Greenstyle Casa & Giardino Casa Fai da te Pasta di sale: ricette per farla (anche senza cottura) ed i segreti per conservarla

Pasta di sale: ricette per farla (anche senza cottura) ed i segreti per conservarla

La pasta di sale è un impasto modellabile facile da fare in casa, ideale per i lavoretti di bambini e di tutta la famiglia. Per farla, è importante mescolare insieme tutti gli ingredienti a mano, oppure tramite un robot da cucina. Può essere colorata o profumata. Prima della cottura, che deve avvenire tra 70 e 100°C, è importante farla asciugare per almeno 12 ore.

Pasta di sale: ricette per farla (anche senza cottura) ed i segreti per conservarla

Fonte immagine: Getty Images

La pasta di sale è un materiale che si presta a mille utilizzi differenti, un impasto naturale a base di farina e sale, facile da fare in casa per i lavoretti di tutta la famiglia, in particolare dei bambini. La possiamo usare per decorazioni, monili, oggettistica varia o anche come semplice antistress, dando sfogo alla fantasia e mettendo in gioco la manualità che abbiamo. Non servono particolari utensili per realizzarla e possiamo personalizzare la ricetta standard in tanti modi diversi.

Come detto, la base è composta da farina, sale e acqua tiepida, un trittico di ingredienti che tutti abbiamo nelle nostre cucine. La ricetta minimale è quella più usata, soprattutto da chi vuole far giocare i propri bimbi con un materiale atossico e naturale. Ma a seconda dei progetti che abbiamo in mente, si possono aggiungere anche altri elementi per rendere l’impasto adatto a qualunque esigenza tecnica.

Pasta di sale: ricetta base, dosi e varianti

Pasta di sale
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La ricetta basilare della pasta di sale prevede queste dosi:

  • Una o due tazze di farina 00
  • 1 tazza di sale fino
  • 1 tazza di acqua tiepida

Ma si può aggiungere 1 cucchiaio di olio vegetale di qualunque tipo, quindi sia di semi o di oliva, per rendere l’impasto più facile da lavorare. Se, invece, vogliamo un panetto più elastico, dobbiamo prevedere l’addizione di un cucchiaio di colla vinilica o per carta da parati. In ultimo, per rendere i lavoretti più stabili e compatti una volta cotti, possiamo aggiungere un cucchiaio di succo di limone.

Come si può vedere, le proporzioni tra sale e farina sono anche variabili. In genere si preferisce il rapporto 1:2, perché la farina tende a rendere l’impasto più morbido. Però si possono usare pari quantità di sale e farina se invece si preferisce ottenere un panetto dall’aspetto più rustico e valorizzare quel leggero effetto luccicante che ha la pasta di sale dopo che è stata cotta.

Per fare l’impasto, mettiamo tutti gli ingredienti secchi in una ciotola, mescoliamoli e in ultimo aggiungiamo l’acqua poco alla volta, sempre amalgamando. Il risultato finale dovrà essere morbido e compatto, quindi prevediamo di lavorarlo con le mani per qualche minuto, come faremmo con la pasta di pane. A questo punto abbiamo a disposizione il nostro panetto di pasta di sale, pronto all’utilizzo.

Se l’impasto fosse troppo colloso o appiccicoso? La soluzione è aggiungere un po’ di farina per addensarlo e renderlo lavorabile. Se invece fosse troppo sodo, addizioniamo poca acqua per allentarlo.

Ricetta col Bimby

Le quantità per la ricetta della pasta di sale col Bimby sono le stesse della preparazione base, ma il procedimento è naturalmente differente. In questo caso dovremo versare il sale fino nel boccale del nostro elettrodomestico, raffinandolo a velocità 8 per una ventina di secondi.

Solo in un secondo momento potremo aggiungere farina e acqua, settando il macchinario sulla modalità Spiga e impastando il composto per qualche minuto. Il panetto dopo sarà pronto da usare.

Pasta di sale
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Come colorare la pasta di sale?

E qui abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta: colorare l’impasto di pasta di sale è un divertimento e abbiamo molte opzioni per farlo. Il metodo più semplice è usare farine diverse da quella doppio zero. Una farina integrale o quella di mais, renderanno il nostro panetto rispettivamente più scuro o più tendente al giallo.

Ma possiamo colorare la pasta di sale anche usando un liquido diverso dalla semplice acqua di rubinetto. I succhi di frutta e verdura sono il modo più naturale per dare all’impasto tonalità diverse. L’acqua di cottura delle barbabietole, ad esempio, farà virare la tonalità sul rosa, il succo di mirtillo sul lilla, mentre l’estratto di spinaci lo colorerà di verde e quello di carota di arancio.

In alternativa, usiamo le spezie come ingrediente secco aggiuntivo. La curcuma è un colorante naturale molto potente e dona un immediato tono giallo al nostro impasto. La polvere di spirulina, un’alga verde blu, donerà un colorito smeraldo al panetto, mentre caffè, cacao o cannella, lo scuriranno, rendendolo marroncino.

