebbe stato sovrano del mondo ma avrebbe incontrato grandi sfortune. Se lo avesse posseduto una donna, avrebbe invece avuto una vita lunga e fortunata.
Attualmente Koh-i-noor fa parte dei gioielli della corona britannica, ed è conservato nella Torre di Londra. Il suo valore è inestimabile.
Sostenibilità ed etica
Oggi più che mai si parla di diamanti etici e di diamanti insanguinati. Ma a cosa ci stiamo riferendo esattamente?
Nonostante la luccicante aura che avvolge queste gemme, i diamanti in realtà hanno una storia molto complessa e dolorosa alle spalle. Per molto tempo, i guadagni del commercio dei diamanti in alcune zone del mondo come Liberia, Sierra Leone e Angola sono stati impiegati per finanziare la guerra e per sterminare popoli.
Da molti anni si parla dei cosiddetti “diamanti insanguinati” (diamante di sangue, o blood diamond), estratti in zona di guerra, spesso proprio da schiavi o da bambini.
Oggi, per evitare che un simile scempio vada avanti, sono stati introdotte delle certificazioni. Si parla dunque di diamanti etici, di quei diamanti le cui transazioni sono trasparenti e avvengono attraverso dei canali legali e regolari.
Se intendi acquistare degli orecchini con diamanti, un anello brillante o un gioiello con questa preziosa pietra, scegli gioielli conflict-free accompagnati da appositi Certificati di origine e di provenienza.