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Siringomielia nel cane, sintomi e cura

Oggi parleremo della siringomielia nel cane. Si tratta di una malattia più comune di quanto non si pensi, anche se la si diagnostica soprattutto nei cani di razza Cavalier King Charles Spaniel e nel Griffoncino Belga. Molto probabilmente questa malattia congenita è di natura ereditaria. Nota anche come siringoidromielia o malformazione di Arnold-Chiari, vediamo cause, sintomi e terapia di questa patologia.

Siringomielia nel cane, sintomi e cura

Forse avrete sentito parlare di siringomielia nel cane in relazione al Cavalier King Charles Spaniel. Questo perché è una delle razze che maggiormente presenta questa malattia. Tuttavia la si può vedere anche in altre razze canine, come il Griffoncino belga o nei meticci.

Nota anche con il nome di siringoidromielia, malformazione di Arnold-Chiari, malformazione Chiari-like o malformazione occipitale caudale, si tratta di una patologia neurologica di verosimile causa ereditaria.

Cause e patogenesi della siringidromielia nel cane

Cavalier King Charles Spaniel

Con il termine di siringomielia si intende una malattia neurologica in cui si sviluppano delle cavità piene di liquido nel midollo spinale. Queste cavità, a loro volta, si formano per delle anomalie a livello del punto in cui il cranio si unisce alle vertebre del collo, spingendo così verso il basso il liquido cerebrospinale.

Qui si crea una distensione dei tessuti con successiva formazione delle cavità. Le razze maggiormente colpite da questa malattia sono:

Sintomi della siringomielia nel cane

Per quanto riguarda i sintomi della siringomielia nei cani, variano parecchio da paziente a paziente. Inoltre pare che non esista nessuna correlazione fra la dimensione delle cavità nel midollo spinale e la gravità dei suddetti sintomi.

Questo significa che cani con cavità grandi e magari un grave accumulo di liquido potrebbero avere dei sintomi molto lievi. Al contrario, cani con piccole cavità e poco liquido, sintomi gravissimi.

Fra i sintomi più comuni di siringomielia nel cane abbiamo:

  • dolore al collo intermittente
  • più raramente dolore a carico del resto della colonna vertebrale
  • spesso il cane guaisce apparentemente senza motivo, talvolta, invece, guaisce quando salta, si muove o defeca
  • a volte guaiti quando i cani vengono sollevati o a causa della presenza del collare
  • riluttanza a compiere determinati movimenti come saltare e arrampicarsi
  • iperestesia, sensazione di formicolio a livello della cute
  • frequentemente il cane si gratta il collo, come se avesse prurito, ma in realtà non arriva mai a toccare con la zampa la cute della zona del collo. Talvolta il cane sembra volersi grattare il collo mentre sta camminando
  • debolezza, soprattutto se il midollo spinale viene ampiamente compresso
  • alterazioni del comportamento, probabilmente perché anticipano il dolore e quindi tendono a stare più fermi e tranquilli di altri

I sintomi tendono a manifestarsi fra i 6 mesi di vita e i 3 anni di età. C’è da dire, però, che non tutti i cani con siringomielia manifesteranno per forza sintomi. Molto spesso, infatti, capita che il riscontro della presenza di una forma di siringomielia sia un reperto accidentale in corso di RM per magari altri motivi.

L’importante è sempre fare diagnosi. Per esempio, alcune forme di patologia discale, sia ernia del disco cervicale che ernia del disco toracolombare, possono causare sintomi similari.

Quanto vive un cane con siringomielia?

Difficile dire quale sia la durata di vita media di un cane affetto da siringomielia. Questo perché è impossibile predire a priori quale sarà la progressione della malattia. Alcuni cani, infatti, rimangono stabili per anni, magari asintomatici o con sintomi lievi.

Altri, invece, manifestano sintomi gravi già pochi mesi dopo la comparsa dei primi segni clinici.

Di siringomielia si muore? Non esattamente, tuttavia il dolore può diventare tale da non essere più gestibile con i farmaci, inficiando così la qualità di vita del cane.

Dalla siringomielia il cane guarisce? No, essendo una malformazione congenita è impossibile che il cane guarisca. Inoltre tende ad essere una patologia progressiva. Al massimo si riescono a tenere i sintomi sotto controllo.

Diagnosi della malformazione di Arnold-Chiari nel cane

La diagnosi di siringomielia nel cane richiede anamnesi, visita clinica, visita neurologica specialistica e RM. Ricordiamo che quest’ultimo esame può essere fatto nei nostri animali solamente in anestesia totale. Questo richiede che il paziente sia stabile e che gli esami pre operatori, esami del sangue e visita cardiologica, consentano di mettere il cane in anestesia, soprattutto se sono presenti altre malattie contestuali.

Le radiografie, invece, non sono molto utili per diagnosticare questa patologia. Attualmente non esiste nessun test genetico che permetta almeno di identificare i cani portatori.

Come si cura la siringomielia nel cane

Cavalier King Charles Spaniel cucciolo

Non esiste una terapia specifica per la cura della siringomielia nel cane. Una volta che si formano le cisti con annessa raccolta di liquido cerebrospinale, queste non possono essere eliminate. Solitamente si attua terapia medica sintomatica se il cane manifesta sintomi.

Vengono usati diversi tipi di farmaci per gestire gli episodi di dolore. Si va da farmaci antinfiammatori non steroidi FANS al gabapentin, farmaco utilizzato in medicina veterinaria per il trattamento del dolore neuropatico(e per le crisi convulsive, ma è un farmaco di seconda scelta in questo caso.

In alcuni casi è possibile che il veterinario debba ricorrere ai cortisonici. In alcuni casi si cerca di agire sulla riduzione della produzione del liquido cerebrospinale tramite l’uso di diuretici (furosemide) o anche un antiacido (omeprazolo).

Nei casi in cui la terapia medica non consente una buona gestione del dolore, è possibile prendere in considerazione la chirurgia.

In generale, lo scopo è quello di modificare la forma della parte posteriore del cranio in modo da ridurre il flusso di liquido cerebrospinale nelle cavità. Alcuni cani migliorano dopo l’intervento chirurgico, mentre altri no e continueranno comunque a manifestare sintomi.

Inoltre bisogna mettere in conto che sono sempre possibili delle recidive in circa la metà dei casi. Va da sé che la terapia chirurgica della siringomielia nel cane vada eseguita presso centri specializzati. Come costo, si parla di prezzi abbastanza elevati trattandosi di una chirurgia particolare e specialistica.

Per quanto riguarda la gestione del cane, non è necessario limitare in maniera eccessiva l’attività fisica. Tuttavia può essere utile non utilizzare collari in questi casi: a volte il dolore è provocato anche solo dalla presenza e dalla lieve pressione del collare sul collo.

Particolare attenzione, poi, deve essere posta anche a come si solleva il cane da terra.

Potrebbe essere d’aiuto anche alzare la ciotola del cibo e dell’acqua in modo che il cane non debba piegare il collo per alimentarsi o per bere.

 

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