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Pral alimenti: cos’è e la tabella dei cibi a Pral negativo e positivo

Pral alimenti: perché bisogna conoscerlo, a cosa serve questa stima e come usarla per migliorare la dieta. Tutto quello che dovremmo sapere in merito.

Pral alimenti: cos’è e la tabella dei cibi a Pral negativo e positivo

Fonte immagine: Pixabay

Hai mai sentito parlare della Tabella PRAL degli alimenti? Con l’acronimo PRAL si indica il “Potential Renal Acid Load”, potenziale di carico acido renale. Detta così, la definizione non sembrerebbe chiarire granché le cose.

In poche parole, il PRAL rappresenta un metodo scientifico che permette di calcolare l’equilibrio chimico delle molecole acidificanti e alcalinizzanti di un alimento o integratore, col suo effetto sul corpo umano.

Non si tratta, dunque, semplicemente di definire il pH di un determinato alimento o composto, bensì di valutare la potenziale interazione che quel composto può avere con il sangue umano. Per stimare il PRAL di un determinato alimento o composto, vengono presi in considerazione alcuni fattori.

Vale a dire il quantitativo totale di proteine, la presenza di zolfo degli amminoacidi solforati e quella dei minerali fosforo, potassio, magnesio e calcio.

Le proteine sono di gran lunga gli elementi che determinano maggiormente il PRAL di un alimento. Solitamente, maggiore è il contenuto proteico, maggiore sarà il valore del PRAL.

Come vedremo, il significato di PRAL – un valore che viene misurato in milliequivalenti, mEq, si applica con maggiore chiarezza nella valutazione di un’intera dieta, piuttosto che di un singolo alimento.

Alimenti PRAL negativo e PRAL positivo

Da un punto di vista pratico, possiamo distinguere gli alimenti PRAL negativo (PRAL -) da quelli PRAL positivo (PRAL +). I primi sono detti “alimenti alcalinizzanti”, in quanto hanno la capacità di alzare il livello di pH del sangue, mentre i secondi sono considerati “acidificanti”, riducono il pH sanguigno.

Ma esattamente quali sono gli alimenti acidi e quelli alcalini? Sono considerati “alimenti acidi” la carne, i latticini, il pesce e le uova, mentre sono considerati alimenti alcalinizzanti molti tipi di frutti e gli ortaggi. In basso puoi trovare una tabella utile per individuare il PRAL degli alimenti.

Impatto del PRAL sull’organismo

Per poter formulare una dieta equilibrata, è necessario bilanciare alimenti alcalinizzanti e alimenti PRAL +, in modo da evitare un eccessivo abbassamento del pH sanguigno e ridurre così il rischio di conseguenze negative per la salute.

In particolar modo, gli alimenti PRAL + aumentano la presenza di ioni idrogeno nel sangue H+ e la cosiddetta “Net Acid Excretion“, NAE – Escrezione Acida Netta, un valore collegato all’eliminazione di calcio attraverso le urine. Tale processo, a sua volta, è collegato a una riduzione della densità ossea e aumenta, di conseguenza, il rischio di sviluppare osteoporosi.

Anche chi soffre di malattie renali e calcoli renali può trarre beneficio dall’adozione di una dieta alcalinizzante. Questo fattore viene preso in considerazione anche nei soggetti con diabete, obesità e malattie cardiache.

Non a caso, la valutazione del PRAL nella dieta sta diventando sempre più comune nel campo dell’alimentazione.

Come fare una dieta alcalina?

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A questo punto sappiamo perché è importante conoscere il valore acidificante o alcalinizzante di un determinato alimento e, ancor meglio, di una dieta.

Questo sistema può risultare utile nella formulazione di un piano alimentare sano ed equilibrato, specialmente quando si parla di soggetti che corrono un maggior rischio di sviluppare patologie come osteoporosi e nefropatie.

Quando parliamo di “dieta alcalinizzante”, ci riferiamo dunque a una dieta che predilige “alimenti alcalini”, come frutta, verdure, noci e legumi, e che limiti invece gli “alimenti acidi” come cereali, carni e formaggi.

Bada bene però, l’obiettivo non è quello di eliminare questi alimenti, bensì quello di assumerli con consapevolezza e moderazione. Il PRAL totale della dieta è infatti dato dall’equilibrio tra acido e base ottenuto nell’ambito di un’alimentazione quotidiana bilanciata.

