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Come curare gli attacchi di ansia con rimedi naturali

Gli attacchi di ansia possono essere trattati con rimedi naturali molto validi: ecco quali sono i migliori.

Come curare gli attacchi di ansia con rimedi naturali

Fonte immagine: Foto di PDPics da Pixabay

Chi sperimenta i cosiddetti attacchi d’ansia va incontro a momenti piuttosto spiacevoli e dolorosi. Una persona vittima di un attacco d’ansia risulta infatti esposta a periodi più o meno lunghi di tensione emotiva. La gestione di questa condizione è cruciale per evitare il manifestarsi di forme più gravi come, ad esempio, l’attacco di panico.

Specialmente quando si tratta di stati di malessere prolungato il consiglio è quello di valutare, sempre col benestare del medico, i rimedi naturali più efficaci per trattarlo. Questo perché, in linea di massima e quando possibile, è preferibile evitare di seguire terapie farmacologiche per un eccessivo lasso di tempo.

Il problema è più diffuso di quanto si potrebbe pensare. Sono circa 10 milioni le persone in Italia che hanno sofferto almeno una volta di attacchi di ansia. Circa un sesto della popolazione. Sembra tuttavia che statisticamente siano le donne a soffrirne di più rispetto agli uomini.

Attacchi di ansia, cosa sono

Occorre iniziare sottolineando il fatto che in termini clinici non vi sono riferimenti alla definizione attacchi di ansia. In realtà si fa più genericamente riferimento ai disturbi d’ansia, che possono interessare differenti ambiti; più specifici (ansia da separazione, sfera sociale, agorafobia, da farmaci) o più generali, nel qual caso si definisce appunto “disturbo d’ansia generalizzata” (GAD).

Quelli che vengono comunemente chiamati attacchi d’ansia sono esclusivamente manifestazioni di un certo rilievo del disturbo d’ansia di cui si soffre. Tendono a essere episodici e a risolversi in tempi più o meno rapidi nella maggior parte dei casi, ma possono protrarsi anche per diversi giorni o persino settimane.

Ansia uomo
Fonte: Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay

Cause degli attacchi di ansia

Cosa può portare a questi casi di ansia? Non esistono delle cause certe che possano definire con esattezza l’origine di ciascuno stato d’animo. Vi sono però delle indicazioni che possono aiutare a comprendere meglio il fenomeno e quindi come trattarlo nel modo più adeguato.

Come accadrà più avanti per i sintomi, anche qui è necessario operare una prima divisione relativamente alle cause. Queste ultime possono essere di tipo biologico, ereditario o psicologico, quando non derivate dall’assunzione di particolari farmaci.

Cause biologiche

In alcuni casi si ipotizza che gli attacchi d’ansia derivino da alterazioni a livello dei neurotrasmettitori, come un’eccessiva produzione di noradrenalina, o al contrario a un deficit di GABA (neurotrasmettitore inibitorio) o di serotonina, anche detto ormone del benessere o del buonumore.

Cause ereditarie

Un’altra considerazione è quella relativa all’ereditarietà del disturbo d’ansia. Alcuni studi hanno indicato che solitamente chi soffre di attacchi d’ansia condivide questa patologia con almeno un altro membro della famiglia.

Cause psicologiche

Il riferimento in questo caso è a Sigmund Freud, considerato il padre della psicoanalisi. Freud riteneva che gli attacchi d’ansia altro non fossero che dei conflitti interiori seppelliti nelle profondità della mente, a livello dell’inconscio. L’ansia sarebbe il risultato di questo conflitto, risalente all’infanzia o anche più recente e del tentativo di celarlo alla coscienza, così da non doverlo affrontare a livello conscio.

Sintomi degli attacchi di ansia

Quando si parla dei sintomi attraverso i quali possono manifestarsi gli attacchi d’ansia è bene partire subito con una distinzione di fondo. Alcuni degli indicatori di malessere interesseranno in via specifica la sfera emotiva, mentre altri andranno a impattare direttamente sul fisico.

