
Dove non mettere il profumo? - greenstyle.it
Il profumo messo in questo punto del corpo può essere pericoloso per la salute: eppure è un gesto molto comune che fanno tutti.
Nel panorama dei consigli di bellezza e salute, un recente video di una content creator ha suscitato un acceso dibattito sui social media riguardo a un gesto apparentemente innocuo: spruzzare il profumo sul collo. Questa pratica, diffusa e radicata nella routine quotidiana, è stata messa in discussione per motivi che vanno ben oltre una semplice preferenza estetica.
Perché non è consigliabile spruzzare il profumo sul collo
Il collo rappresenta una delle aree più delicate e sensibili del corpo umano. Questa zona è caratterizzata da una pelle sottile e altamente vascolarizzata, con una presenza significativa di capillari che facilitano l’assorbimento delle sostanze applicate. Di particolare rilievo è la presenza della ghiandola tiroidea, un organo endocrino estremamente sensibile agli agenti chimici esterni. I profumi, pur essendo prodotti destinati alla cura personale, contengono ingredienti come alcol, ftalati e oli essenziali fotosensibili, che possono risultare irritanti o addirittura dannosi se assorbiti in profondità o inalati ripetutamente.
L’esposizione costante del collo alla luce solare amplifica il rischio di effetti collaterali. Alcuni componenti chimici presenti nei profumi reagiscono con i raggi UV, causando fenomeni di fotosensibilità. Questo può tradursi in irritazioni cutanee, arrossamenti, iperpigmentazioni e macchie persistenti, anche in individui senza precedenti allergici o intolleranze. Per questi motivi, dermatologi e cosmetologi suggeriscono da tempo di evitare di applicare il profumo in aree esposte al sole, ma questa raccomandazione è spesso trascurata.

Un ulteriore elemento di attenzione riguarda l’inalazione delle sostanze volatili contenute nel profumo, specialmente quando spruzzato vicino alla gola. L’inalazione continua può provocare nel tempo irritazioni delle vie respiratorie, ipersensibilità o allergie respiratorie, condizioni che si manifestano in modo subdolo e progressivo. La chimica invisibile del profumo, pertanto, può diventare un fattore di rischio silenzioso per la salute.
Per questo motivo, gli esperti consigliano di adottare modalità di utilizzo più sicure e consapevoli dell’essenza. Tra le alternative più indicate vi sono:
- Applicare il profumo sui vestiti, evitando così il contatto diretto con la pelle e limitando l’esposizione a luce e assorbimento cutaneo.
- Spruzzare il profumo sui capelli, che grazie alla loro struttura trattengono a lungo le molecole aromatiche senza rischi di fotosensibilità o irritazioni.
- Prediligere i polsi come punto di applicazione sulla pelle, poiché sono meno esposti al sole e distanti da organi vitali come la tiroide, con un’ottima capacità di diffondere il profumo.
Aspetti scientifici e ruolo dei dermatologi
L’attenzione a queste precauzioni è supportata da associazioni come l’AIDA (Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali), che sottolineano l’importanza di una corretta applicazione dei cosmetici per prevenire reazioni cutanee e mantenere il benessere della pelle. Il reparto di Dermatologia del Policlinico Gemelli di Roma, diretto dalla Prof.ssa Ketty Peris, conferma l’aumento delle richieste di consulenza per fotoirritazioni e ipersensibilità cutanee legate all’uso improprio di profumi e cosmetici.
La sensibilizzazione verso un uso più consapevole del profumo si inserisce in un contesto più ampio di attenzione alla salute e alla sicurezza personale, che coinvolge non solo i consumatori ma anche i professionisti del settore cosmetico e sanitario. L’educazione all’uso corretto di questi prodotti è fondamentale per evitare effetti negativi a lungo termine, soprattutto in aree sensibili come il collo.