Gli automobilisti esultano: da gennaio spenderà di meno chi ha questi modelli, tagli alle spese -greenstyle.it
La misura, che punta a uniformare la tassazione su benzina e gasolio, sta provocando reazioni contrastanti tra gli automobilisti.
La normativa contenuta nel testo definitivo della manovra prevede che, a partire dal 1° gennaio 2026, l’accisa su benzina e gasolio venga equiparata a 67,29 centesimi per litro. Attualmente, la tassazione sulla benzina ammonta a 71,34 centesimi al litro, mentre quella sul gasolio è più bassa, pari a 63,24 centesimi. Questo significa che il gasolio subirà un aumento di circa 4,05 centesimi al litro, mentre la benzina godrà di una riduzione simile.
Per gli automobilisti, questo si traduce in un risparmio concreto per chi utilizza auto a benzina: ad esempio, su un pieno da 50 litri, il risparmio sarà di circa 2 euro. Per rifornimenti più piccoli, come 20 o 30 litri, i vantaggi si attestano rispettivamente intorno a 80 centesimi e 1,2 euro. Secondo i dati più recenti forniti dall’Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), in Italia ci sono circa 17 milioni di veicoli a benzina, leggermente più numerosi rispetto alle auto a gasolio, anche se queste ultime tendono a percorrere distanze maggiori.
Gli automobilisti esultano: da gennaio spenderà di meno chi ha questi modelli, tagli alle spese
La decisione di uniformare le accise ha suscitato alcune critiche, soprattutto da parte dei proprietari di auto diesel. L’aumento della tassazione su questo carburante viene vissuto come un aggravio, soprattutto considerando che il diesel è ancora molto diffuso per i veicoli a percorrenze elevate. Tuttavia, questa scelta si inserisce in un contesto più ampio di politiche ambientali volte a ridurre i vantaggi fiscali di un carburante che ha un impatto inquinante superiore rispetto alla benzina.

L’associazione dei consumatori Codacons ha espresso una posizione cauta: evidenzia come, in passato, gli aumenti delle accise sul diesel abbiano subito immediati riflessi sul prezzo alla pompa, mentre le riduzioni sull’accisa della benzina non si sono tradotte in ribassi proporzionati. Al momento, secondo i dati aggiornati dell’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), il costo medio del carburante in modalità self-service è di circa 1,692 euro al litro per la benzina e 1,621 euro al litro per il gasolio.
Con la nuova tassazione, si ipotizza che il prezzo del diesel potrebbe superare quello della benzina, un evento che non si verifica da diverso tempo in Italia. Questa revisione delle accise si inserisce in un quadro di transizione energetica e di orientamento verso una mobilità più sostenibile. La scelta di ridurre il gap fiscale tra benzina e diesel potrebbe influenzare le scelte di acquisto degli automobilisti, spingendo verso veicoli meno inquinanti o elettrici, in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni.
