Greenstyle Ambiente Alghe diatomee: cosa sono, proprietà, usi

Alghe diatomee: cosa sono, proprietà, usi

Le alghe diatomee sono organismi unicellulari che svolgono funzioni importanti per il pianeta e la nostra salute. Ma vediamo qualche informazione utile.

Alghe diatomee: cosa sono, proprietà, usi

Fonte immagine: Pixabay

Le diatomee sono delle alghe brune unicellulari dalle dimensioni piccolissime. Esse sono racchiuse all’interno di una parete rigida e resistente costituita da silice, detta “frustulo” e formano un gruppo di microalghe molto vasto, che comprende alghe dalle forme e dalle strutture differenti e sempre affascinanti. Oltre al loro aspetto, a sorprendere sono le caratteristiche e le funzioni di queste alghe.

Le diatomee, infatti, trovano impiego in numerosi ambiti, che vanno da quello della cura del corpo allo studio delle condizioni ambientali di un dato luogo, fino al campo della medicina legale.

In più, solo questa famiglia di alghe apporta dal 20 al 30% dell’ossigeno prodotto sulla Terra. Insomma, le diatomee producono l’aria che respiriamo. Dato ancor più affascinante, la loro comparsa sul Pianeta si fa risalire a circa 145 milioni di anni fa, nel periodo del Cretaceo.

Questa classe di microalghe comprende protisti unicellulari eucarioti, che vivono sia negli habitat marini che nelle acque dolci, e che – a seconda delle modalità di sostentamento – possono essere classificati in autotrofi ed eterotrofi.

Cosa sono le diatomee?

Le diatomee – note anche come alghe silicee – sono dunque delle alghe fotosintetiche piccolissime, invisibili a occhio nudo come singole cellule, caratterizzate da un “guscio” di silice, che ne conferisce delle strutture e delle forme di eccezionale bellezza.

Viste al microscopio, le diatomee sono caratterizzate da due strutture principali, la superficie superiore o inferiore e la struttura laterale. Le alghe possono formare delle vere e proprie colonie, andando a formare strutture suggestive, con forme come filamenti, stelle e molte altre.

Dopo la loro morte, le strutture di silice che circondano le diatomee non si decompongono, ma cadono sul fondale, andando a formare quella che viene definita con il nome di “diatomite”, o “farina fossile”, una polvere sottile che offre notevoli benefici alla salute umana.

Dove si trovano le diatomee?

Queste alghe si trovano ovunque vi sia acqua. Possono trovarsi, ad esempio, nei laghi, così come negli oceani, possono formarsi nell’acqua di una pozzanghera, su una foglia o anche nel tuo acquario domestico.

Le alghe si trovano perlopiù nelle acque più superficiali, poiché in questo modo riescono ad assorbire la luce solare necessaria per la fotosintesi.

Bentoniche, planctoniche ed epilitiche

A seconda dei diversi ambienti in cui vengono individuate, le diatomee si distinguono in bentoniche, si trovano sulle superfici e sono presenti perlopiù lungo le coste e negli ambienti litorali, planctoniche, quelle presenti nel plancton e diatomee epilitiche, si trovano soprattutto sulle pietre, sui sassi e sulle rocce, sia naturali che artificiali.

A cosa servono le diatomee?

Come abbiamo accennato, dalle pareti cellulari di silice di queste micro-alghe si forma la cosiddetta ‘farina di Diatomee’ anche nota come “terra di Diatomee” o “diatomite”.

È a questa particolare polvere che le diatomee devono parte della loro fama. Spesso, la diatomite viene impiegata per la cura del corpo e per il sostegno del nostro organismo.

Si ritiene che la polvere di diatomee possa esercitare effetti benefici per il cuore, che aiuti a depurare e disintossicare il corpo. Ma vediamo più da vicino quali sono gli impieghi delle alghe diatomee.

Benefici per il corpo

La diatomite è considerata una fonte naturale di silice, è infatti composta per l’85% da questo importante minerale, ciò la rende un rimedio efficace per favorire il benessere di quasi tutti gli organi del nostro corpo, compresi il cuore, il fegato e i polmoni. Per questo motivo, la terra fossile è spesso impiegata sotto forma di integratore naturale.

Si ritiene che, grazie alla presenza di minerali, l’utilizzo alimentare della terra di diatomee possa aiutare a ridurre il colesterolo e la pressione sanguigna, a migliorare in generale la salute del cuore.