Come si manifestano gli attacchi d’ansia? Vediamo nel dettaglio quali sono i principali sintomi per ciascuna delle due aree, così da poter effettuare un rapido test.

Ansia divano stress
Fonte: Foto di StockSnap da Pixabay

Sintomi fisici

Quando insorge un attacco d’ansia il corpo può andare incontro a una serie di risposte più o meno intense. Spesso si tratta dei sintomi più difficili da analizzare, in quanto potrebbero portare a ritenere il malessere dovuto a un altro tipo di patologia (ad esempio un infarto o una crisi a livello cardiovascolare). Questi segnali sono:

  • Tachicardia;
  • Frequente necessità di urinare;
  • Emicrania;
  • Affaticamento;
  • Fiato corto;
  • Insonnia;
  • Tensione muscolare;
  • Tremori o scatti muscolari;
  • Sudorazione intensa;
  • Problemi di stomaco.

Sintomi emotivi

I sintomi emotivi tendono a essere maggiormente rivelatori. Malgrado ciò potrebbe essere in ogni caso necessario un aiuto esterno, sempre consigliato quello del proprio medico o di uno specialista, per arrivare alla radice del problema. I campanelli d’allarme in questo caso sono rappresentati da:

  • Sentimento di apprensione o di minaccia;
  • Agitazione;
  • Tensione;
  • Irritabilità;
  • Propensione a prevedere esiti negativi;
  • Vuoto mentale indesiderato;
  • Difficoltà a concentrarsi o a ragionare;
  • Tendenza a cercare conferme ai propri pensieri negativi.

Attacchi di ansia e attacchi di panico, differenze

Veniamo ora a quelle che sono le differenze tra i cosiddetti attacchi di ansia e gli attacchi di panico. Uno dei primi metri di giudizio per distinguere le due manifestazioni è la durata. Se per i primi abbiamo parlato della possibilità di perdurare persino per giorni o settimane, i secondi tendono a raggiungere in pochissimi minuti il loro picco e a risolversi entro un massimo di 10 minuti circa.

Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, gli attacchi di panico sono associati al Disturbo di panico (DAP). Risultano molto più intensi rispetto alle manifestazioni d’ansia, portando talvolta a crisi respiratorie di una certa rilevanza. Tendono a comparire all’improvviso, anche in assenza di un apparente fattore scatenante e possono verificarsi anche in successione.

Attacchi di panico, come riconoscerli

Oltre che per le differenze sopracitate, gli attacchi di panico possono essere individuati sulla base di alcuni parametri. Nello specifico vengono associati a tale manifestazione quei disturbi che si caratterizzano per almeno 4 dei seguenti sintomi:

  • Tachicardia;
  • Sensazione di soffocamento;
  • Nausea o dolori all’addome;
  • Fiato corto;
  • Difficoltà respiratorie in generale;
  • Vertigini;
  • Sudorazione intensa;
  • Brividi di freddo o vampate di calore;
  • Formicolio;
  • Tremori;
  • Distacco dalla realtà o da sé;
  • Paura di perdere il controllo di morire;
  • Forte dolore al petto.

Diagnosi

Può capitare che, dati i sintomi, soprattutto quelli fisici, molti facciano ricorso ai punti di Pronto Soccorso, temendo di sperimentare un infarto o altro evento cardiovascolare di grave entità. Uno di questi momenti potrebbe portare alla diagnosi, che resta tuttavia possibile anche a livello ambulatoriale.

Va sottolineato però che in molti casi procedere alla diagnosi si rivela difficoltoso, in quanto gli attacchi d’ansia possono originare come visto da fattori molto diversi tra loro. È bene in ogni caso fare riferimento al proprio medico curante che, se necessario, saprà orientarvi verso uno specialista (figura variabile in funzione della reale causa del problema).

