Esenzione ticket, novità per le prestazioni: così puoi inserirne molte di più e spendi di meno-greenstyle.it-
Il Servizio Sanitario Nazionale ha aggiornato le regole relative all’esenzione dal ticket sanitario, introducendo novità importanti.
Il ticket sanitario, introdotto in Italia nel 1982, rappresenta il contributo che gli assistiti versano per usufruire di alcune prestazioni incluse nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), definiti dal DPCM del 12 gennaio 2017. Tra le prestazioni soggette al pagamento del ticket rientrano:
- visite specialistiche e esami diagnostici di laboratorio e strumentali;
- prestazioni in pronto soccorso senza carattere di emergenza o urgenza (codice 5, colore bianco), non seguite da ricovero;
- cure termali.
Nuove soglie e categorie di esenzione per reddito
L’esenzione dal ticket sanitario permette invece di accedere gratuitamente o con pagamento ridotto a visite mediche, esami e altre prestazioni sanitarie pubbliche, rappresentando un aiuto concreto per le famiglie con redditi bassi o per persone affette da specifiche patologie certificate.

Il quadro nazionale per l’esenzione dal ticket per motivi economici è stato ridefinito con quattro principali categorie, aggiornate a seguito dell’adeguamento delle soglie di reddito:
- E01 – bambini fino a 6 anni e anziani oltre i 65 anni con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro annui;
- E02 – disoccupati e familiari a carico con reddito familiare annuo sotto gli 8.263,31 euro, che sale a 11.362,05 euro in presenza di un coniuge e aumenta di 516,46 euro per ogni figlio a carico;
- E03 – titolari di assegno sociale e loro familiari a carico;
- E04 – titolari di pensione minima con più di 60 anni e familiari a carico, con reddito entro i limiti previsti per la categoria E02.
Oltre a queste categorie nazionali, le Regioni possono integrare le condizioni di esenzione con parametri più favorevoli o requisiti specifici, ampliando così l’accesso alle esenzioni. L’attribuzione dell’esenzione avviene prevalentemente in modo automatico, grazie all’incrocio dei dati tra Agenzia delle Entrate, INPS e Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per chi non risulta automaticamente esente, è possibile presentare un’autocertificazione presso la propria ASL, gli sportelli CUP oppure tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).La verifica del diritto all’esenzione avviene annualmente attraverso il Sistema Tessera Sanitaria (TS), che pubblica l’elenco degli assistiti esenti per reddito.
I cittadini possono controllare la propria posizione presso la ASL, il medico di medicina generale o tramite portali online, disponibili nelle Regioni che hanno aderito al sistema TS, tra cui Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Molise, Veneto, Marche, Abruzzo, Calabria e Provincia Autonoma di Bolzano. Il Ministero della Salute ha dettagliato l’elenco delle prestazioni per cui non è previsto il pagamento del ticket, tra cui:
- esami di diagnostica strumentale e di laboratorio e prestazioni specialistiche inserite in programmi di diagnosi precoce e prevenzione collettiva autorizzati dalla Regione (ad esempio mammografia per il tumore al seno, PAP test per il tumore della cervice uterina, ricerca sangue occulto per il tumore del colon-retto);
- esami necessari per la tutela della salute collettiva, obbligatori per legge o disposti in situazioni epidemiche (ad esempio test per contatti di malati infettivi);
- prestazioni del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta;
- trattamenti erogati durante il ricovero ospedaliero, inclusi i reparti di riabilitazione e lungodegenza post-acuzie, con tutti gli esami strettamente correlati al ricovero programmato (visite anestesiologiche, radiografie, elettrocardiogrammi, rimozione punti ecc.);
- alimenti destinati a categorie speciali come gli alimenti senza glutine per i celiaci;
- dispositivi medici per persone con diabete (aghi, strisce reattive, penne pungidito, misuratori della glicemia);
- protesi, ortesi e ausili tecnologici per persone con disabilità.
