Fosforo: proprietà, benefici ed elenco completo degli alimenti che lo contengono
Strettamente legato al metabolismo del calcio, un altro elemento fondamentale per il corpo è il fosforo. Ma in quali alimenti si trova e a cosa serve?
Quando si parla di calcio e del suo metabolismo, non si può non citare anche il fosforo. Si tratta di un altro elemento indispensabile per il corretto funzionamento del corpo. Il nome deriva dal greco phosphoros che vuol dire “portatore di luce”: deriva dal fatto che, unendosi all’ossigeno, provoca una debole luminescenza. Ma andiamo a vedere qualche dettaglio chimico, a cosa serve, le funzioni principali e cenni del suo metabolismo.
Il fosforo in chimica: cenni
Il fosforo, nella tavola periodica degli elementi, ha come numero atomico 15 e come simbolo P. Tecnicamente si tratta di un non metallo che fa parte del gruppo dell’azoto. A temperatura ambiente si presenta in forma solida, mentre sopra i 44 gradi diventa liquido.
Lo si trova in natura sotto forma di fosfato, cioè di sale dell’acido fosforico: lo troviamo sia nelle rocce che nel corpo degli esseri viventi. È insolubile in acqua e solubile nei solventi organici.
Esiste il fosforo bianco, cristallino, infiammabile e il fosforo rosso, non infiammabile e non velenoso. Esistono poi rare forme di fosforo viola e fosforo nero. Essendo un non-metallo, forma quasi solo legami di tipo covalente. Nei suoi composti può avere numeri di ossidazione compresi fra -5 e +5.
Una curiosità: il triidruro di fosforo o PH3, è un gas incolore noto come fosfina e che puzza terribilmente di pesce marcio. Pare che proprio la fosfina sia alla base dei fenomeni dei fuochi fatui.
Seconda curiosità: l’acido fosforico H3PO4 (acido ortofosforico) è molto corrosivo. Viene usato per produrre concimi e detergenti.
Terza curiosità: i fosfati si trovano utilizzati soprattutto nei concimi.
Metabolismo e funzioni
Assorbimento ed eliminazione
È presente nel corpo sia sotto forma organica che inorganica. Lo troviamo soprattutto nelle ossa e nei denti, ma è presente anche nel sangue e nei tessuti molli.
L’assorbimento di questo elemento inizia con quello del fosfato inorganico, possibile grazie alla vitamina D. L’eliminazione, invece, avviene soprattutto con la forma inorganica tramite le feci e tramite le urine. A proposito di quello eliminato con le urine: il paratormone prodotto dalle paratiroidi, non solo aumenta la liberazione di calcio dalle ossa aumentando la calcemia, ma riduce anche il fosforo diminuendone il riassorbimento renale e aumentando dunque la quota escreta con le urine.
A cosa serve il fosforo?
Come il calcio, anche il fosforo svolge diverse funzioni nel corpo:
- fa parte delle ossa e dei denti sotto forma di idrossiapatite e di fosfato tricalcico
- è presente nell’ATP e nella fosfocreatina
- contribuisce alla regolazione del pH ematico
- fa parte di proteine, enzimi, fosfolipidi, acidi nucleici (DNA e RNA) e nucleotidi
- interviene nel metabolismo del glucosio, dei grassi e dei carboidrati (processi di produzione dell’energia)
- attiva diverse vitamine
- stimola le contrazioni muscolari
- aiuta la funzionalità renale
- interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi
Se ti incuriosiscono, invece, gli usi industriali dei fosfati, ecco che viene usato soprattutto:
- come fertilizzante (soprattutto acido fosforico e fosfati)
- produzione delle lampade al sodio e della porcellana
- come lievitante
- produzione di acciai e bronzi
- riduzione del calcare (fosfato trisodico)
- produzione di bombe e proiettili (soprattutto quello bianco)
- produzione di fiammiferi
- aumenta la conducibilità dei semiconduttori
Carenza di fosforo nel corpo umano: sintomi
La carenza di fosforo è difficile da vedersi in quanto questo elemento è presente in molti alimenti, sia di origine animale che vegetale. Solitamente le carenze segnalate sono dovute o alla presenza nei cibi di altre sostanze che ne bloccano l’assorbimento o a causa dell’abuso di alcune categorie di farmaci come gli antiacidi.
