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Onice: caratteristiche, significato, benefici ed utilizzo della pietra preziosa

A cosa serve l’onice, quali sono gli utilizzi di questa pietra e come lavarla senza rischiare di danneggiarla: scopri cosa devi sapere sulla suggestiva pietra preziosa

Onice: caratteristiche, significato, benefici ed utilizzo della pietra preziosa

Quando si parla di onice, ci si riferisce in realtà a due diversi tipi di pietre, l’onice silicea, che ha una colorazione nera con striature bianche e comprende anche tonalità rosso-bruno e grigio e quella calcarea, nota anche con il nome di “onice alabastrite” o “onice egiziana”, che ha un colore che va dal verde al marrone.

Quella che analizzeremo e impareremo a conoscere, è l’onice silicea, una pietra incantevole, dal colore affascinante e dalle proprietà benefiche eccezionali.

Prima di elencare i benefici dell’onice per la salute psico-fisica, vogliamo ricordare che la cristalloterapia è una tecnica che non trova conferme nel campo scientifico, e che si basa essenzialmente sul potenziale effetto benefico di alcuni minerali per migliorare la salute del corpo e dello spirito.

Di seguito vedremo dunque quali sono gli effetti positivi attribuiti alla gemma nell’ambito della cristalloterapia, scopriremo quali sono le caratteristiche di questa suggestiva pietra, vedremo come ricaricare l’onice nero e come pulirlo senza correre il rischio di alterarlo in alcun modo.

L’onice in mineralogia

Dal punto di vita della mineralogia, la gemma è considerata un membro della famiglia dei calcedoni, di cui fa parte anche la corniola, ossia un quarzo composto da masse compatte microcristalline. Il colore è opaco o semi-opaco e va dal rosso-bruno fino al grigio e al nero. Si tratta di una pietra molto dura (da 6 a 7 nella scala di Mohs, il criterio impiegato per valutare la durezza dei materiali), caratterizzata da suggestive striature sottili.

Fra le varietà maggiormente apprezzate, sia nel campo della cristalloterapia, che nella realizzazione di splendidi gioielli e monili, rientrano l’onice bianco e quello nero, caratterizzati da strati di colore molto sottili. In particolar modo, per via del suo tono misterioso e impenetrabile, l’onice nero è stato spesso accompagnato da leggende di vario genere.

L’etimologia del nome

Ma da dove deriva il nome onice? La parola deriva direttamente dall’antico Greco “onux”, che può essere tradotto con i termini “unghia” o “artiglio”, a indicare la ben nota durezza di questa pietra.

A cosa serve l’onice secondo la cristalloterapia

L'onice secondo la cristalloterapia

Come abbiamo anticipato, l’onice nero, a volte erroneamente confuso con l’ossidiana, è una gemma importante della cristalloterapia. Essa è infatti in grado di offrire numerosi benefici a chi la possiede e a chi la porta con sé. Uno degli effetti più apprezzati è quello di tenere alla larga le influenze negative, ma questo non è il solo potere che ha reso tanto acclamata questa pietra.

L’onice nero è infatti noto per la sua capacità di riequilibrare corpo, mente e spirito. Non a caso, sono molte le persone che amano portare con sé un gioiello, un bracciale o una collana con questo minerale, considerandoli come una sorta di amuleto contro la negatività e contro le disgrazie.

Di seguito vedremo quali sono gli effetti benefici dell’onice secondo la cristalloterapia.

  • Riequilibra i chakra: se il lapislazzuli è un cristallo protettivo del quinto chakra, la pietra di onice è usata per equilibrare il Muladhara, ovvero il primo chakra, considerato radice e sostegno per il nostro organismo.
  • Migliora l’udito: l’onice nero è chiamato anche “pietra dell’udito” in virtù delle sue proprietà benefiche. Abbinato alle terapie convenzionali, questa pietra potrebbe infatti aiutare a combattere affezioni che interessano l’apparato uditivo.
  • Favorisce l’assimilazione di vitamine, in particolar modo migliorerebbe l’assorbimento delle vitamine E, D e B.
  • Migliora le funzioni del sistema immunitario, aiutando il nostro corpo a combattere infezioni, influenze e malanni.
  • Favorisce la meditazione: la pietra sembra essere in grado di favorire una connessione spirituale e permette di raggiungere l’equilibrio durante la meditazione.
  • Migliora l’umore: aiuta a diventare più saggi e ottimisti. La pietra favorisce inoltre le capacità di concentrazione e spinge a impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi.
  • Tiene alla larga la negatività: che si creda o meno nella cristalloterapia, la tentazione di tenere con sé un talismano contro la negatività è molta. Ebbene, l’onice, come anche l’opale, sarebbe in grado di allontanare le influenze negative e di favorire invece l’apertura verso altre persone in modo limpido.

