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Gatto leopardo: carattere, prezzo e differenze col Bengala

Il gatto leopardo o Prionailurus bengalensis è una specie felina selvatica e protetta, la cui detenzione è vietata da noi. Ecco info su carattere e dieta.

Gatto leopardo: carattere, prezzo e differenze col Bengala

Il gatto leopardo è un felino selvatico di piccola taglia proveniente dal Sud-est asiatico e dal subcontinente indiano. Se ti stai chiedendo quale sia la differenza fra il gatto Bengala e il gatto leopardo, è presto detta. Il Bengala, infatti, è una razza felina ibrida, frutto dell’incrocio fra un gatto domestico e un gatto leopardo, il Prionailurus bengalensis.

Il nome deriva dal fatto che le macchie sul suo mantello ricordano quelle di un leopardo. Tuttavia non è parente stretto del leopardo in quanto quest’ultimo fa parte del genere Panthera, mentre il gatto leopardo fa parte del genere Prionaiulurus.

Classificazione scientifica del gatto leopardo

gatto leopardo adulto
Fonte: Abujoy, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Questa è la classificazione scientifica del gatto leopardo o Prionailurus bengalensis:

  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Animalia
  • Sottoregno: Eumetazoa
  • Superphylum: Deuterostomia
  • Phylum: Chordata
  • Subphylum: Vertebrata
  • Infraphylum: Gnathostomata
  • Superclasse: Tetrapoda
  • Classe: Mammalia
  • Sottoclasse: Theria
  • Infraclasse: Eutheria
  • Superordine: Laurasiatheria
  • Ordine: Carnivora
  • Sottordine: Feliformia
  • Famiglia: Felidae
  • Sottofamiglia: Felinae
  • Genere: Prionailurus
  • Specie: P. bengalensis

Principali sottospecie

Esistono diverse sottospecie del gatto leopardo:

  • Prionailurus bengalensis alleni: Isola di Hainan (Cina)
  • Prionailurus bengalensis bengalensis: India, Bangladesh, Sud-est asiatico continentale, Yunnan
  • P. bengalensis borneoensis: Borneo
  • Prionailurus bengalensis chinensis: Cina, Taiwan, Filippine
  • Prionailurus bengalensis euptaila: Siberia orientale, Mongolia, Manciuria
  • P. bengalensis heaneyi: Isola di Palawan, Filippine
  • Prionailurus bengalensis horsfieldi: Himalaya
  • Prionailurus bengalensis javanensis: Giava
  • P. bengalensis rabori: Filippine (Negros, Cebu e Panay)
  • Prionailurus bengalensis sumatranus: Sumatra
  • Prionailurus bengalensis trevelyani: Pakistan orientale

Da annoverare anche il P. iriomotensis o gatto di Iriomote: vive solamente nell’isola di Iriomote, una delle Isole Yaeyama in Giappone ed era considerato un gatto leopardo. Abbiamo anche il gatto di Tsushima che vive solo nell’omonima isola nello Stretto di Corea. Si sta ancora valutando se sia una sottospecie della Manciuria, il P. b. euptailurus.

Dove vive il gatto leopardo?

Il gatto leopardo è diffuso in Asia nelle foreste dell’Indonesia, Filippine, Borneo, Singapore, Malaysia, Thailandia, Myanmar, Laos, Cambogia, Cina e Taiwan. Lo si trova anche in Corea, Giappone, Bangladesh, India e Pakistan.

Vive nelle foreste, nelle aree semi-desertiche, nelle zone coltivate, arrivando fino ai 3mila metri di altezza.

Caratteristiche principali del gatto leopardo

gatto leopardo coppia
Fonte: NasserHalaweh, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Aspetto e colore del mantello del gatto leopardo

Come aspetto, il gatto leopardo ha orecchie leggermente più grandi e dalla punta più tondeggiante rispetto a un gatto domestico. La testa appare piccola rispetto al corpo. Anche il colore del mantello è molto variabile: le sottospecie meridionali hanno un manto più giallo, mentre quelle settentrionali sono più grigio-argento. Solitamente petto e zone inferiori della testa sono bianche.

La caratteristica principale sono le macchie nere che si presentano sul mantello. A seconda della sottospecie sono tonde o a forma di rosetta.

