Ecobonus 110%
L’Ecobonus 110% fa parte di un pacchetto di misure varate dal Governo Conte per stimolare l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli edifici. Vi si accede attraverso il rispetto di specifici requisiti, come definito dalle norme applicative in vigore.
Il provvedimento è stato introdotto attraverso il Decreto Rilancio (articolo 119 del DL 34/2020). Nello specifico sono state portate al 110% le detrazioni fiscali riconosciute per chi migliora la classe energetica del proprio immobile o interviene per incrementarne la sicurezza in caso di sisma.
Ecobonus 110%
- Superbonus 110% e Sismabonus
- Ecobonus 110%: chi può accedere all’incentivo
- Ecobonus 110%: interventi ammessi e di tipo “trainante”
- Rimborso
Superbonus 110% e Sismabonus
Quando si parla di Ecobonus 110% si fa spesso riferimento a diverse tipologie di incentivo e di intervento. Un esempio è il Superbonus, che nello specifico garantisce il rimborso (in termini di detrazioni fiscali) del 110% di quanto speso per migliorare l’efficienza energetica degli immobili.
Miglioramento che dovrà essere certificato attraverso una pratica da inoltrare all’ENEA. Solo così sarà possibile ottenere il via libera all’incentivo. Sono presenti tuttavia dei tetti spesa, variabili a seconda dello specifico intervento: la detrazione non potrà essere sfruttata per le quote eccedenti tale soglia.
Altra possibilità è quella offerta dal Sismabonus. Come facile intuire si tratta in questo caso degli interventi attuati per il miglioramento delle prestazioni anti-sismiche dell’immobile. Come previsto per il Superbonus, oltre al rispetto del tetto di spesa dovrà essere certificato l’effettivo incremento della classe (in questo caso sismica) dell’edificio.
Ecobonus 110%: chi può accedere all’incentivo
Sono diversi i soggetti che possono accedere all’Ecobonus 110%. Al netto di ulteriori chiarimenti e specifiche fornite in futuro dall’Agenzia delle Entrate e da fonti governative, possono accedere all’incentivo i privati. Entro un limite di 2 immobili, e la destinazione d’uso deve essere abitativa e non lavorativa. Sono esclusi gli edifici appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Ammessi anche i seguenti soggetti:
- IACP (Istituto Autonomo Case Popolari), limitatamente agli interventi svolti entro il 30 giugno 2022;
- Cooperative di abitazione, in relazione agli interventi svolti su immobili propri o assegnati in godimento ai soci;
- Onlus, organizzazioni di volontariato e APS (Associazioni di Promozione Sociale) e associazioni/società sportive dilettantistiche (quest’ultime soltanto per interventi effettuati sugli spogliatoi.
Ecobonus 110%: interventi ammessi e di tipo “trainante”
Esistono diversi interventi che risultano ammissibili all’incentivo. Tra questi alcuni godono di uno status particolare e vengono definiti “interventi trainanti“, ovvero permettono a procedure non incluse nell’Ecobonus 110% di esservi ammesse. Appartengono a tale definizione:
- Isolamento termico delle superfici, per un’incidenza superiore al 25% della “dispersione lorda”. Ammissibili sia quelle opache orizzontali, che verticali o inclinate.
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con soluzioni più performanti finalizzate al riscaldamento, al raffreddamento o alla fornitura di acqua calda sanitaria. Possibile installare caldaie a condensazione, pompe di calore o sistemi di microgenerazione.
- Riduzione del rischio sismico.
In presenza di uno o più di questi interventi risulteranno ammissibili ad esempio anche le spese relative all’acquisto e all’installazione di condizionatori d’aria.
Rimborso
I soggetti che possono usufruire dell’Ecobonus 110% avranno diritto a ricevere quanto ottenuto in varie forme. La prima è una detrazione fiscale, spalmata in cinque anni e da utilizzare all’interno della dichiarazione dei redditi.
Altra possibile soluzione è quella di trasformare la quota riconosciuta in credito d’imposta, che potrà eventualmente essere ceduta a soggetti terzi (inclusi gli istituti bancari). Ulteriore possibilità quella di ottenere direttamente uno sconto in fattura da parte dell’impresa che eseguirà i lavori.

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