Parcheggio condominiale e rischio multe - greenstyle.it
Parcheggi in cortile condominiale: è possibile rischiare multe fino a 800 euro. Quali sono le cause che portano a questo?
Il parcheggio abusivo nei cortili condominiali rappresenta un problema ricorrente che può generare tensioni tra condomini e mettere a rischio la tranquillità e la funzionalità degli spazi comuni. Chi parcheggia impropriamente in aree non destinate alla sosta rischia multe fino a 800 euro. Vediamo come è possibile tutelarsi e quali sono i poteri dell’amministratore condominiale e delle autorità competenti.
Parcheggio abusivo: quando il diritto di uso comune viene violato
Il fenomeno del parcheggio abusivo non riguarda solo la sosta in spazi non autorizzati, ma anche la limitazione del diritto di godimento degli altri condomini sulle parti comuni quali cortili, vialetti, aree verdi o spazi antistanti i portoni e i box. Quando un singolo condomino utilizza questi spazi come fossero di esclusiva proprietà, si configura una vera e propria violazione.
Il riferimento normativo principale è l’articolo 1102 del Codice Civile, che vieta l’appropriazione esclusiva di parti comuni. Ogni uso deve essere compatibile con i diritti degli altri condomini. Pertanto, parcheggiare un veicolo in modo tale da impedire il passaggio, l’accesso o la possibilità di carico e scarico agli altri condomini costituisce un abuso da sanzionare.

Quando la situazione di parcheggio abusivo diventa persistente, spetta all’amministratore del condominio intervenire per tutelare i diritti dei condomini. L’amministratore ha il compito di garantire il rispetto del regolamento condominiale, ma non può procedere alla rimozione forzata del veicolo in autonomia. Tale potere è riservato esclusivamente alle autorità competenti, come la polizia locale, che normalmente interviene su aree pubbliche e, in casi specifici, anche su aree private se autorizzata.
L’intervento dell’amministratore si limita a un richiamo formale al trasgressore, con invito a rimuovere il veicolo. Se la condotta abusiva persiste, è possibile convocare l’assemblea condominiale per deliberare azioni mirate, incluso il ricorso a vie legali, come previsto dall’articolo 1117 quater del Codice Civile.
Sanzioni pecuniarie previste e condizioni di applicazione
In presenza di una specifica clausola nel regolamento condominiale, approvata dall’assemblea, possono essere previste sanzioni pecuniarie per chi parcheggia abusivamente. Secondo l’articolo 70 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile, la multa può arrivare a 200 euro per la prima infrazione e fino a 800 euro in caso di recidiva.
È importante sottolineare che l’amministratore può applicare tali sanzioni solo se il regolamento condominiale ne prevede esplicitamente la possibilità e sempre dopo una delibera assembleare che ne formalizzi l’applicazione. In assenza di tali condizioni, le sanzioni non possono essere imposte.
In caso di necessità di rimozione del veicolo o di intervento per il rispetto della normativa sulla sosta, la Polizia Locale rappresenta l’autorità competente a intervenire. In Italia, la Polizia Locale è un corpo di polizia ad ordinamento civile, con competenze di controllo e vigilanza sul territorio di riferimento, inclusi i casi che coinvolgono i condomini.
Gli agenti di Polizia Locale possono essere contattati dai condomini o dall’amministratore per denunciare la situazione di abuso e chiedere l’intervento. L’azione può comprendere la contestazione della violazione e la rimozione del veicolo, agendo nel rispetto delle procedure previste dalla legge.
Il coinvolgimento della Polizia Locale è spesso decisivo per risolvere situazioni di stallo, soprattutto quando il trasgressore non rispetta gli inviti alla rimozione del veicolo..
