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Raccolta differenziata: 10 cose da sapere per riciclare correttamente

La raccolta differenziata è essenziale per poter ridurre la quantità di spazzatura che finisce in discarica e dare una nuova vita a materiali come carta, vetro e plastica. Ma quali sono le regole da conoscere per riciclare i rifiuti in modo corretto?

Raccolta differenziata: 10 cose da sapere per riciclare correttamente

Fonte immagine: Pixabay

Quando si parla di raccolta differenziata, dubbi e incertezze sono sempre dietro l’angolo. Dove si buttano i DVD? Qual è il secco indifferenziato? E soprattutto, ma come si riciclano i tappi di sughero? Sebbene ormai da decenni provvediamo a differenziare e separare la carta dalla plastica o l’alluminio dal vetro, ancora oggi ci troviamo alle prese con alcuni dubbi, specialmente quando dobbiamo riciclare degli oggetti di uso meno comune.

D’improvviso potremmo scoprire che, no, lo spazzolino da denti non va nella raccolta della plastica, o potremmo accorgerci di aver sempre sbagliato a buttare il cartone della pizza in mezzo alla carta.

In questo articolo vedremo cosa si può riciclare e cosa non si può riciclare, come e dove smaltire un vecchio computer e dove buttare un vetro rotto. Facciamo chiarezza, e scopriamo come fare correttamente la raccolta differenziata.

10 cose da sapere sulla raccolta differenziata

raccolta indifferenziata
Fonte: Pixabay

Prima di vedere come riciclare correttamente i rifiuti domestici, bisognerà capire in cosa consiste effettivamente la raccolta differenziata.

Con questo termine si indica la suddivisione dei rifiuti in base alle diverse tipologie, in modo che ogni tipo di rifiuto venga indirizzato verso il rispettivo sistema di recupero, trattamento o smaltimento.

Cos’è la raccolta differenziata?

Per “raccolta differenziata” si intende, dunque, un tipo di suddivisione dell’immondizia in base al materiale di cui essa è composta. In tal modo, sarà più semplice trattare o smaltire quel determinato rifiuto e recuperare i materiali riciclabili.

Questa procedura avviene in primis nelle nostre case: la prima suddivisione dei rifiuti, infatti, va fatta dal singolo cittadino, che provvederà poi a gettare i sacchetti seguendo le modalità stabilite dal proprio Comune.

Dopodiché, i rifiuti verranno trattati in modi diversi a seconda delle diverse categorie. La spazzatura può dunque essere inviata nell’isola ecologica, può subire un processo di incenerimento (indifferenziato), può diventare “compost” (organico) o può essere riciclata (plastica, carta, alluminio, vetro e umido).

Che differenza c’è tra la raccolta differenziata e indifferenziata

In tema di riciclaggio, una delle principali distinzioni da fare è quella tra raccolta differenziata e raccolta indifferenziata.

Nel primo caso, si tratta di un modello di suddivisione dei rifiuti in base al materiale di cui sono composti. Questa modalità è senz’altro la più ecologica e virtuosa per l’ambiente e per l’economia, in quanto permette di recuperare materiali riciclabili e di reimmetterli nel processo di produzione, riducendo così lo spreco di preziose risorse naturali.

Diverso è il caso della raccolta indifferenziata, che consiste nella raccolta indiscriminata dei rifiuti. Questi ultimi solitamente vengono smaltiti in discarica o negli impianti di incenerimento.

Come dividere i rifiuti per la raccolta differenziata

La raccolta differenziata consiste nella suddivisione dei rifiuti in base al materiale di cui sono composti. Una prima grande distinzione è quella tra rifiuti differenziabili e rifiuti differenziabili. Questi ultimi vanno gettati nel bidone dell’indifferenziato o smaltiti in base a delle linee guida ben precise.

A seconda del materiale e del tipo di rifiuto, avremo la raccolta di:

  • Vetro
  • Plastica
  • Alluminio
  • Carta e cartone
  • Umido (organico)
  • Indifferenziato
  • Rifiuti ingombranti
  • Rifiuti elettronici (RAEE)
  • Rifiuti speciali e rifiuti urbani pericolosi (come ad esempio le pile usate).

Vediamo più nel dettaglio dove bisogna gettare le diverse tipologie di rifiuti.

Cosa si può buttare nell’umido/organico?

Nel cestino dell’umido possiamo gettare tutto ciò che è di natura organica. Per essere più esatti, puoi gettare nell’umido:

  • Scarti di cibo (verdura, frutta, ortaggi, latticini, carne, uova e pesce)
  • Gusci delle uova
  • Bustine di tè, infusi e camomilla
  • Fondi del caffè
  • Tappi di sughero
  • Resti di piante
  • Fazzoletti e tovaglioli di carta usati.