La terra diatomacea è apprezzata anche per i suoi effetti sull’intestino, poiché favorisce la depurazione e aiuta a combattere gonfiori e altri disturbi gastrointestinali.

Inoltre, la diatomite è considerata un ottimo alleato per la salute della pelle, per via del suo potere esfoliante, che la rende un ingrediente utile nella realizzazione di prodotti per la cura del viso e quella dei denti.

Infine, la silice potrebbe aiutare a depurare il corpo, migliorando la regolarità intestinale e aiutando persino a eliminare i metalli pesanti.

Diatomee come indicatori biologici e ambientali

alghe diatomee
Fonte: Pixabay

Queste piccole alghe sono impiegate anche come veri e propri indicatori delle condizioni ambientali. Solitamente le diatomee si localizzano in siti con caratteristiche e habitat ben precisi, per cui grazie alla loro presenza è possibile valutare le caratteristiche di un ambiente, come i livelli di ossigeno disciolto, la presenza di sostanze organiche e la temperatura delle acque.

Ad esempio, nelle acque maggiormente ricche di nutrienti è possibile trovare una maggiore concentrazione di diatomee.

Diatomee in medicina legale

Forse ti sorprenderà sapere che le diatomee sono preziose anche nel campo della medicina legale. Queste microalghe, infatti, possono aiutare a stabilire se una persona sia morta per annegamento o meno, qualora ne venisse rinvenuto il cadavere in un ambiente acquatico.

In particolar modo, il medico legale procederà a ispezionare le vie aeree, fegato, cuore, reni e altri organi della vittima, per individuare l’eventuale presenza di queste microalghe.

Se presenti, vorrà dire che la persona è morta prima di annegare. In caso contrario, la causa del decesso non sarebbe da ricondurre all’annegamento.

Terra di Diatomee come antiparassitario

La diatomite, o farina fossile, viene impiegata anche come insetticida di origine naturale e non tossico.

La polvere trova impiego nella lotta contro numerosi insetti come cimici, scarafaggi, formiche e ragni. Inoltre, viene utilizzata anche per eliminare parassiti, come pulci e zecche dal pelo dei nostri animali domestici.

Diatomee nell’acquario

Fonte: Pixabay

Abbiamo visto quali e quanti utilizzi potremmo fare delle alghe diatomee. Ciononostante, c’è un caso in particolare in cui la loro presenza non è esattamente gradita, quando si presentano sotto forma di macchie marroni/giallastre sui vetri e sugli oggetti del nostro acquario.

Queste alghe marroni sono, come abbiamo visto, il risultato di tanti di piccoli organismi unicellulari, le diatomee per l’appunto, ma se normalmente sono invisibili ad occhio nudo, in alcuni casi la loro presenza è più che evidente.

In condizioni favorevoli, ad esempio all’interno di vasche con elevati livelli di nitrati e di silicio, infatti, le alghe aumentano di numero in maniera esponenziale (fioritura di diatomee), assumendo l’aspetto di una patina di alghe marroni che si forma sia nell’acquario marino che in quello di acqua dolce.

La loro presenza non è esteticamente piacevole né salutare per gli animali che vivono nella vasca.

Per questo motivo, potresti voler eliminare quelle alghe marroni e persistenti una volta per tutte. Ma come fare?

Come eliminare le alghe diatomee dall’acquario di acqua dolce?

Per eliminare le alghe dall’acquario di acqua dolce (le diatomee tendono a posizionarsi sui vetri e sugli oggetti presenti nell’acquario) sarà utile aggiungere dei batteri appositi nella vasca. Chiedi consiglio al tuo negoziante di fiducia per non rischiare di danneggiare i pesci e gli animali che vivono nell’acquario.

Quindi, pulisci la vasca utilizzando degli strumenti appositi, come il puliscivetri per acquari, cambia l’acqua con una certa frequenza e regolarità.

Come rimuovere le diatomee dall’acquario marino?

Anche per quanto riguarda l’acquario marino è possibile utilizzare dei batteri appositi, oltre ad oligoelementi.

Inoltre, è consigliabile esporre la vasca a una luce gradualmente più intensa e prolungata. Per evitare che, una volta rimosse, le alghe vadano a depositarsi su altre parti dell’acquario, elimina dalla vasca piantine e accessori in plastica.

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