Greenstyle Benessere Salute A cosa serve lo zinco? Proprietà, benefici e usi del minerale per l’organismo

A cosa serve lo zinco? Proprietà, benefici e usi del minerale per l’organismo

Lo zinco è uno dei tanti piccoli alleati della nostra salute. Svolge funzioni molto importanti, e può essere assunto in quantità più che soddisfacenti attraverso la dieta. Tuttavia, non sempre otteniamo le quantità di zinco necessarie per la nostra salute. In questo caso, possiamo migliorare la nostra alimentazione o assumere un apposito integratore.

A cosa serve lo zinco? Proprietà, benefici e usi del minerale per l’organismo

Fonte immagine: Foto di RitaE da Pixabay

Insieme a rame, fluoro e manganese, lo zinco fa parte del gruppo di elementi fondamentali per la nostra salute. In particolar modo, lo zinco è considerato un microelemento utile per il normale sostegno delle funzioni vitali, ma ne abbiamo bisogno solo in piccole quantità.

In una persona adulta, sono presenti infatti tra gli 1.4 e i 3 g di zinco. Ma a cosa serve esattamente questo minerale? E quando è necessario integrarlo mediante l’assunzione di integratori alimentari o appositi cambiamenti nella dieta?

Prima di vedere quando assumere un integratore di zinco, sarà necessario scoprire quali sono suoi benefici e quali sintomi potrebbe comportare un’eventuale carenza di questo minerale.

Zinco: a cosa serve?

Rispondiamo innanzitutto a una domanda importante, e cioè: a cosa serve lo zinco è come mai è tanto importante? Sebbene ne siano necessarie quantità molto basse, come per il selenio, la presenza di questo minerale è cruciale per il corretto e fisiologico adempimento di numerosi processi metabolici.

Esso sostiene infatti il funzionamento di diversi ormoni, come quelli tiroidei, l’insulina, gli ormoni sessuali e l’ormone della crescita.

Questo minerale contribuisce anche alla stabilizzazione di membrane e componenti cellulari, favorisce la stabilità delle ossa (insieme al calcio), e influenza la salute di unghie, pelle e capelli, proprio come lo zolfo.

È inoltre essenziale per la divisione cellulare e per la crescita e lo sviluppo. In più lo zinco è coinvolto nella sintesi del DNA, favorisce la guarigione delle ferite, sostiene le difese immunitarie ed è persino interessato nella percezione dei sapori e degli odori.

Un rimedio contro il raffreddore?

Zinco
Fonte: Foto di Renate Köppel da Pixabay

Molte persone assumono integratori di zinco senza che ve ne sia una reale necessità, sperando così di attenuare i sintomi di un brutto raffreddore o di un’influenza. Ma quanto c’è di vero in tutto questo?

Secondi alcuni studi, nei casi di malnutrizione un’integrazione di zinco potrebbe effettivamente ridurre la gravità delle infezioni. Ciò però non sembra riguardare i classici gel e gli spray che spesso vengono pubblicizzati come rimedi contro il raffreddore.

Come agisce lo zinco sul sistema immunitario?

Secondo la Mayo Clinic, esperimenti di laboratorio avrebbero dimostrato che lo zinco potrebbe bloccare l’ingresso del rinovirus (patogeno responsabile di raffreddore e naso che cola) nelle cellule, riducendo di conseguenza la durata del raffreddore. Tuttavia, sebbene si tratti di un minerale necessario per il buon funzionamento del nostro corpo, anche lo zinco non è esente da rischi e possibili effetti collaterali, alcuni dei quali – come vedremo – possono essere anche gravi.

In poche parole, la possibilità che lo zinco aiuti effettivamente a combattere simili malanni sembra essere molto limitata. Per ottenere dei benefici, peraltro, sarebbe necessario assumere tali prodotti entro un massimo di 1 – 3 giorni dalla comparsa dei primi sintomi del raffreddore.

Inoltre, questo minerale può influenzare negativamente anche l’efficacia di alcuni farmaci, per cui bisogna sempre chiedere un parere al proprio medico prima di assumere un integratore.

