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Giardia gatto: cause, sintomi e cure

In questa guida le informazioni utili sulla Giardia nel gatto. Ecco cause, periodo di incubazione, sintomi, rimedi naturali, terapia e contagio con l'uomo.

Giardia gatto: cause, sintomi e cure

Il gatto può prendere la Giardia. Spesso siamo abituati a sentir parlare della Giardia nel cane, ma in realtà G. duodenalis può colpire indifferentemente cani, gatti, uomo. Particolarmente problematica è l’infestazione da Giardia nei gatti che vivono in gattili o colonie feline, specie se dotate di giardini all’aperto.

In questo caso è impossibile debellare l’infestazione in maniera definitiva in quanto il terriccio rimane contaminato e i gatti continuano a infestarsi continuamente, con recidive all’ordine del giorno.

Come riconoscere la Giardia nel gatto? Concordando col veterinario un esame feci specifico in caso di presenza di sintomi compatibili.

Giardia gatto: cause e che cos’è

giardia oocisti
Fonte: Nathan Reading from Halesowen, UK, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

La giardiasi nel gatto è causata dal protozoo noto come Giardia duodenalis, Giardia intestinalis o Giardia lamblia. Non è un agente specie-specifico, ma ne esistono diversi genotipi.

La Giardia si presenta sotto due forme, oocisti statiche e trofozoiti mobili.

Ciclo biologico di Giardia duodenalis

La via di trasmissione è orofecale, i gatti si infettano leccando o ingerendo le oocisti che contaminano l’ambiente, il cibo, le acque o le lettiere. Basta l’ingestione di poche oocisti per sviluppare nel giro di pochi giorni la malattia. Come ciclo vitale, quello della Giardia è diretto, non ha ospiti intermedi.

Tutto inizia quando il gatto ingerisce le oocisti, queste sono gastroresistenti, quindi bypassano indenni i succhi acidi dello stomaco per arrivare nell’intestino. Arrivate nell’intestino tenue, dalle oocisti fuoriescono i trofozoiti che si moltiplicano, danneggiando nel contempo anche la parete intestinale, producendo nuove oocisti che verranno poi espulse nell’ambiente insieme con le feci.

Il periodo di pre patenza, cioè il periodo che intercorre fra l’ingestione delle oocisti e l’espulsione di quelle nuove, è d 4-16 giorni. Le oocisti non sono emesse con tutte le feci, cosa che potrebbe complicare la diagnosi. Inoltre queste cisti sono già infettanti: vengono liberate nell’ambiente e basta che un altro gatto lecchi terriccio o acqua contaminati, cibo contenente le oocisti o solo la lettiera di un gatto infetto, per far ricominciare il ciclo.

La durata della malattia è variabile. Il periodo di patenza può durare settimane o mesi con espulsione intermittente delle oocisti. I sintomi, invece, dureranno fino a quando non viene identificata la causa e impostata la terapia.

Tali oocisti sono poi molto resistenti nell’ambiente esterno, in adeguate condizioni di umidità e temperatura possono sopravvivere anche per mesi. Tuttavia sono sensibili al caldo estremo e alle temperatura al di sotto dei -4 gradi, anche se per essere inattivate dovrebbero stare a questa temperatura per almeno una settimana.

Sintomi della Giardia nel gatto

Giardiasi gatto

La Giardia nel cane e nel gatto può colpire soggetti di qualsiasi età e sesso, non vi è nessuna predisposizione. Molto spesso si assiste a forme asintomatiche, anche se l’espulsione delle oocisti c’è anche in questo caso. Inoltre bisogna considerare il fatto che l’infezione può portare a una forma di immunità parziale che potrebbe provocare sintomi lievi o eliminazione del parassita.

Solo che questa immunità non evita le reinfezioni.

Fra i sintomi di Giardia nel gatto abbiamo:

  • forme asintomatiche
  • diarrea intermittente cronica, talvolta alternata a fasi di feci normali
  • feci liquide, molli e mucose
  • anoressia
  • dimagramento
  • vomito
  • letargia

Diagnosi di Giardia nei gatti

Per la diagnosi di Giardia, non potrai basarti sul fatto di non vedere i parassiti nelle feci. E questo perché non puoi vederli, sono troppo piccoli. Le oocisti, infatti, misurano 10-20 x 5-10 micron e possono essere evidenziate solamente al microscopio.

