La Terra a secco: perdite record di acqua dolce che fanno tremare il pianeta -greenstyle.it
La scarsità di acqua dolce a livello globale ha raggiunto livelli critici, con perdite annuali che ammontano a 324 miliardi di metri cubi.
Trattasi di un quantitativo sufficiente a soddisfare il fabbisogno idrico di circa 280 milioni di persone. Questo allarme emerge dal recente Global Water Monitoring Report pubblicato dalla Banca Mondiale, che mette in luce un fenomeno definito come “siccità continentale”,.
Si tratta di un calo persistente e a lungo termine delle riserve idriche terrestri che interessa vaste aree del pianeta, ben oltre i confini delle zone desertiche tradizionalmente associate a tali emergenze.
La Terra a secco: perdite record di acqua dolce che fanno tremare il pianeta
A livello globale , il prelievo supera sistematicamente il rifornimento naturale, determinando un deficit idrico che raggiunge il 3% della disponibilità annuale rinnovabile delle acque di bacino, mentre nelle aree più aride questa soglia arriva a un allarmante 10%.

La crisi idrica è aggravata da fattori ambientali come il riscaldamento globale e l’intensificazione delle ondate di siccità, ma anche da scelte umane che incidono direttamente.
L’agricoltura, responsabile del 98% del consumo totale di acqua dolce da parte dell’uomo, è il principale motore di questo squilibrio. La rapida urbanizzazione e la gestione inefficiente delle risorse idriche amplificano ulteriormente il problema.
Un ulteriore elemento di criticità è rappresentato dalla sottovalutazione economica dell’acqua, soprattutto in ambito agricolo, dove spesso manca un prezzo reale per questa risorsa.
In molti Paesi, i costi energetici bassi o sovvenzionati per il pompaggio delle acque sotterranee incentivano un consumo eccessivo e poco sostenibile.
Nei territori dove la Gestione Integrata delle Risorse Idriche (IWRM) è debole o assente, il ritmo di esaurimento delle riserve è fino a tre volte superiore rispetto a quello di nazioni con politiche più efficaci.
La mancanza di acqua dolce non si limita a misure quantitative, ma scatena una serie di ripercussioni che coinvolgono direttamente la qualità della vita, la sicurezza alimentare e la biodiversità. La diminuzione delle risorse idriche compromette la produttività agricola, con conseguenze drammatiche sul mercato del lavoro e sui redditi delle popolazioni più vulnerabili.
In particolare, nell’Africa subsahariana, gli eventi di siccità hanno provocato la perdita di occupazione per almeno 600.000-900.000 persone all’anno tra il 2005 e il 2018, colpendo in modo più severo donne e lavoratori meno qualificati.
Inoltre, l’acqua virtuale – ovvero quella incorporata nei prodotti scambiati a livello globale – fa sì che la scarsità idrica locale possa avere effetti economici su scala mondiale.
Ad esempio, una riduzione di 100 mm nelle precipitazioni in India potrebbe comportare una perdita di reddito globale reale stimata in 68 miliardi di dollari.Dal punto di vista ambientale, l’abbassamento delle riserve idriche incrementa significativamente il rischio e la gravità degli incendi boschivi.