In quali alimenti è presente lo zinco?

Alla luce dei tanti effetti esercitati da questo microelemento, probabilmente ti starai domandando come si assume lo zinco in modo da poter soddisfare il corretto fabbisogno quotidiano. Determinante, in tal senso, sarà la dieta. Sono infatti diversi gli alimenti ricchi di zinco che potresti aggiungere alla tua alimentazione.

E quindi, dove si trova lo zinco nel cibo? Questo elemento si trova soprattutto in cibi come:

  • Lievito
  • Fegato
  • Carne rossa
  • Carne di maiale
  • Ostriche, gamberi e crostacei
  • Uova
  • Pesce
  • Pollo
  • Latte e derivati
  • Cereali fortificati.

Lo zinco presente nei cibi di origine vegetale risulta meno assorbibile rispetto a quello presente in quelli di origine animale, come accade per gli alimenti con ferro. Ciò significa che seguire una dieta a basso contenuto di proteine o una dieta vegana potrebbe essere collegato a un insufficiente apporto di questo oligominerale.

Fabbisogno giornaliero

Quanti milligrammi di zinco al giorno bisogna assumere per non rischiare di sviluppare una carenza alimentare? Il valore di riferimento stabilito a livello europeo è di circa 15 mg al giorno, una quantità che tende però ad aumentare durante il periodo della gravidanza e in allattamento, quando le dosi consigliate salgono a 18-19 mg al giorno.

In questo periodo è possibile incappare in carenze anche di altri minerali, come magnesio e potassio. Ma è il medico ha stabilire un’eventuale necessità di integrazioni.

Come assimilare meglio lo zinco?

In percentuale, il nostro corpo assimila meno della metà dello zinco presente negli alimenti (dal 20 al 40%). Come abbiamo visto, però, lo zinco presente nella carne e in altri cibi di origine animale viene assorbito con più facilità rispetto a quello presente negli alimenti vegetali.

Inoltre, secondo gli esperti, si può ottimizzare l’assorbimento di questo minerale assumendolo durante pasti che contengono proteine.

In quale momento della giornata è meglio assumere lo zinco?

Se stai assumendo un integratore di zinco, per evitare disturbi gastrointestinali potresti assumere il prodotto durante i pasti. Inoltre, sarebbe meglio evitarne l’utilizzo insieme a integratori di ferro, manganese, rame, calcio e antiacidi (se necessario, prendi questi integratori a distanza di almeno 2 ore l’uno dall’altro).

Per qualsiasi dubbio, ti raccomandiamo di chiedere sempre un parere al tuo medico.

Quali sono le conseguenze se si ha una carenza di zinco?

Zinco
Fonte: Foto di Ben Kerckx da Pixabay

Un’assunzione insufficiente di zinco è piuttosto rara, specialmente nei Paesi industrializzati, così come è raro che una simile condizione possa comportare delle gravi conseguenze. Se l’apporto di questo minerale dovesse rivelarsi fortemente insufficiente, la causa potrebbe risiedere in problemi come:

  • Malassorbimento intestinale
  • Alcolismo: le bevande alcoliche tendono infatti a ridurre la quantità di zinco assorbita dal corpo, e aumentano invece la quantità che viene eliminata attraverso le urine.
  • Apporto non adeguato attraverso la dieta: ad esempio, chi segue una dieta vegetariana o vegana potrebbe incorrere in una carenza di questo nutriente.
  • Malattie del fegato (cirrosi) e malattie renali
  • Presenza di una condizione nota come “anemia falciforme”, che comporta un maggior fabbisogno giornaliero di zinco.
  • Eccessiva eliminazione del minerale attraverso le urine.

I sintomi della carenza di zinco

In una simile situazione, potresti notare la comparsa di sintomi come:

  • Grave perdita di capelli
  • Macchie bianche sulle unghie
  • Mancanza di appetito
  • Cambiamenti della pelle (come ad esempio la tendenza a sviluppare delle eruzioni cutanee)
  • Tendenza a contrarre infezioni con maggiore frequenza
  • Problemi psicologici e depressione
  • Difficoltà a vedere al buio (cecità notturna)
  • Difficoltà nel mantenere l’attenzione.