Le principali tecniche diagnostiche sono:

  • esame delle feci a fresco: a meno di non avere infestazioni massive, la fortuna di avere un campione fortemente infestato e quella di avere un campione freschissimo, feci emesse da meno di mezz’ora, con l’osservazione diretta del campione al microscopio non sempre si riescono a evidenziare le oocisti. Se si usa solamente questo sistema, il rischio di falsi negativi è molto alto. Se il campione è molto fresco e molto parassitato è possibile vedere anche i trofozoiti: hanno un clasico movimento a “foglia cadente”, diverso da quello rotatorio a scatti del Tritichomonas foetus
  • esame delle feci per arricchimento: per aumentare le probabilità di individuare la Giardia, meglio optare per un esame feci per flottazione. In questo caso bisogna, però, eseguire esami ripetuti su campioni prelevati per 2-3 giorni: serve per aumentare le probabilità di effettuare la diagnosi visto che le oocisti non sono eliminate con tutte le feci
  • test anticorpali: esistono dei test che possono rilevare la presenza degli anticorpi contro la Giardia. Questi test vanno bene come prima diagnosi, ma non per i controlli in quanto, essendo anticorpali, persistono positivi anche per mesi, anche dopo guarigione
  • PCR: esame non di routine ambulatoriale, ma la PCR permette di evidenziare la Giardia anche quando sono presenti poche oocisti. E consente anche di genotipizzare la Giardia, ma ha un costo decisamente superiore rispetto agli altri test

Terapia della Giardia nel gatto

Il tuo veterinario provvederà a prescriverti la terapia per la Giardia. Solitamente si basa sull’uso di molecole come il metronidazolo o il fenbendazolo, ma attenzione, ci sono alcuni soggetti poco responsivi a volte all’una, a volte all’altra terapia.

Questa cura serve per eliminare la Giardia, ma potrebbe non essere sufficiente da sola. Infatti potrebbe essere necessario somministrare anche fermenti lattici, prebiotici, probiotici o addensanti delle feci per alleviare i sintomi scatenati dal malassorbimento provocato dalla Giardia.

In caso di malassorbimento, è anche possibile che il veterinario cambi la dieta. In questo caso non si tratta di somministrare un’alimentazione per la Giardia, bensì di fornire alimenti iperdigeribili per aiutare l’intestino a superare i danni causati dalla giardiasi.

Per quanto riguarda i rimedi naturali per la Giardia, non ce ne sono: questi possono aiutare i sintomi secondari, ma per debellare la Giardia è necessaria la medicina tradizionale.

La Giardia si trasmette da gatto a uomo? Come?

La Giardia, non essendo specie-specifica, può trasmettersi dal gatto all’uomo, dall’uomo al gatto, dal gatto al gatto, dal gatto al cane, dal cane al gatto e via dicendo.

Diciamo che prendere la Giardia dal gatto non è semplice, bisognerebbe toccare le sue feci a mani nude e poi mettersi le mani così sporche in bocca. O toccare sempre le feci a mani nude e poi contaminare il cibo da mangiare senza lavarsi le mani.

Più probabile, invece, prendere la Giardia se si fa giardinaggio o ingerendo cibi e acque contaminate. Comunque sia, anche nell’uomo la Giardia può provocare sintomi aspecifici di diarrea.

Cosa fare se il gatto ha la Giardia

Se ti stai chiedendo cosa fare se il gatto ha la Giardia, è presto detto: segui le indicazioni del tuo veterinario. Dopo aver fatto diagnosi tramite esame delle feci, il tuo veterinario ti avrà prescritto l’apposita terapia. Solitamente si tratta di somministrare farmaci specifici per bocca: dovrai trovare un modo per dare al tuo gatto la medicina.

Il problema è quando il gatto vive fuori casa. Se in casa, infatti, per rimuovere eventuali oocisti basta lavare e pulire pavimenti e accessori del gatto con regolarità con acqua calda, il guaio è che il terriccio dei giardini rimane infestato anche per mesi.

In questo caso l’unico modo per eliminare la Giardia dal terreno è quello di asportare decine di centimetri di terriccio da tutto il giardino e sostituirlo con terriccio nuovo, cosa improponibile. Metti perciò in conto che potrebbero esserci periodiche reinfestazioni: la terapia, infatti, cura la malattia sul momento, ma non ha azione preventiva.

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