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Sinefrina per dimagrire: a cosa serve e quando prenderla?

E’ sicuro assumere la sinefrina per dimagrire? Come molti altri integratori naturali, anche questa sostanza estratta dall’arancia amara può favorire la perdita di peso. Tuttavia, la sinefrina potrebbe avere degli effetti collaterali a livello cardiovascolare molto gravi. Prima di assumerla, è meglio informarsi in merito ai potenziali vantaggi e svantaggi di questo rimedio.

Sinefrina per dimagrire: a cosa serve e quando prenderla?

Fonte immagine: Pixabay

La sinefrina aiuta davvero a dimagrire? Tante persone scelgono di assumere farmaci e integratori per accelerare la perdita di peso, e fra questi prodotti spicca senz’altro la sinefrina, una molecola alcaloide che, se assunta nell’ambito di una dieta ipocalorica e abbinata a una regolare attività fisica, potrebbe favorire la perdita di peso.

Ma si tratta davvero di una soluzione sicura per la salute? E soprattutto, la sinefrina mantiene davvero ciò che promette?

In realtà l’efficacia di questa molecola è ancora oggetto di discussione. In questo articolo vogliamo esaminare i possibili effetti della sinefrina, i vantaggi e i rischi da considerare prima di assumere questo integratore.

Per prima cosa, però, vediamocos’è la sinefrina.

Cos’è la sinefrina e dove si trova?

arance amare sinefrina
Fonte: Pixabay

Sappiamo che questa particolare molecola è vista da molti come un rimedio miracoloso per perdere peso. Ma sai da dove deriva?

La sinefrina è ricavata da un frutto che conosciamo piuttosto bene, ovvero l’arancio amaro (Citrus aurantium), al cui interno si trovano i principi attivi octopamina e, per l’appunto, sinefrina. Proprio quest’ultima ha suscitato un grande interesse nel campo delle diete e del fitness.

La sinefrina è anche nota come “p-sinefrina” o “ossedrina”, e viene estratta dal frutto per poi essere ricombinata con altri ingredienti bruciagrassi, nella formulazione di integratori per dimagrire di vario genere.

Come agisce la sinefrina?

Chimicamente parlando, la sinefrina è una sostanza per molti aspetti simile all’efedrina, una molecola vietata dall’FDA a causa dei gravissimi effetti collaterali che può comportare (aumento della pressione sanguigna e rischio di infarto e ictus).

Come l’efedrina, anche la sinefrina è una sostanza simpaticomimetica: ciò vuol dire che può generare delle reazioni simili a quelle regolate dal Sistema Nervoso Simpatico (stimolanti, eccitanti e contraenti).

Stimolando i recettori beta-3 del tessuto adiposo e del fegato, questa molecola può favorire la termogenesi (il processo mediante il quale il corpo produce calore) e il consumo di grassi.

Di conseguenza, la sinefrina può esercitare un’attività lipolitica e termogenica, favorendo quindi un più rapido scioglimento dei depositi di grasso corporeo.

In più, alla sinefrina è attribuita anche la capacità di accelerare il tasso metabolico basale, ottimizzando ulteriormente la perdita di peso.

A cosa serve la sinefrina?

Ma a conti fatti, cosa fa la sinefrina? Tirando le somme, possiamo dire che questa particolare molecola sarebbe in grado di:

  • Ridurre il senso di fame
  • Alleviare la stanchezza
  • Velocizzare il metabolismo basale
  • Aumentare la termogenesi
  • Aiutare a bruciare i grassi.

Integratori di sinefrina per dimagrire

sinefrina per dimagrire
Fonte: Pixabay

Date le sue potenziali proprietà dimagranti, questa molecola è ampiamente utilizzata nella formulazione di prodotti per accelerare il dimagrimento. In commercio puoi trovare integratori contenenti sinefrina pura o, più spesso, in combinazione con altri ingredienti bruciagrassi, come caffeina, tè verde, aglio e zenzero.

Ad oggi, la sinefrina risulta vietata dalla National Collegiate Athletic Association (NCAA). Nel nostro Paese, invece, il suo utilizzo è approvato dal Ministero della Salute in quantità massime di 30 mg totali al giorno (pari a a 800 mg di estratto di Arancio amaro titolato al 4% di sinefrina).

Per quanto riguarda il dosaggio, consigliamo di attenersi sempre alle indicazioni riportate sulla confezione del prodotto o, ancor meglio, al parere del medico.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Ma la sinefrina fa male alla salute? E quando non è il caso di assumerla? Come ricordiamo spesso, il fatto che un prodotto (ad esempio l’arancio amaro) sia naturale non lo rende automaticamente sicuro per la salute.

La sinefrina, ad esempio, è collegata a un rischio di effetti avversi anche molto gravi, specialmente se assunta in combinazione con altre sostanze dimagranti. Tra gli effetti collaterali della sinefrina vi sono un aumento della pressione sanguigna, ansia, aumento della frequenza cardiaca, attacchi di cuore e ictus.

Il prodotto è specificatamente sconsigliato per le donne in gravidanza e durante l’allattamento, per anziani e bambini e per persone affette da diverse patologie, come quelle cardiache e ipertensione.

Interazioni farmacologiche

Come molti altri integratori, anche questa sostanza può influenzare il funzionamento di alcuni farmaci. Il prodotto potrebbe interagire con i farmaci antidepressivi, con il destrometorfano, i farmaci per il diabete e altri medicinali.

Per questo motivo, è sempre meglio consultare il medico o/e il foglietto illustrativo prima di assumere questo tipo di integratore.

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