In sintesi, possiamo affermare che questa pietra è in grado di offrire vibrazioni positive, di proteggere chi la possiede e di donare equilibrio, concentrazione e ottimismo.

Gioielli

Oltre che per le sue virtù benefiche, l’onice è molto apprezzato anche nel settore della gioielliera per i suoi colori incantevoli e suggestivi. Questa pietra viene solitamente tagliata in forme quadrate o rettangolari. Oggi è possibile trovare gioielli che ne esaltano e sottolineano la bellezza.

La pietra viene impiegata solitamente per la realizzazione di anelli, bracciali, ciondoli, orecchini e collane.

L’onice nella storia

Questa pietra è nota da centinaia di migliaia di anni. Con molte probabilità, l’onice nera era impiegata nelle cerimonie di sepoltura. Nell’antico Egitto veniva usata per creare ciotole e altri oggetti in ceramica.

Inoltre, trovava largo spazio nella realizzazione di spade e scudi, per via dei suoi effetti protettivi e benefici. Si credeva infatti che la gemma potesse conferire coraggio durante la battaglia.

In epoca medievale assunse invece connotati negativi, venendo indicata come “la pietra degli egoisti”, portatrice di sventure, tristezza e paura.

Come si usa?

Abbiamo visto che questo minerale è in grado di apportare molteplici benefici nella vita di chi lo possiede. Ma esattamente come si usa l’onice? Se il tuo scopo è quello di portare un maggiore equilibrio e benessere nella tua vita quotidiana, ti basterà indossare la gemma ogni giorno, per godere di una sorta di scudo protettivo contro la negatività.

Dove si trova l’onice?

Consigli per comprare l'onice

Non è affatto difficile riuscire ad acquistare delle pietre di onice. Ti basterà rivolgerti a un negozio fisico o cercare nei siti on line. Potresti anche rivolgerti al tuo gioielliere di fiducia, per acquistare un bracciale o una collana, in modo da portare la pietra sempre con te.

Che valore ha l’onice?

Questa pietra è anche piuttosto economica. Il prezzo è infatti di circa due euro per carato, ma se stai valutando l’acquisto di questa gemma, dovrai prestare attenzione alle possibili contraffazioni.

Attenzione ai falsi!

Come abbiamo anticipato, come spesso accade quando acquistiamo pietre e minerali, bisogna prestare attenzione alle possibili contraffazioni. I colori più comuni, quando si parla di onice, sono il marrone, l’arancio, il nero, il bianco e il rosso. Per la sua nuance suggestiva, l’onice nero è il più popolare e venduto. Ciò significa che è anche quello che tende a essere più spesso contraffatto. Si ritiene che la maggior parte di queste gemme sul mercato siano in realtà colorate artificialmente.

A causa di questo fenomeno, il prezzo tende spesso a essere molto basso. Prima di acquistare una pietra, ti consigliamo dunque di rivolgerti a un fornitore che sia effettivamente affidabile e sicuro.

Come riconoscere un onice vero?

Dal momento che questa pietra è una delle più dure in circolazione, sarà in grado di resistere bene a scheggiature e colpi fisici. Per questo motivo, potrebbe essere relativamente “semplice” riuscire a individuare un falso. Se sulla superficie della pietra dovessi notare la presenza di graffi o fratture, allora con ottime probabilità non si tratterà di un esemplare vero.

Come pulire l’onice nero?

Infine, scopriamo come pulire la pietra onice e come ricaricarla. Dopo diversi utilizzi, la gemma potrebbe infatti sporcarsi, o potrebbe assorbire troppe energie negative.

Per pulire e purificare l’onice, basterà tenere la pietra sotto l’acqua corrente e tiepida.

Ricorda di non esporre l’onice alla luce diretta del sole, poiché i raggi solari potrebbero farne affievolire colore e lucentezza.

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