Ma a conti fatti, tutto questo cosa implica? Quali sono i cibi a PRAL negativo e quelli a PRAL positivo?

Alimenti alcalinizzanti e acidificanti

Quando ci sediamo a tavola, è utile sapere, anche a grandi linee, quali sono gli alimenti PRAL negativo e gli alimenti PRAL positivo, ossia quali sono gli alimenti alcalinizzanti e quelli acidificanti.

Ad esempio, la maggior parte delle proteine di origine animale come carne o formaggio hanno un elevato valore PRAL, in quanto possiedono un elevato quantitativo di proteine e fosforo.

Al contrario, molti alimenti proteici di origine vegetale come legumi e fagioli hanno invece un valore PRAL negativo, sono quindi detti “alcalinizzanti”.

Bada bene, gli alimenti PRAL + non sono necessariamente “alimenti acidi”. Non pensare che, ad esempio, un pomodoro, notoriamente considerato un alimento acido, sia anche acidificante. Il PRAL misura l’acidità dei metaboliti del cibo, non quella del cibo stesso.

Attraverso una dieta equilibrata, vogliamo dunque riuscire a bilanciare gli alimenti PRAL + con un adeguato quantitativo di alimenti PRAL negativo.

Tabella PRAL: cos’è?

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Quale frutta è alcalina? E quali alimenti, invece, hanno un elevato potere acidificante? Per rispondere a questa domanda, la tabella PRAL degli alimenti può venire in nostro aiuto. Questo strumento permette infatti di individuare il potere acidificante o “basificante” degli alimenti.

Naturalmente, nessuno di noi consuma un solo e unico alimento nel corso della giornata, ma consumiamo un ampio ventaglio di cibi, per cui consultare la tabella PRAL può essere utile per migliorare il proprio schema alimentare giornaliero.

Valore PRAL degli alimenti

  • Aglio: -1,7
  • Asparagi: -0,4
  • Albicocca: -4,8
  • Ananas: -2,7
  • Broccoli: -1,2
  • Carote: -4,9
  • Cavolfiori: -4,0
  • Cetrioli: -0,8
  • Cipolle: -2,5
  • Datteri medjoul: -13.7
  • Fagiolini: -3,1
  • Fagioli bianchi: -23.2
  • Finocchi: -7,9
  • Lattuga: -2,5
  • Lenticchie: +3,5
  • Limone: -2,6
  • Melanzana: -3,4
  • Patata: – 4,0
  • Piselli: +1,2
  • Pomodoro: -3,1
  • Prugne secche: -13.4
  • Rucola: -7,5
  • Soia: -3,4
  • Spinaci: -14
  • Zucchine: -4,6
  • Banana: -5,5
  • Fichi secchi: -18,1
  • Kiwi: – 4,1
  • Mela: -2,2
  • Pompelmo: -3,5
  • Ribes: -6,5
  • Uva: -3,9
  • Uva passa: – 21.

Alimenti PRAL positivo

Fra gli alimenti PRAL positivo rientrano, come abbiamo anticipato, cibi come:

  • Carne e insaccati
  • Pesce
  • Latte e latticini: il parmigiano, ad esempio, ha un valore PRAL di 34.2
  • Uova, soprattutto il tuorlo: 23.4
  • Dolciumi
  • Farine e cereali
  • Lenticchie
  • Piselli: 1,2
  • Pane: incluso quello integrale, 7.2
  • Pasta
  • Frutti di mare: i gamberi hanno un valore di 15.5.

Quale dieta seguire?

Pral alimenti
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A questo punto, quale dieta dovremmo seguire per evitare di eccedere nel consumo di alimenti acidificanti? La soluzione non è quella di eliminare tutti i cibi proteici o PRAL + come carne e pesci, ma piuttosto quella di bilanciarli assumendo verdure e frutta.

Tieni a mente che molti alimenti vegetali apportano proteine in grandi quantità, pensa ad esempio ai fagioli e alla soia, per cui potrebbe essere utile sostituire la carne con proteine vegetali almeno una volta al giorno.

Fra le diete a basso contenuto di PRAL rientra senz’altro quella mediterranea, un modello alimentare utile per migliorare la salute del cuore, ridurre il rischio di obesità e malattie metaboliche e proteggere dallo sviluppo di malattie come diabete, Alzheimer e demenza.

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