Una grave carenza di zinco può inoltre manifestarsi con sintomi come:

  • Ritardo nello sviluppo e nella maturazione sessuale nei neonati, nei bambini e negli adolescenti
  • Perdita di peso involontaria
  • Impotenza
  • Alterazioni del senso del gusto e dell’olfatto
  • Ferite che tendono a rimarginarsi in più tempo rispetto alla norma.

Fra le conseguenze di una grave carenza di zinco vi è anche lo sviluppo di una carenza di vitamina A. Una carenza di zinco in gravidanza, inoltre, può provocare conseguenze per la salute del bambino, con un maggiore rischio di sviluppare anomalie congenite e di nascere sottopeso.

Diagnosi e cure

Questa condizione viene generalmente diagnosticata sulla base dei sintomi riportati dal paziente. Il medico potrà inoltre consigliare degli esami del sangue e delle urine per valutare una possibile carenza di zinco.

Come aumentare lo zinco?

Ma come si cura la carenza di zinco? In presenza di una condizione del genere, il medico potrebbe suggerire l’adozione di una dieta più equilibrata, che includa alimenti ricchi di questo minerale. Se necessario, consiglierà anche l’assunzione di appositi integratori di zinco, da assumere per via orale fino alla completa scomparsa dei sintomi.

Integratori e possibili interazioni farmacologiche

Fonte: Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Non dimenticare che gli integratori naturali, compresi quelli di zinco, possono interagire con alcuni trattamenti farmacologici. Ad esempio, lo zinco potrebbe inibire l’efficacia degli antibiotici e di altri farmaci. Inoltre, questi tipi di integratori potrebbero ridurre la quantità di penicillamina (un farmaco impiegato per il trattamento dell’artrite reumatoide) che viene assorbita dal corpo.

Chiedi al medico come e quando assumere tali prodotti in modo da non comprometterne l’efficacia.

Eccesso di zinco: possibili cause e conseguenze

Tra gli effetti collaterali dello zinco, che si manifestano quando vi è un accumulo di questo minerale, possono presentarsi sintomi come:

  • Nausea e vomito
  • Diarrea
  • Anemia
  • Vertigini
  • Cambiamenti di umore
  • Sonnolenza eccessiva.

Inoltre, un eccesso di questo minerale può modificare anche il metabolismo del rame e del ferro, alterando così la qualità dei globuli rossi, riducendo i livelli dei globuli bianchi e, di conseguenza, compromettendo le difese immunitarie, la prima barriera difensiva di cui dispone il nostro corpo.

Un eccesso di questo nutriente è anche collegato a una riduzione del colesterolo buono e, di conseguenza, a maggiori rischi di sviluppare patologie cardiovascolari.

Diagnosi e trattamento

Per giungere a una diagnosi, anche in questo caso il medico si baserà sull’analisi dei sintomi manifestati dal paziente, e potrebbe consigliare delle analisi del sangue o delle urine per valutare i livelli di zinco.

Come eliminare l’eccesso di zinco?

Oltre che attraverso integratori specifici, lo zinco può essere assunto anche mediante la dieta o attraverso prodotti per prevenire o curare il raffreddore, rimedi da banco che, seppur sicuri per la salute, possono far aumentare i livelli di questo minerale portandolo a una soglia pericolosa per la salute.

Inoltre, integratori contenenti zinco possono interagire con alcuni farmaci, che ne possono aumentare le concentrazioni nell’organismo.

Se il medico ha stabilito che hai un eccesso di zinco, potrebbe consigliarti dei cambiamenti nella dieta o altri accorgimenti e farmaci per favorire l’eliminazione del minerale attraverso l’urina.

Solitamente, il trattamento consiste nella riduzione dell’assunzione di questo particolare nutriente. I sintomi dovrebbero sparire a distanza di poco tempo.

Fonti

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