Attacchi di ansia: cura e trattamento

Se di natura psicologica, la cura dei disturbi d’ansia è bene che venga affidata a uno specialista; nello specifico a un terapista cognitivo comportamentale. Questo aiuterà, attraverso una serie più o meno lunga di sedute, a venire a capo del problema (eliminando la causa alla radice) o a tenerlo sotto controllo.

Qualora la radice del problema fosse da ricondurre a fattori ereditari o biologici è consigliato affidarsi al proprio dottore per un primo consulto e per ricevere ulteriori indicazioni sul medico specialista più indicato.

Donna respirazione
Fonte: Photo by Eli DeFaria on Unsplash

Attacchi di ansia: cosa fare subito

Imparare a reagire a un attacco d’ansia è fondamentale, soprattutto perché potrebbe sopraggiungere quando si è da soli. Innanzitutto imparando la respirazione zen o quella Yoga, che aiuteranno il soggetto a calmarsi e allevieranno i sintomi respiratori.

Praticare regolarmente meditazione guidata o mindfulness aiuta a controllare meglio il flusso dei propri pensieri. Con il tempo si imparerà ad allontanare quelli negativi e a ritrovare la serenità anche durante gli attacchi di ansia.

Quando si parla di attacchi di ansia, cosa fare subito comprende anche il cercare di allentare la tensione muscolare. Opportuno inoltre, qualora ci si trovi insieme ad altre persone, chiedere il loro aiuto per gestire più facilmente la crisi. Se si tratta di una problematica frequente è bene informare le persone più vicine di tale condizione, così che possano informarsi/formarsi e intervenire nella maniera più corretta.

Come aiutare chi è colto da attacchi di ansia

Quando ci si trova vicino a qualcuno che sta soffrendo di attacchi di ansia è bene mantenere un approccio calmo. Può sembrare banale, ma è fondamentale non trasmettere il proprio nervosismo e/o agitazione a chi è già sotto forte pressione.

Come sottolineato in precedenza, la respirazione è importante, così come la meditazione e la capacità di allontanare i pensieri negativi. Imparare la respirazione Yoga si rivela utile per aiutare il proprio amico o parente a respirare meglio ed evitare pericolose difficoltà respiratorie.

Attraverso la propria voce è possibile contribuire a guidare la persona fuori dalla crisi d’ansia. È possibile cercando di sottolineare gli aspetti positivi della questione o cercando di condurre dolcemente il soggetto verso pensieri più felici o attività che solitamente trova divertenti e rilassanti. Il tutto ovviamente mantenendo un tono di voce rassicurante.

Cercare in ogni caso di non forzare la mano, ricordandosi che ritrovare l’equilibrio emotivo non è una piena scelta da parte della persona soggetta ad attacchi di ansia o di panico. Niente pressione quindi, ma anche evitare discussioni potenzialmente dannose.

Un’ulteriore possibilità è quella di chiedere direttamente alla persona da aiutare cosa possiamo fare. Tenere compagnia a chi sta soffrendo di un attacco d’ansia lo aiuterà a sentire supportato e a ritrovare più in fretta la serenità.

Rimedi naturali contro gli attacchi di ansia

Esistono alcuni rimedi naturali che possono rivelarsi utili contro gli attacchi di ansia. È bene ricordare che è sempre opportuno essere seguiti da uno specialista, evitando di improvvisare terapie o trattamenti di qualsiasi genere. Si tratta di una patologia che se non trattata in maniera adeguata può aggravarsi, fino a compromettere le normali attività quotidiane.

Detto questo vediamo quali sono i principali rimedi casalinghi consigliati in caso di attacchi di ansia, sia per quanto riguarda la prevenzione che la risposta durante un episodio.

Attacchi di ansia rimedi naturali

Yoga e Tai Chi Chuan

Le tecniche di rilassamento trovano ampio spazio nel trattamento e nella prevenzione degli attacchi di ansia. Chiaramente, il riferimento è a quei casi che vedono nella sfera psicologica l’origine del problema.