Taglia: altezza e peso del Prionailurus bengalensis

Come taglia il gatto leopardo si avvicina alle dimensioni del gatto domestico. Tuttavia possono variare un po’ a seconda dell’areale di appartenenza. Per esempio, gli esemplari dell’Indonesia sono lunghi 45 cm con coda di 20 cm, mentre quelli dell’Amur arrivano a 60 cm di lunghezza con 40 cm di coda, nettamente più lunghi.

Come altezza al garrese media si va sui 41 cm, mentre il peso è i 4,5-6,8 kg.

Riproduzione

Per quanto riguarda la riproduzione, l’estro nella femmina dura 5-9 giorni. La gravidanza dura 60-70 giorni: solitamente nascono 2-4 cuccioli per nidiata. I piccoli alla nascita pesano 75-130 grammi, con peso raddoppiato dopo due settimane. Per il primo mese di vita i piccoli rimangono nella tana con la madre.

L’apertura degli occhi avviene a circa 10 giorni di vita, mentre a 23 giorni inizia lo svezzamento. A quattro settimane di vita arrivano i canini e i piccoli si alimenteranno solamente con cibi solidi.

Carattere del gatto leopardo

Essendo una specie selvatica, il Prionailurus bengalensis ha un carattere schivo, non ama stare insieme alle persone: se vede un essere umano tende a scappare. Adora correre e arrampicarsi, ama cacciare ed è prevalentemente notturno.

Tali gatti sono abilissimi cacciatori e non esitano anche a tuffarsi in acqua pur di agguantare la preda. Sono animali molto solitari e non amano le coccole. Sebbene siano capaci di fare le fusa e miagolare, esattamente come un micio di casa.

Cosa mangia il gatto leopardo?

Come alimentazione, i gatti leopardi, esattamente come tutti i felini, sono carnivori stretti. La loro dieta è composta prevalentamente da carne, ottenuta da piccole prede (mammiferi, uccelli, lucertole, anfibi e anche insetti). Talvolta la dieta viene integrata anche con uova, pesce e erbe.

Si può tenere un gatto leopardo come animale domestico?

Fonte: ourskyuamlea, CC0, via Wikimedia Commons

Il gatto leopardo non è un animale da compagnia: è un gatto selvatico, quindi la sua detenzione è vietata qui da noi. Oltretutto sono animali schivi, solitari e che non amano farsi coccolare, motivo per cui il loro addomesticamento è difficile. Se proprio si vuole allevare un gatto similare, allora meglio optare per un Bengala (dalla generazione F4 in poi però).

Il Prionailurus bengalensis è una specie protetta

I Cites classificano il Prionailurus bengalensis nell’Appendice II: si tratta dunque di una specie che attualmente non è minacciata di estinzione e per la quale è permesso il commercio, ma solo sotto stretto controllo. Solo che le norme variano molto a seconda del paese (per esempio negli Stati Uniti è vietato trasportarli da uno Stato all’altro).

Inoltre è nella Lista rossa IUCN delle Specie Minacciate nella categorie delle specie a rischio minimo. Tuttavia, se ci spostiamo a Hong Kong, ecco che il gatto leopardo è una specie protetta dall’Ordinanza per la Protezione degli Animali Selvatici n. 170.

La specie, nonostante non sia minacciata, si sta riducendo come numero allo stato selvatico: al momento siamo sopra i 50mila esemplari.

Quanto costa un cucciolo di gatto leopardo?

Essendo il Prionailurus bengalensis una specie protetta, è difficile dire quanto costa un cucciolo di gatto leopardo. Le leggi per la detenzione variano da paese e paese, ma verosimilmente, anche in quei paesi dove è concessa la detenzione, si tratta di un gatto costoso come prezzo.

Per fare un paragone, il gatto più costoso al mondo è il Savannah, un gatto ibrido in cui un esemplare costa anche 20mila euro o più. Il gatto Bengala, invece, che deriva dal gatto leopardo, può costare tranquillamente dai 1.500 ai 10mila euro.

Il gatto leopardo, un felino non per tutti

Essendo il gatto leopardo una specie felina selvatica protetta, non è possibile detenerlo qui in Italia (a meno di non essere uno zoo o affine con speciale permesso) e trovarne uno in vendita. Se sei interessato, la razza felina più simile è il Bengala.

L’alternativa è optare per un Savannah, ma attenzione: è considerato fra le razze feline più costose. In entrambi i casi, sia per il Bengala che per il Savannah, in quanto razze ibride per la legge italiana è possibile detenerli regolarmente in casa solamente dalla generazione F4 in poi.

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