Greenstyle Ambiente Animali Gravidanza cane: quanto dura e le risposte alle domande più frequenti

Gravidanza cane: quanto dura e le risposte alle domande più frequenti

Tutto quello che volevi sapere sulla gravidanza nel cane: durata, sintomi, complicanze. Ma anche esami di controllo, quando si vede la pancia e tanto altro. Perché non basta dire che la gestazione del cane dura 57-63 giorni: c'è molto altro di cui parlare

Gravidanza cane: quanto dura e le risposte alle domande più frequenti

Ci sono molte cose da dire sulla gravidanza nel cane: durata, sintomi, complicanze e come si svolge il parto sono solo la punta dell’iceberg. Se hai fatto accoppiare la tua cagna, è bene avere qualche nozione in più sulla gravidanza e sulle fasi del parto, in modo da poterti accorgere per tempo se c’è qualcosa che non sta andando per il verso giusto. Questo sia che tu sia alla tua prima gravidanza nel cane che se la cagna ha già partorito in precedenza.

Quanto dura la gravidanza di un cane?

Gravidanza cane, Bouledogue
Fonte: Pixabay

In generale si pensa che la durata della gravidanza nel cane sia di 60 giorni. In realtà la durata dipende da quando si parte a conteggiare l’inizio. Per esempio, se consideriamo come punto iniziale il momento dell’accoppiamento, si parla di una durata media da 55-56 giorni a 72 giorni.

Se si conteggia, invece, dalla data dell’ovulazione si ha un range da 62 a 64 giorni, con una media di 63 giorni. Ancora diverso se si parla del picco dell’LH: in questo caso può durare dai 64 ai 66 giorni, con media di 65 giorni.

Ma perché si sente sempre dire che la cagna rimane incinta per due mesi? Semplicemente perché, per conteggiare dal giorno dell’ovulazione o dal picco dell’LH, bisogna fare una serie di esami come il dosaggio del progesterone o quello dell’LH. Ma non tutti i proprietari di cani li fanno.

Motivo per cui, per comodità, si considerano i famosi 60 giorni di gestazione. In generale ha anche poco senso chiedere quanto dura la gravidanza di un cane di piccola taglia rispetto a un cane di grossa taglia: stiamo sempre parlando di cani, quindi la durata della gestazione è la medesima.

Cane e gravidanza: quando fare l’ecografia?

Molto spesso capita che il proprietario sia ignaro del fatto che la propria cagna sia incinta: in questo caso può succedere che i primi controlli fatti siano tardivi. Tuttavia, se l’accoppiamento e la gravidanza sono programmati, ecco che è importante fare i giusti controlli per tempo. Questo perché, come vedremo, ci sono diverse complicanze e problemi che possono insorgere durante questo periodo.

A causa della particolarità del ciclo estrale della cagna, non si fanno test ematici per assicurarsi che sia effettivamente incinta. Il primo controllo si fa almeno 20 giorni dopo l’accoppiamento tramite un’ecografia addominale, in quanto prima non si vedrebbe nulla. Starà poi al veterinario programmare eventuali ecografie di controllo, intensificandole verso fine gravidanza per controllare la vitalità dei feti.

Un altro esame che si può fare è la radiografia, solo che è più tardivo: si valuta l’ossificazione delle ossa dei cuccioli, cosa che però avviene al 45esimo giorno di gravidanza.

Quale esame fare per contare il numero dei cuccioli?

Se vuoi contare esattamente il numero dei cuccioli, la metodica prescelta non è l’ecografia, bensì la radiografia. In questo modo il veterinario potrà contare o il numero dei crani o il numero delle colonne vertebrali. Questa cosa non può essere fatta con altrettanta precisione con l’ecografia.

Tutto ciò è importante soprattutto quando ci sono accordi di accoppiamento fra il proprietario della fattrice e dello stallone per decidere quanti cuccioli spettano al proprietario del cane maschio. In questo caso non esistono regole fisse: bisogna stabilire tutto prima dell’accoppiamento. Secondo il Regolamento Internazionale dell’Enci, il proprietario del maschio dovrebbe solamente farsi pagare la monta. E basta.

Tutto il resto, la storia della scelta del primo cucciolo al proprietario del maschio e via dicendo, sono usi e consuetudini di allevatori e privati che non trovano, però, nessun riscontro da parte dell’Enci. Per questo motivo è consigliabile scrivere gli accordi, valutando bene cosa fare in ogni possibile situazione.

Anche perché non è possibile sapere a priori quanti cuccioli fa al primo parto il cane o durante i parti successivi: potrebbe farne uno, farne dieci o potrebbero anche morire tutti. Per questo motivo è fondamentale scrivere nero su bianco come comportarsi in ogni singola situazione che potrebbe presentarsi al momento della nascita.

Gravidanza cane: quando si vede la pancia?

Non si vede subito la pancia in una cagna incinta. Solitamente l’addome comincia a evidenziarsi tardivamente, intorno al 45esimo giorno, quindi a sole due settimane dal parto.