La pratica Yoga e l’arte marziale Tai Chi Chuan partono da presupposti differenti, ovvero portare un più generale equilibrio mentale e fisico nel soggetto. La capacità di controllo emotivo che offrono si rivela preziosa nella gestione quotidiana delle emozioni, migliorando al contempo l’attività di respirazione. Nel complesso forniscono alcuni importanti strumenti sia per ridurre il numero di episodi mensili che per contrastare le crisi d’ansia quando in atto.

Passiflora

La passiflora o Passiflora incarnata è una pianta dotata di importanti proprietà rilassanti, ma non sedative (non provoca sonnolenza). La sua attività viene accostata a quella delle benzodiazepine, depressive del sistema nervoso.

Per utilizzarla viene in genere consigliata l’assunzione di 15 gocce di tintura madre. In alternativa può essere utilizzata per realizzare un infuso ad azione rilassante.

Melissa

Come descritto sopra per la passiflora, anche la melissa o Melissa officinalis è una pianta molto utile per chi soffre di attacchi di ansia. Anch’essa può essere utilizzata sotto forma di tintura madre o infuso, in questo secondo caso anche in abbinamento a camomilla e passiflora.

Presenta proprietà ansiolitiche e spasmolitiche utili soprattutto in caso di attacchi d’ansia accompagnati da alterazioni a livello gastrico. Controindicazioni: evitare l’utilizzo se si soffre di patologie collegate alla tiroide, di glaucoma o durante una terapia a base di farmaci barbiturici.

Biancospino

Tra i rimedi naturali fitoterapici ad azione rilassante e calmante si trova anche il biancospino o Crataegus oxyacantha. È possibile acquistarlo anche in erboristeria, come le altre soluzioni fitoterapiche consigliate, sotto forma di capsule, infusi o tintura madre.

Il suo utilizzo è spesso associato, soprattutto in forma di infuso, ad altri due rimedi: passiflora e valeriana.

Valeriana

Molto apprezzata per la sua capacità di rilassare il sistema nervoso è la valeriana o Valeriana officinalis. Contiene oli essenziali e acido valerianico, attraverso i quali favorisce un innalzamento dell’acido gamma-aminobutirrico nel cervello.

Il risultato è un’azione sedativa marcata, associata a forte sonnolenza. Per questo motivo condivide con la melissa l’assoluto divieto di abbinarne l’utilizzo all’assunzione di farmaci barbiturici.

Tisane rilassanti

Utilizzabili per preparare delle gustose e salutari tisane rilassanti anche la camomilla, il tiglio, l’escolzia, l’iperico e l’avena. I primi due sono acquistabili nei principali punti vendita e in erboristeria, mentre per gli altri rimedi potrebbe essere più indicata la seconda soluzione.

Fiori di Bach

Il trattamento in caso di ansia può prevedere anche l’utilizzo dei Fiori di Bach. Occorre però prestare attenzione a quali siano cause e sintomi del problema, così da scegliere il rimedio più efficace.

In caso di attacchi di ansia o panico sono consigliati Rocky Rose o Aspen. Per le paure collegate a fattori scatenanti e non più gestibili dal sistema nervoso (ad esempio paura di volare in aereo e claustrofobia) sono consigliati Mimulus e Cherry Plum. In caso di svenimenti optare per Clematis.

Alimentazione

L’alimentazione ideale per chi tende a soffrire di attacchi di ansia vede un ampio ricorso a frutta e verdura, su tutte lattuga e carote. Ruolo di primo piano, grazie al loro contenuto di potassio (benefico per il supporto al sistema nervoso), anche per banane, pomodori crudi e patate. Da non trascurare anche l’assunzione di magnesio e vitamina B6.

Da evitare sono invece tutti quegli alimenti che possono agire da eccitanti e stimolanti del sistema nervoso. Tra questi figurano caffè, cacao, zafferano, guaranà, ginseng. Chi soffre di attacchi di ansia non dovrebbe assumere alcolici e alimenti contenenti zuccheri aggiunti.

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