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Umeboshi: proprietà e controindicazioni

La prugna umeboshi è un frutto molto saporito, dal gusto salato, acido e intenso. Si tratta di un alimento che fa parte della tradizione culinaria giapponese, un superfood capace di insaporire i piatti e migliorare la salute. C’è chi usa l’umeboshi per ridurre i postumi di una sbornia, chi invece lo assume per combattere raffreddori, reflusso, malattie epatiche e un gran numero di altre condizioni mediche.

Umeboshi: proprietà e controindicazioni

Fonte immagine: Pixabay

Con il loro sapore aspro, acidulo e salato al tempo stesso, le prugne umeboshi probabilmente non rientreranno tra i tuoi cibi preferiti. Eppure, di volta in volta, assaggio dopo assaggio, potresti imparare ad apprezzarne le peculiarità, ma persino apprezzare il loro sapore unico.

Forse ti sarà già capitato di imbatterti in prodotti a base di umeboshi. Dalle prugne in salamoia alla pasta di umeboshi, fino all’aceto, usato per insaporire le più svariate preparazioni.

Questa prugna è nota con diversi nomi. Nei luoghi di origine, puoi trovarla come “prugna acida“, o albicocca o prugna giapponese. Si tratta di un prodotto che affonda le radici nella tradizione più antica, un frutto dal sapore senz’altro diverso dal solito, un rimedio popolare per trattare e prevenire numerose condizioni di salute, dai raffreddori, fino alle malattie epatiche.

Se ancora non conosci tutti i benefici e le curiosità sull’umeboshi, non indugiare oltre, perché vedremo tutto quello che c’è da sapere sulle prugne giapponesi più famose al mondo.

Cos’è l’umeboshi e come si prepara

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La stessa parola “umeboshi” ci indica già di cosa stiamo parlando: “ume”, in giapponese vuol dire prugna, mentre “boshi” significa “essiccato”. Quindi, il termine può essere tradotto letteralmente come “prugna essiccata”.

Ma non farti ingannare da questa traduzione, perché questo super alimento non ha nulla a che vedere con le classiche prugne secche che siamo soliti mangiare come spuntino a merenda.

Quelle giapponesi, infatti, sono prugne preparate in modo diverso.

Per prima cosa, non si tratta in realtà di una vera e propria prugna: il frutto “ume” è, infatti, è una particolare varietà di albicocca che deriva dalla pianta Prunus mume, originaria della Cina, del Giappone e di altre zone dell’Asia.

Come si fanno le umeboshi?

Il frutto viene staccato dall’albero quando non è ancora giunto alla sua piena maturazione, solitamente nel mese di giugno, quando i livelli di acido citrico sono molto elevati. Secondo la ricetta tradizionale, l’umeboshi viene preparato mettendo i frutti in salamoia con sale marino integrale e foglie di shiso rosso. Queste ultime conferiscono al frutto il classico colore rosato.

In questa fase, le prugne rilasceranno un liquido spesso impiegato nella cucina giapponese, ossia il cosiddetto aceto o acidulato umeboshi, derivato proprio dalla salamoia delle prugne ume.

Al momento opportuno, i frutti verranno estratti dalla salamoia e fatti essiccare. Per l’intero procedimento saranno necessari da alcuni mesi fino anche a 7 anni di maturazione. Si ritiene che la prugna marinata, lasciata “riposare” per più anni, sia anche quella più saporita e benefica per la salute.

Oltre alla prugna intera e all’aceto ricavato dalla salamoia, con questa lavorazione è possibile ottenere anche un condimento noto con il nome di pasta di umeboshi, anch’essa ampiamente utilizzata nella cucina asiatica e giapponese.

Umeboshi: proprietà nutrizionali

Sappiamo già che le prugne umeboshi sono considerate delle vere alleate per la salute. Ma per quale motivo?

La lunga lista di effetti benefici del frutto, che vedremo fra pochissimo, è dovuta essenzialmente ai nutrienti contenuti in ciascuna prugna. Le umeboshi sono infatti fonte di vitamine, sali minerali, antiossidanti e fibre.

Le prugne contengono pochissime calorie, circa 35 per una porzione da 100 grammi e apportano una buona quantità di fibre.

Il frutto rappresenta anche una fonte di sali minerali, soprattutto:

La prugna umeboshi apporta anche vitamine, tra cui spiccano quelle del gruppo B, soprattutto B1 e B2, la vitamina A e la vitamina C.

A cosa fa bene la prugna umeboshi?

Umeboshi
Fonte: Pixabay

Questa saporita prugna non è solo in grado di migliorare il gusto delle ricette, ma può anche risultare utilissima per la nostra salute.

Numerosi studi hanno confermato gli effetti benefici dell’umeboshi, attribuendo a questo frutto salato la capacità di proteggere la salute del fegato, rinvigorire il corpo, aumentare le energie e persino quella di contrastare la crescita delle cellule tumorali.

Ma a conti fatti, a cosa serve l’umeboshi?

Diamo uno sguardo alla lunga lista dei benefici di questo alimento per la salute.

