Greenstyle Sostenibilità Economia Recovery Plan e Green Economy: la bozza finale del PNNR

Recovery Plan e Green Economy: la bozza finale del PNNR

Ecobonus, mobilità sostenibile ed efficienza energetica tra i temi centrali del Recovery Plan, i dettagli indicati da Mario Draghi.

Recovery Plan e Green Economy: la bozza finale del PNNR

Ha preso definitivamente forma il Recovery Plan italiano. A confermarlo il Presidente del Consiglio Mario Draghi, che tra oggi e domani presenterà il nuovo provvedimento a Camera e Senato. Diverse le novità in arrivo per quanto riguarda l’ambiente e la Green Economy.

Si tratta, ha sostenuto Draghi, di una “sfida straordinaria ed epocale”. Grazie al Recovery Plan l’Italia potrà disporre di 222,1 miliardi di euro, parte dei quali verranno utilizzati per contenere l’impatto ambientale del Paese. Secondo quanto affermato dal Presidente del Consiglio, ai settori della Green Economy verranno destinati poco meno di 69 miliardi di euro (68,6). La voce indicata è “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” o “Seconda missione”, in virtù dell’articolazione del PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) in sei missioni.

Transizione energetica e mobilità sostenibile nel Recovery Plan

La quota più rilevante del pacchetto “green” andrà alla transizione energetica e alla mobilità sostenibile, seppure con qualche variazione rispetto alle precedenti bozze. In particolare la sezione “Rinnovo flotte bus, treni e navi verdi” vede ridotto il volume di fondi assegnato, che passa da 5,32 ai 3,64 miliardi di euro.

Più in generale sarà la mobilità sostenibile a registrare un calo degli stanziamenti, che passano da 10,18 miliardi a 8,58 miliardi. Proseguendo nel documento si legge come circa un miliardo di euro andranno a rinnovabili e sistemi di accumulo, 450 milioni per l’idrogeno verde.

Recovery Plan: Ecobonus ed efficienza energetica

Novità di rilievo arrivano sul fronte Ecobonus e Sismabonus, che unitamente all’efficienza energetica vedono i fondi assegnati lievitare da 11,5 fino a 15,22 miliardi di euro. In particolare la voce “Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici” passa da 10,26 a 13,81 miliardi (+3,5 mld).

In seguito alle discussioni a cavallo tra il 24 e il 25 aprile è ricomparsa anche la quota destinata ai sistemi di teleriscaldamento, destinatari di un fondo da 200 milioni di euro.

Tutela del territorio e delle risorse idriche

Alla tutela del territorio e delle risorse idriche sono destinati 15,02 miliardi di euro. Una cifra superiore rispetto a quanto indicato nelle precedenti bozze (14,15 mld). Un incremento che va a finanziare il reinserimento di alcune voci, sparite dagli ultimi testi del PNRR, come ad esempio i 400 milioni di euro destinati al ripristino e alla difesa degli ecosistemi marini (fondali e habitat).

Circa 500 milioni andranno invece alla bonifica di quei siti definiti “orfani”, ovvero in carica alla pubblica amministrazione.

Economia circolare e agricoltura sostenibile

Assegnata un’ulteriore quota di rilievo alle voci economia circolare e agricoltura sostenibile, che insieme riceveranno oltre 5 miliardi di euro (5,27). Particolare novità quella riservata alle “comunità green”, destinatarie insieme alle comunità intelligenti (e sostenibili) e alle aree montane di 140 milioni di euro.

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