Inoltre nella cagna non ci sono sintomi di gravidanza come la nausea o il vomito. Se nella cagna incinta compare nausea, vuol dire che c’è un qualche altro problema di salute, anche solo una gastrite.

Quando compare il latte?

Stessa cosa dicasi per la comparsa del latte nelle mammelle: compare a fine gravidanza, non a inizio.

Gravidanza cane: sintomi

Gestazione cane: Golden
Fonte: Pixabay

Tornando a parlare di sintomi della gravidanza nel cane, durante le prime settimane non si vede quasi niente. Molto spesso i proprietari sostengono di vedere la cagna più tranquilla del solito, ma potrebbe essere anche solo suggestione.

I sintomi di gravidanza, con modificazioni del corpo o del comportamento, compaiono soprattutto durante le ultime fasi di gestazione:

  • aumento di dimensioni dell’addome, ma questo nelle ultime due settimane (l’aumento dipende anche dal numero di cuccioli o dalla taglia dei medesimi)
  • aumento di volume delle mammelle
  • comparsa di latte nelle mammelle (sempre nelle ultime settimane)
  • la cagna prepara la cuccia per il parto
  • la cagna tende a urinare più spesso

Complicanze e problemi della gravidanza nei cani

Nonostante la gravidanza venga considerata un qualcosa di fisiologico e non una patologia, ecco che non è escluso che durante la gravidanza possano manifestarsi diversi problemi:

  • accoppiamento non andato a buon fine con assenza di gravidanza
  • prolasso
  • vaginite (anche con scolo)
  • perdite vulvari ematiche o giallo-verdastre-marroncine da pus
  • riassorbimento dei feti
  • mummificazione dei feti
  • aborto (può essere precoce con riassorbimento fetale o tardivo)
  • piometra
  • cuccioli nati morti
  • distocia
  • tetania puerperale (questa si manifesta dopo il parto, quando la lattazione va avanti ed è provocata da una forma di ipocalcemia)

Mai dare farmaci al cane in gravidanza

Ricordati di non dare farmaci al cane in gravidanza. O meglio, contatta il tuo veterinario prima di somministrare qualsiasi cosa, sia esso un farmaco tradizionale, un integratore, un fitoterapico, un rimedio naturale o un prodotto omeopatico. Esattamente come per le donne, molti principi attivi non possono essere utilizzati in gravidanza.

Il parto naturale nel cane

Gravidanza cani, cuccioli
Fonte: Pixabay

La gravidanza termina naturalmente con il parto. Questo può essere definito naturale se la cagna partorisce da sola, o cesareo se è necessario l’intervento del veterinario.

Prima della data prevista è bene preparare la zona parto. Solitamente è la cagna che sceglie dove partorire e col passare dei giorni si farà una vera e propria cuccia con stracci e asciugamani che avrai preventivamente disseminato per casa. La zona del parto di solito è appartata e tranquilla. Nel caso avessi altri cani o gatti, è meglio tenerli lontani da questa zona della casa.

Le fasi del parto naturale e i sintomi

Se ti stai chiedendo come capire se la cagna sta per partorire, fai attenzione a questi primi sintomi di gravidanza nel cane:

  • la puerpera sarà nervosa, cammina avanti e indietro, scava. Ma attenzione: non tutte si comportano così, alcune non manifestano alcun sintomo premonitore
  • tachipnea e tremori (a volte l’unico segnale che la cagna è entrata in travaglio è un tremore)
  • alcune smettono di mangiare, altre continuano fino a tre secondi prima del parto
  • la temperatura corporea scende di un grado nelle 24 ore prima del parto. Se scende e poi risale, vuol dire che si è superato il momento del parto e che si sta andando in sovraparto. O anche che la temperatura corporea non è stata presa correttamente con termometro rettale che è finito nelle feci
  • cervice dilatata

Didatticamente il parto del cane viene suddiviso in tre fasi:

  1. Prodromica: fase della durata variabile, la media è di 6-12 ore, ma nelle femmine che non hanno mai partorito (primipare) può durare anche di più. La temperatura corporea scende di un grado, la cervice si dilata, compaiono le contrazioni e viene perso il tappo mucoso. Questo tappo può essere perso anche diversi giorni prima del parto e non va confuso con la rottura delle acque. Il tappo mucoso è biancastro e appiccicoso e indica che la cagna si prepara a partorire. In questa fase la cagna potrebbe mangiare di meno, essere più nervosa, vomitare, scavare la tana o anche solamente tremare
  2. Espulsiva: le contrazioni aumentano fino ad arrivare all’espulsione dei cuccioli. Non è possibile stabilire una durata minima e massima: dipende da quanti cuccioli ci sono, da quanto sono grossi e dall’intensità delle contrazioni. Inizia con la rottura delle acque (rottura del sacco allantoideo). Da questo momento ed entro 2-3 ore al massimo deve nascere almeno un cucciolo: se passa troppo tempo, si perde l’effetto lubrificante dei liquidi e i cuccioli non riuscirebbero più a scorrere attraverso il canale del parto. Dopo l’uscita del cucciolo, dovrebbe esserci l’espulsione della placenta. La madre poi rompe il cordone ombelicale e spesso si mangia la placenta. Se ci sono più cuccioli, i primi scendono più rapidamente, mentre per gli altri passa più tempo, in quanto devono poter scendere dall’inizio del corno uterino fino alla cervice. Ma si parla di ore, non di giorni: se sospetti che la cagna ci stia mettendo troppo o che possa esserci qualche cucciolo incastrato che blocca il parto, contatta subito il tuo veterinario
  3. Lochiazione: la cagna espelle le placente rimaste ed eventuali residui. Se noti una colorazione verdastra o marroncina, ecco che potrebbe esserci un’infezione in corso

Come puoi aiutare il cane a partorire?

