
Nessuna eccezione: l’impatto di tutte le forme di schermo (www.greenstyle.it)
Nella nostra società moderna, l’uso della tecnologia è diventato un aspetto imprescindibile della vita quotidiana.
Recenti ricerche mettono in luce i rischi associati a questo fenomeno, in particolare per quanto riguarda il sonno. Secondo uno studio condotto su oltre 45.000 giovani, un’ora di utilizzo del telefono a letto può aumentare il rischio di insonnia del 60%. Questo dato, pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychiatry, offre spunti di riflessione importanti su come le nostre abitudini serali possano influenzare la qualità del nostro sonno.
Lo studio, realizzato in Norvegia, ha coinvolto studenti universitari di età compresa tra i 18 e i 28 anni, analizzando le loro abitudini digitali prima di coricarsi. I risultati sono stati sorprendenti: ogni forma di interazione con gli schermi, che si tratti di social media, streaming di video o anche semplici letture online, è stata associata a una qualità del sonno inferiore e a una riduzione della durata del sonno di circa 24 minuti. Queste attività, spesso percepite come momenti di relax, si rivelano in realtà nocive per la nostra salute mentale e fisica. Il meccanismo alla base di questo effetto negativo è legato alla capacità degli schermi di mantenere il cervello in uno stato di allerta. Anche l’uso di filtri anti-luce blu non sembra essere sufficiente a mitigare il problema; la presenza di uno schermo emana stimoli visivi e cognitivi che possono interferire con l’addormentamento.
Il fenomeno della “dislocazione temporale”
Un concetto chiave emerso dallo studio è quello di “dislocazione temporale”. Ogni minuto trascorso davanti a uno schermo è un minuto sottratto al riposo. Questo significa che, indipendentemente dall’attività svolta – che sia guardare video su Netflix, scorrere TikTok o controllare le e-mail – stiamo in effetti compromettendo il nostro tempo di sonno. La luce artificiale emessa dagli schermi inganna il nostro orologio biologico, ritardando la produzione di melatonina, l’ormone responsabile della regolazione del sonno.
La ricerca ha dimostrato che non ci sono eccezioni a questa regola. Anche attività che possono sembrare innocue, come la lettura di articoli online o la visione di video rilassanti, possono tenere il cervello attivo. Nonostante la sensazione di relax, l’attenzione richiesta da tali attività fa sì che il nostro corpo fatichi a entrare nei processi fisiologici necessari per il sonno.
La ricercatrice principale dello studio, Gunnhild Johnsen Hjetland, ha evidenziato l’importanza di adottare buone pratiche per migliorare la qualità del sonno. Consiglia di interrompere ogni attività sugli schermi almeno 30-60 minuti prima di andare a letto. Questo semplice cambiamento, pur richiedendo una certa forza di volontà, potrebbe portare a benefici significativi.

Innumerevoli studi hanno confermato che la qualità del sonno è fondamentale per il benessere generale. Un sonno insufficiente può portare a una serie di problemi, tra cui difficoltà di concentrazione, irritabilità e un aumento del rischio di malattie croniche. Per migliorare la qualità del sonno, è utile seguire alcuni suggerimenti pratici:
- Stabilire una routine: Andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno aiuta a regolare il ritmo circadiano.
- Creare un ambiente favorevole al sonno: La camera da letto dovrebbe essere buia, silenziosa e fresca. Utilizzare tende oscuranti e disattivare eventuali fonti di rumore può contribuire a un sonno più riposante.
- Limitare l’assunzione di caffeina e alcol: Queste sostanze possono influenzare negativamente la qualità del sonno, quindi è consigliabile evitarle nelle ore precedenti al riposo.
- Praticare tecniche di rilassamento: Meditazione, yoga o semplici esercizi di respirazione possono aiutare a calmare la mente e preparare il corpo al sonno.
- Attività fisica regolare: L’esercizio fisico durante il giorno può contribuire a un sonno più profondo, ma è importante non esercitarsi troppo vicino all’orario di coricarsi.
È fondamentale riflettere sul ruolo della tecnologia nel sonno. Con l’avvento degli smartphone e dei tablet, la nostra relazione con il sonno è cambiata radicalmente. Molti di noi utilizzano il cellulare come orologio, il che rende difficile abbandonarlo prima di dormire. Una soluzione semplice può essere quella di investire in una sveglia analogica, liberandosi così dalla tentazione di controllare il telefono.