Regole fiscali aggiornate sulle spese sanitarie e detrazioni d’imposta -greenstyle.it
Il legislatore ha rafforzato il proprio impegno verso la tutela della salute dei lavoratori anche in situazioni di difficoltà economica e lavorativa.
Fino al 31 agosto 2026, sarà estesa l’esenzione dal ticket sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali a favore di chi ha perso il lavoro o si trova sospeso, includendo anche i familiari fiscalmente a carico. Parallelamente, viene assicurata la distribuzione gratuita dei farmaci in fascia C alle famiglie indigenti individuate dai servizi sociali, con un investimento complessivo di 225mila euro a carico del bilancio regionale.
Il provvedimento si rivolge a una platea ben definita di lavoratori e famiglie in difficoltà. Possono beneficiare dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario coloro che, a partire dal primo gennaio 2015, hanno perso involontariamente un lavoro dipendente a tempo indeterminato o hanno cessato un’attività autonoma con partita IVA, senza aver trovato una nuova occupazione stabile.
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L’agevolazione si estende anche a chi è sospeso dal lavoro e beneficia di ammortizzatori sociali, quali cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga. Fondamentale è il requisito della residenza in un comune dell’Emilia-Romagna e la certificazione di un reddito ISEE pari o inferiore a 15.000 euro.

L’esenzione comprende inoltre i familiari fiscalmente a carico che vivono con persone in queste condizioni occupazionali precarie. Per accedere al beneficio, i cittadini interessati devono autocertificare il diritto tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico, presentando un’autodichiarazione per ciascun componente della famiglia che richiede l’esenzione.
Una volta riconosciuta, l’esenzione garantisce la gratuità delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e dei farmaci distribuiti direttamente, inclusi quelli in fascia C presenti nei prontuari aziendali, fino al termine del periodo stabilito dal provvedimento.
Accanto all’azzeramento del ticket, la Regione Emilia-Romagna ha previsto la distribuzione gratuita dei farmaci in fascia C per le famiglie indigenti, individuate dai servizi sociali territoriali. Questa misura si inserisce all’interno di un quadro di politiche sociali volte a favorire l’accesso alle cure e ai medicinali anche per le fasce più vulnerabili della popolazione, riducendo l’impatto economico delle spese sanitarie.
L’iniziativa va a beneficio soprattutto di chi, oltre a trovarsi in difficoltà lavorativa, vive una condizione di disagio economico che limita l’accesso alle terapie necessarie. La gratuità riguarda i farmaci inclusi nei prontuari aziendali e distribuiti direttamente nelle strutture sanitarie pubbliche, garantendo un sostegno concreto alle famiglie meno abbienti. Trattasi di un importante aiuto per chi, suo malgrado, affronta problematiche lavorative e deve effettuare visite mediche ambulatoriali o specialistiche.