Ed ancora, sempre se vogliamo colori naturali, possiamo usare i coloranti alimentari in polvere o in gel per far diventare la pasta di sale variopinta. In ultimo, se non è un problema usare prodotti chimici, adoperiamo le tempere acriliche già in fase di impasto, mescolandole agli altri ingredienti.

In questo modo avremo una base già colorata, da dipingere o personalizzare in modo creativo dopo la cottura.

Altre idee per rendere unica la pasta di sale

Ci sono poi altri modi per la personalizzazione dell’impasto di pasta di sale. I glitter sono un aggiunta chic e scintillante in grado di rendere l’impasto luminoso e originale. Ma anche petali e foglie essiccati e tritati possono dare un tocco romantico ed elegante al nostro panetto.

Se poi vogliamo ottenere una pasta di sale profumata, gli oli essenziali sono il dettaglio in più da considerare.

Pasta di sale: cottura o essiccazione?

Pasta malleabile sale
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La pasta di sale, come visto, è semplice da fare e non servono grandi strumenti per mescolarla. Se non ci va l’idea di impastare a mano, possiamo anche usare una planetaria, l’importante è avere un impasto compatto. Ma la cosa davvero fondamentale, dopo aver dato sfogo ai nostri attacchi d’arte e aver creato i nostri lavoretti, è sapere come cuocerli nel modo corretto.

Le strategie sono due, la cottura o l’essiccazione dei nostri lavoretti. In giro per la rete si trovano metodi alquanto bizzarri su come cuocere la pasta di sale, ma il migliore resta il forno, a temperature ottimali. Ecco, una cosa da sapere è che la pasta di sale ha bisogno di cotture lente a bassa temperatura, quindi prevediamo anche 3-4 ore in forno dai 70° C a massimo 100° C, girando i lavori un paio di volte per parte.

Il problema di temperature più alte è che tendono certo a velocizzare l’operazione, ma si corre il rischio di vedere crepe sulla superficie dei nostri lavoretti. Quindi, se ci stiamo chiedendo come non far crepare la pasta di sale, la risposta è semplice: avere pazienza e rispettare i gradi centigradi suggeriti sopra.

Un buon modo per avere dei lavori ben cotti è di prevedere una pre asciugatura degli stessi per una notte in una zona calda e asciutta della casa. Dopo di che li si può passare in forno per la cottura finale.

Come fare la pasta di sale senza cottura

In alternativa, c’è la soluzione più lenta dell’essiccazione, un modo per eliminare l’umidità interna dalla pasta di sale evitando l’uso del forno. Il metodo è lungo, i risultati non sempre quelli desiderati. Ma se vogliamo una pasta di sale senza cottura abbiamo anche questa soluzione.

Se le temperature esterne lo consentono, disponiamo i lavoretti su una teglia foderata con carta pergamena e lasciamoli asciugare all’aria e al sole, non diretto per evitare di creparli. Li dovremo girare di tanto in tanto. Le ore centrali della giornata sono quelle migliori per questa operazione, ricordandoci di riportare la teglia in casa la sera, per evitare che l’umidità della notte possa rovinarli.

In questo modo, avremo bisogno all’incirca di uno o anche due giorni per avere i lavoretti pronti. In alternativa, se il meteo è ballerino e abbiamo stufe e termosifoni accesi, lasciamo le nostre creazioni accanto a queste fonti di calore per essiccarle, anche in questo caso, girandole ogni tanto.

Come capire se la pasta di sale è cotta o essiccata

Non esiste un metodo infallibile per capire se la pasta di sale è pronta, ma è essenziale essere certi di aver eliminato il massimo dell’umidità interna dai lavoretti prima di decorarli. La penalità, purtroppo, è che tracce di umido rimaste possano farli ammuffire o alterare, rendendo inutile tutta la fatica fatta.

Il metodo classico per capire se la pasta di sale è cotta è dare dei colpetti con la nocca delle dita sulla superficie da testare. Il rumore che dovremo sentire è vivace, come stessimo colpendo un piano duro. Al contrario, se il suono è sordo, con molta probabilità dovremo aspettare ancora a lungo prima che i decori possano dirsi cotti.

Se usiamo la ricetta classica con farina bianca, anche il colore funge da valido indicatore del livello di cottura o essiccazione dell’impasto. In genere la pasta di sale tende a cuocersi velocemente sui bordi e più lentamente al centro, quindi è possibile notare aree più scure che indicano tracce di umidità residua. Ma un colorito uniforme dei lavoretti è una buona indicazione che, invece, i nostri bei decori sono pronti.

Lavoretti con la pasta di sale: 5 idee originali

Lavoretto salt dough
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La pasta di sale la si può usare per ogni genere di lavoretto e le creazioni fatte con questo impasto possono dare grandi soddisfazioni. Ma vediamo 5 idee originali e semplici per usarla.