I sintomi di una carenza sono:
- debolezza
- anoressia
- senso di malessere
- demineralizzazione delle ossa
- dolorabilità muscolare
- nervosismo, ansia
- stanchezza
- confusione mentale
- deficit dell’attenzione
- rachitismo
- osteoporosi
Cause di ipofosfatemia
Fra le principali cause di fosforo basso o ipofosfatemia abbiamo:
- diabete mellito
- uso di antiacidi
- cortisonici
Qui trovi un approfondimento sul fosforo basso, cause, sintomi e cosa fare.
Eccesso di fosforo: sintomi
Un eccesso di fosforo è altrettanto dannoso di una carenza. Sintomi da eccesso sono:
- prurito
- fragilità ossea
- dolorabilità articolare
- calcificazione delle pareti vasali
- ipertensioni
- alterazioni del ritmo cardiaco
- anemia
Cause di iperfosfatemia
Le principali cause di fosforo alto o iperfosfatemia sono:
- insufficienza renale
- pseudoipoparatiroidismo
- ipoparatiroidismo
- chetoacidosi diabetica
- traumi da schiacciamento
- rabdomiolisi
- setticemia
- lisi tumorale
- clisteri contenenti fosforo
Qui trovi un utile approfondimento sul fosforo alto, inclusi sintomi, cause e cosa fare per abbassarlo.
Avvelenamento da fosfati: sintomi
È un elemento estremamente velenoso, con dose letale di 1 mg. Ovviamente non ci si riferisce a quello presente negli alimenti o negli integratori, bensì ad alcuni suoi composti come quello bianco il cui contatto senza precauzioni può provocare ustioni. Inoltre un avvelenamento cronico provoca danni alle ossa, mentre gli organi fosforici sono utilizzati come veleni che provocano convulsioni e danni al sistema nervoso.
Alimenti ricchi di fosforo
Alimenti ricchi di fosforo sono:
- cereali
- verdure
- latte
- formaggi
- carne bovina
- pollo
- pesce
- legumi
- frutta secca
Fra i pesci che contengono più fosforo abbiamo la spigola, l’orata, lo storione (incluso il caviale) e le alici.
A proposito del legame fra fosforo, memoria e pesce. Per parecchio tempo abbiamo sentito dire che il pesce è ricco di questo elemento e che questo fa bene al cervello, all’intelligenza e alla memoria. Si è visto che, effettivamente, consumare pesce migliora l’intelligenza, ma questo non è dovuto a questo minerale, bensì al fatto che il pesce è ricco di acidi grassi come omega-3 e omega-6.
Come integrare il fosforo?
Per quanto riguarda il fabbisogno giornaliero di fosforo, a seconda dei testi consultati potrebbero variare un po’ i dati. In generale:
- neonati: 300 mg/die
- 6 mesi – 1 anno: 600 mg/die
- 1 – 10 anni: 800 mg/die
- 11 – 24 anni: 1200 mg/die
- sopra i 25 anni: 800 mg/die
Nel caso facendo degli esami del sangue si evidenziasse una sua carenza, oltre a modificare la dieta, è possibile utilizzare degli integratori per cercare di aumentarne i livelli ematici. Chiedi sempre al tuo medico prima di iniziare una sua integrazione.
Fosforo, un elemento indispensabile
Il fosforo è un elemento fondamentale per il corretto funzionamento del corpo. Seppur rara una sua carenza, in particolari condizioni di salute è possibile evidenziare una forma di ipofosfatemia. Contatta sempre il tuo medico per valutare quali esami diagnostici siano necessari per risalire alle cause dell’alterazione dei livelli ematici di fosforo e quali terapia impostare.