Greenstyle Mobilità Mobilità sostenibile: quali sono i mezzi di trasporto verdi?

Mobilità sostenibile: quali sono i mezzi di trasporto verdi?

Il tema della mobilità sostenibile è uno dei più dibattuti, in quanto rappresenta la base delle città verdi. Se infatti ambiente ed ecologia sono argomenti discussi a livello internazionale, anche i piccoli comuni e le grandi metropoli ne parlano. E i mezzi di trasporto green diventano parte di una strategia per ridurre le emissioni di CO2, ma anche risparmiare sui costi del carburante.

Mobilità sostenibile: quali sono i mezzi di trasporto verdi?

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La mobilità sostenibile è uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni, da quando ambiente ed ecologia sono diventati argomento d’interesse generale. Ma sarebbe riduttivo parlare solo di mezzi di trasporto verdi, se anche sia una parte importante di questo discorso. La green mobility è infatti un insieme di strategie volte ad un’efficienza a tutto tondo.

Se la scelta di mezzi elettrici per i privati è incentivata dai bonus statali, in ambito cittadino le amministrazioni puntano a rendere la mobilità pubblica una buona opzione alternativa. Ma senza dimenticare le aree a traffico limitato, che i comuni più attenti rendono agibili solo a chi va a piedi o in bicicletta.

In poche parole, la mobilità verde mira a garantire che le esigenze di trasporto delle persone siano soddisfatte nel rispetto dell’ambiente. Da una parte migliorando la qualità dell’aria nelle aree urbane, riducendo le emissioni di CO2, tra le cause dei cambiamenti climatici, dall’altra promuovendo uno sviluppo sociale ed economico sostenibile.

Il discorso, come avremo capito, ha una serie di sfaccettature che forse non ci aspettavamo e questo lascia intendere quanto sia importante parlarne. Ma se le sfide della mobilità verde prevedono una serie di programmi che sarebbe difficile trattare in pochi paragrafi, oggi ci occuperemo di trasporti e cercheremo di sciogliere i dubbi più comuni.

Auto ibride vantaggi
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Mobilità sostenibile e il jolly della micromobilità cittadina

La micromobilità si riferisce a forme di trasporto leggere, quasi sempre individuali, che coprono distanze più o meno brevi. Si tratta di un concetto spesso associato a mezzi di trasporto a bassa velocità, che vantano emissioni zero o basse emissioni, un modo per spostarsi in città in modo ecologico. Tra i trasporti di micromobilità troviamo:

  1. Motorini elettrici, o e-scooter – Si tratta di piccoli scooter elettrici alimentati da batterie che consentono spostamenti veloci e agili su brevi distanze nelle aree urbane.
  2. Biciclette a pedalata assistita, o e-bike – Sono biciclette dotate di un motore elettrico che assiste il ciclista durante la pedalata, aumentando la velocità e riducendo lo sforzo richiesto.
  3. Monocicli e monopattini elettrici – I monocicli ed i monopattini elettrici sono dispositivi a una o due ruote motorizzati, che richiedono all’utente un certo equilibrio. In alcune città sono proposti a noleggio dalle amministrazioni.
  4. Hoverboard e skate elettrici – Al pari dei monopattini, sono tra le piattaforme motorizzate che più si vedono in giro in città e paesi. Il mezzo funziona e si sposta grazie all’inclinamento del busto di chi lo guida.
  5. Biciclette tradizionali – Le biciclette a pedali sono forse l’esempio più classico di micromobilità, quando sono utilizzate per brevi distanze. E sono il mezzo più verde per spostarsi, tenendosi anche in forma.
Piste ciclabili Italia
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Le macchine elettriche e ibride

In questi ultimi anni, grazie ai bonus auto statali, gli utenti sono incentivati ad acquistare macchine elettriche o ibride per limitare il consumo di combustibili fossili. La sostituzione graduale delle comuni auto a benzina o gasolio con le varianti ecologiche, fa parte della cosiddetta transizione energetica. Si riduce l’impronta carbonica e si risparmia.

Di fatti, mai come in questo caso, ecologia va di pari passo con economia, in quanto gli utenti possono abbattere la spesa di carburante, divenuta sempre più esosa. Il costo iniziale delle auto elettriche o ibride resta più alto di quelle con motori tradizionali, ma i già citati incentivi statali puntano a rendere l’acquisto più sostenibile.

Se è vero che un singolo veicolo a benzina arriva ad emettere poco meno di 5 tonnellate di anidride carbonica ogni anno, capiamo come optare per ibrido ed elettrico possa dimezzare o eliminare del tutto le emissioni. Le auto elettriche sono anche più silenziose rispetto a quelle classiche e non risentono delle limitazioni alla circolazione in blocco del traffico.

Va anche ricordato che presto, in alcune aree cittadine, non potranno più circolare le auto benzina euro 3 e 4, ma anche alcuni modelli a diesel. Le amministrazioni vogliono ridurre l’inquinamento nelle zone residenziali e per questo sono in programma nuovi limiti di accesso per i mezzi di trasporto meno ecologici.

Il car sharing, i mezzi pubblici e le piste ciclabili

Tra le strategie dei comuni per rendere più pulita l’aria delle città e ridurre gli ingorghi, ci sono l’aumento delle corse e un miglioramento degli orari dei mezzi pubblici. Ma anche la messa a punto delle piste ciclabili, un modo per rendere gli spostamenti in bici più sicuri ed agevoli per gli utenti.

Da segnalare anche il car sharing, che a livello statale e locale è suggerito ai pendolari per ridurre le emissioni di CO2, condividendo la macchina con persone che fanno lo stesso tragitto. Si tratta di un ottimo spunto per fare amicizie nuove, o migliorare quelle tra colleghi, ma anche ammortizzare le spese del carburante, che andrebbero divise in modo equo.

 

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