Puoi aiutare la cagna a partorire in diversi modi:

  • Cucciolo incastrato che non riesce a uscire: prima di tirare per far uscire il cucciolo, contatta il veterinario. Se esageri, rischi di fare male al cucciolo
  • Primipare inesperte: se la cagna è al suo primo parto o ha uno scarso istinto materno, potrebbe non rompere il sacco amniotico dei cuccioli. A questo punto sarai tu a dover lacerare le membrane che avvolgono il cucciolo
  • Cordone ombelicale: come sopra, se non provvede la madre, legalo a 1 cm di distanza dalla cute con un filo e taglia la parte eccedente
  • Stimolare i cuccioli: se a questo non ci pensa la madre, dovrai pulire e massaggiare tu i cuccioli per stimolarli a respirare e urinare
  • Allattarli: se la madre non ha latte o non allatta i cuccioli, toccherà a te farlo usando l’apposito latte in polvere per cuccioli

Quando ricorrere al parto cesareo?

Il parto cesareo viene suggerito quando la cagna, per un qualsiasi motivo, non riesce a partorire. In generale è bene avvisare il veterinario dell’inizio del parto: in questo modo potrà organizzarsi per tempo in caso di necessità di un cesareo. Fra i motivi per cui il veterinario potrebbe consigliartelo ci sono:

  • la cagna ha superato i termini della gravidanza ed è andata in sovraparto
  • ai controlli ecografici i cuori dei cuccioli stanno rallentando
  • è presente febbre, sono presenti perdite verdi con scolo da verdastro o marroncino, scolo purulento o emorragia
  • sono passate troppe ore dalla rottura delle acque o dall’espulsione del precedente cucciolo
  • la cagna non ha contrazioni
  • un cucciolo è incastrato e non permette la prosecuzione del parto
  • ci sono altri sintomi di malattia

Gravidanza isterica cane: che cos’è?

Gravidanza isterica cane
Fonte: Pixabay

Un fenomeno molto frequente nelle cagne è la gravidanza immaginaria o gravidanza isterica. Si tratta di un processo fisiologico che dipende da alcune particolarità del ciclo riproduttivo dei cani. Non è una malattia vera e propria: tendenzialmente si manifesta nelle cagne che hanno un ciclo ormonale che funziona correttamente (tranne nel caso in cui sia associata a forme di ipotiroidismo con lattazione che persiste a lungo o a forme di cisti ovariche con calori irregolari).

Tutto dipende dal fatto che alla fine dell’estro inizia il periodo di diestro, fase che dura anche più di 40 giorni e in cui l’ormone predominante è il progesterone. Visto che la gravidanza dura in media 60 giorni, ecco che il corpo percepisce e scambia questa lunga fase diestrale di progesterone come se fosse una gravidanza vera. Pertanto, quando il progesterone inizia a diminuire per permettere la fase dell’anestro, ecco che viene secreta la prolattina, l’ormone che inizia la produzione di latte.

Differenza fra gravidanza immaginaria e pseudogravidanza

Bisogna distinguere fra gravidanza immaginaria e pseudogravidanza nel cane. La pseudogravidanza propriamente detta è una fase luteinica non gravidica: è provocata solitamente da un’ovulazione indotta che produce alti livelli di progesterone. Questo vuol dire che le mammelle aumentano di volume, ma non ci sono i sintomi della gravidanza isterica.

La gravidanza immaginaria o falsa gravidanza, invece, è provocata dalla caduta del progesterone a fine diestro, al termine della fase luteinica. Il tutto provoca la secrezione di prolattina con i comportamenti tipici della gravidanza isterica.

I sintomi della gravidanza immaginaria nel cane

Questi sono i principali sintomi della gravidanza immaginaria nel cane:

  • mammelle ingrossate (con o senza latte)
  • presenza di latte (galattorrea)
  • appetito capriccioso
  • nervosismo
  • vomito
  • comportamenti materni: prepara la cuccia, prende pupazzi o scarpe e li considera cuccioli difendendoli (ringhiando e mordendo chi si avvicina)

Gravidanza cane: cosa fare?

In caso di gravidanza nel cane, contatta il tuo veterinario per programmare i controlli e chiedere informazioni su come procedere. Preparati per tempo, in modo da saper riconoscere i sintomi prodromici del parto e controllare che tutto stia procedendo bene.

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