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Auto elettriche, autonomia ridotta d’inverno: motivi e cosa fare

Auto elettriche e batterie durante i mesi invernali, i motivi del calo di resa nei periodi freddi e qualche possibile contromisura.

Auto elettriche, autonomia ridotta d’inverno: motivi e cosa fare

Fonte immagine: iStock

Le auto elettriche sono indicate da più parti come il futuro dei trasporti. A giocare un ruolo di primo piano sullo sviluppo del settore sono le batterie e l’autonomia che sono in grado di offrire, anche in termini di velocità di ricarica.

L’arrivo dell’inverno rappresenta un momento critico per chi possiede un’auto elettrica. Chi ha già avuto modo di passare dai mesi più caldi a quelli freddi avrà notato un calo netto nelle prestazioni delle batterie. Sistemi di accumulo che subiscono le basse temperature invernali per diversi motivi.

Auto elettriche, autonomia ridotta d’inverno: motivi e cosa fare

Auto elettriche, i motivi della minore resa invernale delle batterie

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Uno dei motivi principali della minore resa delle batterie durante l’inverno è nella combinazione chimica dei sistemi di accumulo. In sostanza la ridotta autonomia è causata dalla presenza al loro interno di un elettrolita liquido, che con le rigide temperature invernali tende a diventare più denso.

Questo processo interferisce con la capacità di rilasciare energia durante la fase di scarica, in virtù del minore spostamento di ioni. Influisce in realtà anche sulla ricarica, tanto da rendere questa fase più lunga rispetto al solito. Una soluzione potrebbe essere quella di adottare batterie allo stato solido, che in assenza di un elettrolita liquido subirebbero in misura minore l’arrivo delle basse temperature.

Un esempio è quello offerto in questi giorni da Toyota, che ha annunciato batterie capaci di ricaricarsi per l’80% in appena 10 minuti.

Altri possibili aspetti negativi legati al clima freddo sono quelli della densità dell’aria e dell’utilizzo di pneumatici invernali. Durante i mesi più rigidi l’aria offre una maggiore resistenza al passaggio della vettura in quanto contiene un maggior numero di molecole rispetto alla bella stagione.

Gli pneumatici invernali favoriscono la sicurezza riducendo il rotolamento, “sprecando” parte della potenza erogata dalla batteria producendo un movimento parziale rispetto a quello delle gomme estive. Da considerare in ultimo l’efficienza dei sistemi di accumulo in caso di utilizzo dell’impianto di riscaldamento, affidato unicamente all’aria condizionata (mancando il motore termico che permette la diffusione del calore con la semplice ventola).

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Batterie meno prestanti, cosa fare

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Alcune case automobilistiche hanno iniziato a mettere a punto diverse soluzioni per limitare il fenomeno. Contromisure a dire il vero necessarie anche nei mesi estivi, in quanto la resa migliore delle batterie avviene a una temperatura prossima ai 20 gradi.

Si tratta di sistemi di riscaldamento/raffrescamento delle batterie, dalla più o meno elevata efficacia. Utile in questo senso informarsi, prima di procedere con l’acquisto della nuova auto elettrica, sulla tipologia e l’efficienza del sistema applicato.

Altro consiglio è quello di ricaricare, se possibile, la propria vettura all’interno di un garage dotato di un buon isolamento termico. Si limiterà così l’effetto negativo delle basse temperature invernali quantomeno in fase di ricarica.

Fonte: DMove

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