  1. Decorazioni da appendere – La pasta di sale, intagliata a mano o con le formine per biscotti, si trasforma facilmente in belle decorazioni da appendere in giro per la casa. La si può usare per l’albero di Natale sotto le feste, ma anche adoperare per fare ghirlande bellissime in occasione dei compleanni o dei party dei bambini.
  2. Tag segnaposto – Se abbiamo ospiti a pranzo o a cena, possiamo stupirli creando dei tag segnaposto in pasta di sale con i loro nomi. Un dettaglio originale che potranno portare a casa come ricordo.
  3. Decori per rinnovare gli oggetti – Se abbiamo vecchi oggetti da rinnovare, come portafoto, ciotole o cornici ormai scolorite, una passata di vernice è il primo step: il secondo è foderarli con mini decori in pasta di sale, da applicare su tutta la superficie o solo in alcuni punti, così da dare loro una seconda vita.
  4. Portachiavi originali – Prima della cottura, facciamo un piccolo occhiello ai nostri lavoretti, in modo da poter inserire laccetti, corde, catenelle e nastri per dei portachiavi originali.
  5. Gioielli e monili – Se ci piace l’idea, possiamo creare delle perline di pasta di sale da forare al centro prima della cottura. In questo modo potremo usarle per fare delle collane o dei braccialetti. Le bambine li adoreranno.

Rose e bamboline

Con la pasta di sale possiamo anche divertirci a fare rose e bamboline, un’altra bella idea per fare felici i bambini. Anche in questo caso possiamo usare i lavoretti per abbellire i vecchi oggetti, come visto sopra. Ma possiamo anche usarli come ninnoli e suppellettili per decorare la casa.

Per fare le rose:

  • Prendiamo delle piccole porzioni di impasto e appallottoliamole.
  • Schiacciamo una prima pallina con i polpastrelli delle dita, a formare una circonferenza.
  • Arrotoliamo la circonferenza ottenuta su sé stessa: è il nucleo della nostra rosa.
  • Appiattiamo secondo le altre palline con i polpastrelli, badando che solo uno dei bordi sia stavolta arrotondato. Questi pezzetti di pasta di sale dovranno essere applicati al nucleo delle roselline e modellati in modo da formare dei veri e propri petali.
  • Eliminiamo la pasta di sale in eccesso, che potrà essere utilizzata successivamente.

Per fare le bamboline:

  • Prepariamo degli impasti di pasta di sale di differenti colori: uno per il colore della pelle della bambola, un paio di colori accesi per il vestito e le scarpe, un ultimo colore per i capelli.
  • Modelliamo con le mani una sfera con la pasta di sale per la testa, quattro cilindri lunghi e sottili per gli arti, uno più spesso per il tronco della bambola.
  • Uniamo il tronco e gli arti insieme, poi rivestiamo il corpo della bambola con gli impasti colorati, modellandoli per formare abito e scarpe.
  • Con la pasta di sale per i capelli, otteniamo dei filamenti di circa 2-3mm di spessore, che andranno sistemati sulla testa e modellati per realizzare la pettinatura della bambola. Poi uniamo la testa al corpo.
  • Completiamo disegnando il volto della bambola con l’ausilio di uno stuzzicadenti per occhi e bocca, oppure inserendo palline di impasto colorate.

Per far aderire bene le varie parti di impasto, inumidiamo leggermente la pasta di sale con un pennello imbevuto di acqua. In questo modo sarà molto più semplice attaccarle.

Consigli per preparare e conservare la pasta di sale

  • Mescolare insieme tutti gli ingredienti, creando un impasto uniforme. Si possono utilizzare le mani, o per un risultato ottimale anche un robot da cucina.
  • La pasta di sale può essere modellata come il das o la plastilina e può essere colorata prima o dopo la cottura.
  • Se si decide di colorarla prima, il colorante liquido va aggiunto nell’acqua, quello in polvere agli ingredienti secchi. Altrimenti, dopo, il colore può essere steso con i pennelli e si presta anche a margini di precisione maggiori.
  • Per decorare, si possono utilizzare tutti i materiali che si preferiscono, dai bottoni ai chiodi di garofano, fino ai semi di zucca, le paillettes, le perline e così via.
  • Si può pensare anche di ottenere una pasta di sale profumata: nell’impasto, in questo caso, vanno aggiunti o aromi da cucina o qualche goccia di olio essenziale del profumo preferito.
  • Prima della cottura in forno, la pasta di sale deve asciugare per un minimo di 12 ore, ma senza esagerare, altrimenti diventa troppo friabile.
  • La cottura deve avvenire a una temperatura compresa tra 70 e 100° C, per un tempo che varia secondo le caratteristiche della pasta e secondo lo spessore degli oggetti.
  • Per tutelare i lavoretti, dopo averli cotti e decorati, stendiamo una mano di flatting trasparente, che li proteggerà dagli agenti esterni.
  • Se la pasta di sale avanza, si può conservare in frigorifero, avvolta in una pellicola trasparente, per una settimana. Prima del riutilizzo, deve tornare a temperatura ambiente per ammorbidirsi.

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