Cosa gettare nel bidone della carta

Nel bidone della carta getteremo tutto ciò che è realizzato con questo materiale, fatta eccezione per alcuni tipi di carta, come quella oleata, unta o con residui di colla, la carta chimica o termica (ad esempio quella degli scontrini) e carta carbone.

Via libera, invece, a:

  • Giornali
  • Riviste
  • Libri
  • Quaderni
  • Bicchieri e piatti di carta puliti
  • Fogli
  • Scatole e imballaggi di cartone
  • Contenitori in Tetrapak.

Per quanto riguarda i tovaglioli di carta e fazzolettini usati, come abbiamo visto, questi andranno nel bidone dell’umido.

Cosa si butta nel bidone della plastica

La plastica è considerata, a ragione, una delle più grandi cause dell’inquinamento globale. Ridurne il più possibile l’utilizzo è di cruciale importanza, ma è importante anche saper riciclare correttamente gli oggetti di plastica che abbiamo in casa, come confezioni, bicchieri e bottiglie usa e getta.

Nel bidone della plastica potrai gettare:

  • Bottiglie
  • Contenitori dello yogurt, del formaggio e altri alimenti
  • Confezioni e contenitori (ad esempio delle uova, del gelato o degli snack)
  • Confezioni dei prodotti di pulizia
  • Imballaggi in polistirolo espanso
  • Pellicola per alimenti
  • Piatti e bicchieri di plastica puliti
  • Appendiabiti in plastica.

Non vanno nel contenitore della plastica i giocattoli, siringhe, contenitori di prodotti pericolosi, cannucce, cialde e bacchette del caffè, posate di plastica.

Per molti di questi materiali, come ad esempio le capsule del caffè, le cannucce o le posate di plastica, potresti allenare la tua creatività e realizzare lavoretti fai da te divertenti ed ecologici!

raccolta plastica
Fonte: Pixabay

Cosa buttare nel bidone del vetro e dell’alluminio

In molti casi è possibile riciclare vetro e alluminio insieme, nello stesso bidone. Qui potrai gettare:

  • Bottiglie e barattoli di vetro
  • Contenitori in vetro o alluminio
  • Bicchieri
  • Lattine.

Non puoi gettare nella differenziata i pezzi di vetro rotti, contenitori di medicinali, oggetti in ceramica, porcellana, pyrex, cristallo o terracotta, tubi al neon, specchi e lampadine.

Cosa buttare nell’indifferenziato o secco?

Una volta riciclati tutti gli oggetti che abbiamo appena visto, rimarrà un’esigua quantità di spazzatura che non potrà essere gettata nei bidoni della carta, dell’alluminio, vetro o umido. Si tratta dei rifiuti non riciclabili, il cosiddetto “indifferenziato”.

Ma quali materiali sono inclusi in questa categoria? Vanno nel bidone dell’indifferenziato:

  • Penne e articoli di cancelleria
  • Alcuni tipi di carta (carta da forno, carta carbone, oleata, termica, sintetica e così via)
  • Nastro adesivo
  • Cassette, cd e DVD
  • Custodie dei CD
  • Posate di plastica
  • Cannucce
  • Giocattoli
  • Vetro non riciclabile
  • Assorbenti e pannolini
  • Cotone idrofilo
  • Cicche di sigaretta
  • Dentifricio
  • Cerotti.

Come smaltire i rifiuti ingombranti

E se dovessimo gettare un vecchio divano, una scrivania o la rete del materasso ormai rotta, in quale “bidone” dovremmo metterla?

Naturalmente, per gli oggetti ingombranti bisogna provvedere in altro modo.

In questo caso dovremo contattare l’apposito servizio del Comune di riferimento, per richiedere che l’oggetto venga ritirato a domicilio.

In alternativa, possiamo portare il rifiuto presso un’apposita isola ecologica adibita allo smaltimento dei rifiuti ingombranti.

rifiuti tecnologici

Dove buttare i RAEE

Se intendi gettare via il tuo vecchio computer o un cellulare rotto, beh, prima di farlo ti consigliamo di provare alcuni trucchetti smart per riciclare i vecchi cellulari.  Se non puoi proprio evitare di gettare via questi dispositivi, devi sapere che questi tipi di rifiuti non vanno nell’indifferenziato, né nella normale isola ecologica.

I rifiuti elettronici, ovvero i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), devono essere portati presso l’isola ecologica appositamente attrezzata per smaltire questi prodotti, in modo da poter recuperare i materiali di cui sono composti, come rame, acciaio, oro, ferro, alluminio, argento e così via.

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