
Rodrigo Duterte, ex presidente delle Filippine, si trova ora ad affrontare accuse di crimini contro l’umanità a causa della sua controversa guerra alla droga, che ha causato migliaia di omicidi extragiudiziali.
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<img alt="Filippine, Duterte consegnato alla Cpi: la sua guerra alla droga diventò uno sterminio" height="490" srcset="https://cdn.lifegate.it/M_ZtGdrzXr4u-uYU9h3tbsvQ6CI=/980x490/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2021/06/gettyimages-614100880-e1623843458802.jpg, https://cdn.lifegate.it/5Im7qjeQs7Y8c8NCGFfFbKrgFhs=/1960x980/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2021/06/gettyimages-614100880-e1623843458802.jpg 2x" width="980"></img>
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<p><span id="featured-image-caption">La guerra alla droga del presidente delle Filippine Rodrigo Duterte © Dondi Tawatao/Getty Images</span></p>
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<p>Recentemente, Duterte è stato arrestato a Manila e trasferito all'Aja, dove la <strong>Corte penale internazionale</strong> ha avviato un processo contro di lui. Durante il suo mandato, dal 2016 al 2022, ha guidato una campagna antidroga che ha portato a un numero impressionante di morti: il governo filippino stima circa 6.000, mentre le organizzazioni per i diritti umani parlano di cifre che potrebbero superare le 20.000 vittime. La Corte ha emesso un mandato d'arresto nei suoi confronti, ora eseguito.</p>
<h2>Il ritiro delle Filippine dalla cpi</h2>
<p>Nel gennaio del 2019, Duterte aveva deciso di ritirare le Filippine dalla <strong>Corte penale internazionale</strong>, in risposta all'avvio di un'indagine preliminare sulle sue politiche di guerra alla droga. Tuttavia, la Corte ha mantenuto la giurisdizione sui crimini commessi durante il periodo in cui le Filippine erano ancora membri, il che ha portato alle attuali accuse contro di lui, relative al periodo tra il 2016 e l'inizio del 2019.</p>
<p>La posizione dell'attuale governo filippino, con la figlia di Duterte, <strong>Sara Duterte</strong>, come vicepresidente, è stata inizialmente ambigua riguardo alla cooperazione con la Corte. Nonostante i tentativi di Duterte e dei suoi sostenitori di sminuire l'autorità della <strong>Cpi</strong>, la frattura tra <strong>Sara Duterte</strong> e il presidente <strong>Ferdinand Marcos junior</strong> ha portato a una decisione di estradizione. Questo ha suscitato proteste tra i sostenitori di Duterte, che hanno manifestato a <strong>Davao City</strong> contro quello che considerano un attacco politico.</p>
<p>Sara Duterte ha espresso il suo disappunto in una dichiarazione forte, sottolineando come la consegna di un ex presidente a potenze straniere rappresenti un affronto alla sovranità filippina. Ha denunciato la mancanza di rispetto per i diritti fondamentali di Duterte, affermando che non ha avuto accesso a un'autorità giudiziaria competente per difendere i suoi diritti.</p>
<p>La guerra alla droga di Duterte ha avuto origine proprio a <strong>Davao City</strong>, dove, da sindaco, aveva creato squadroni della morte per affrontare il narcotraffico. Una volta diventato presidente, ha ampliato queste pratiche, trasformando la sua campagna in una vera e propria strage. Duterte ha addirittura paragonato la sua lotta contro la droga a quella di Hitler, suscitando indignazione a livello internazionale.</p>
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