Umeboshi e gastrite

Si ritiene che il frutto giapponese sia in grado di trattare molteplici disturbi che possono interessare lo stomaco e la salute intestinale.

L’umeboshi aiuta a ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo e quelli della gastrite, migliora la digestione e, grazie alla ricca presenza di fibre, aiuta a combattere la stitichezza in modo naturale.

Un aiuto in più per il fegato

Gli alleati per la salute non sono mai troppi, specialmente quando si parla della salute del fegato. Secondo alcune ricerche, la prugna giapponese sarebbe in grado di proteggere questo organo, aiutando a trattare e a prevenire numerose condizioni, dalla cirrosi epatica alla steatosi epatica non alcolica, fino all’epatite.

C’è anche chi giura che l’umeboshi sia un rimedio infallibile per ridurre i postumi di una sbornia.

Aumenta le energie

La prugna salata giapponese può rivelarsi utilissima anche per chi fa sport. Consumarne una piccola quantità prima di andare in palestra o dopo uno sforzo fisico molto intenso, potrebbe donare energia al corpo e ridurre il senso di stanchezza.

Depura il corpo

Si ritiene che le umeboshi siano anche in grado di depurare il corpo e stimolare la diuresi. In più, grazie all’elevata presenza sostanze antiossidanti, questi frutti possono aiutare a combattere la formazione dei radicali liberi, riducendo di conseguenza il rischio di sviluppare problemi di salute come cancro, diabete e malattie cardiache.

Fa bene alle ossa

Grazie alla presenza di sali minerali e polifenoli, questa particolare prugna è considerata utile anche per rinforzare le ossa e sostenere il lavoro dei muscoli.

Un’arma in più contro il cancro

Secondo alcune ricerche, la prugna in salamoia contiene anche alcuni composti che permettono di bloccare e inibire la crescita delle cellule tumorali, fungendo da arma naturale nella prevenzione dei tumori.

Un antibatterico naturale

Alcuni studi hanno esaminato il potenziale effetto antibatterico dell’umeboshi, ciò che ne è emerso è un quadro davvero interessante.

Queste prugne, infatti, possono inibire la crescita di alcuni tipi di batteri, in particolar modo quelli coinvolti nello sviluppo di malattie del cavo orale, come carie e gengiviti.

Un rimedio contro raffreddore e mal di testa

Se abbinata a un altro popolare rimedio naturale giapponese, il Kuzu, la prugna umeboshi può essere impiegata per la preparazione di un infuso in grado di ridurre mal di testa, sintomi del raffreddore, febbre e disturbi intestinali.

Umeboshi: sapore

Con il loro aspetto rosato, rotondo e rugoso, gli umeboshi potrebbero sembrare un frutto dal gusto delicato e leggero. In realtà, però, il sapore che devi aspettarti è molto diverso. Queste piccole prugne hanno infatti un sapore molto aspro e acido, per via della grande quantità di acido citrico contenuta al loro interno.

Una prugna ume, infatti, contiene due o tre volte più acido citrico di un limone.

Il sapore di questo alimento è dunque tra l’acidissimo e il salato, tanto da causare un piccolo “shock” alle papille gustative quando lo si assaggia per la prima volta.

Una volta acquisito il sapore, sarà semplice imparare ad apprezzarne le caratteristiche e pensare ai modi per aggiungere l’umeboshi alle ricette.

Come si usa l’umeboshi?

Fonte: Pixabay

Puoi consumare questo alimento intero, sotto forma di pasta o aceto. Solitamente, le prugne o la purea di umeboshi vengono abbinate a piatti semplici, come le polpette di riso o onigiri, pesce o carne, in modo da attenuarne il sapore brusco e particolarmente forte, ma allo stesso tempo conferire al piatto un gusto più saporito e piccante.

Puoi utilizzare questo ingrediente anche per preparare l’umeboshi mayo, una maionese piccante e decisamente diversa dal solito. L’aceto ottenuto dalla salamoia, invece, viene impiegato per insaporire le verdure saltate in padella. Puoi utilizzare la prugna o la pasta di umeboshi anche per preparare un tè o un infuso dal potere benefico e rigenerante.

Umeboshi: controindicazioni

In realtà non esistono delle vere e proprie controindicazioni per quanto riguarda l’utilizzo di questo alimento. La prugna giapponese in salamoia va evitata, però, da coloro che manifestano reazioni allergiche o qualsiasi sintomo negativo associato al consumo di questo frutto.

Poiché contiene elevate quantità di sodio, il prodotto dovrebbe inoltre essere consumato con una certa moderazione, specialmente da coloro che soffrono di ipertensione.

Quando mangiare l’umeboshi?

Puoi consumare il frutto in qualsiasi momento della giornata, ma sempre senza esagerare con le quantità. Come abbiamo visto, infatti, il solo punto a sfavore di queste prugne è collegato all’eccessivo apporto di sodio, quindi è sempre bene non eccedere con il consumo.

Se assunto con la giusta moderazione, i benefici di questo super food superano di gran lunga i possibili svantaggi.

 

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