Greenstyle Casa & Giardino Casa Riciclo Come riutilizzare la cera delle candele

Come riutilizzare la cera delle candele

La cera delle candele rappresenta uno dei materiali più versatili e malleabili per il fai da te: una volta sciolto, questo composto può essere versato in contenitori e stampi affinché assuma la forma che più ci aggrada. Ma quali sono i migliori progetti di riciclo creativo da realizzare per recuperare la vecchia cera? Dalla creazione di nuove candele fino ai sigilli per buste, le alternative non mancano: ecco diversi progetti da realizzare a casa, senza troppo sforzo.

Come riutilizzare la cera delle candele

Fonte immagine: Pixabay

Come riutilizzare la cera delle candele? È questa una delle curiosità che sarà sicuramente sorta agli appassionati di fai da te, in particolare coloro che amano lanciarsi nel riciclo creativo per evitare qualsiasi tipo di spreco.

D’altronde, le candele rappresentano da sempre un modo originale e anche molto romantico per illuminare e profumare gli ambienti, perché allora non recuperare quella cera sciolta che solitamente si deposita sul fondo dei candelabri?

Con questa utile sostanza, soprattutto se di origine animale come la cera d’api, si possono infatti realizzare numerosi progetti: si tratta di un composto molto versatile e, soprattutto, riutilizzabile più e più volte. Dalla creazione di nuove candele, fino alla decorazione della casa, dare nuova vita alla cera è sempre piacevole.

E ci si può sbizzarrire anche con la fantasia perché, per sua natura, questo materiale è estremamente semplice da modellare, per ottenere le forme più originali. Di seguito, qualche consiglio utile.

Cera delle candele: come è fatta

Cera naturale

Prima ancora di scoprire come riciclare la cera delle candele per ottenere dei bellissimi oggetti fai da te, è utile scoprire le caratteristiche di questo materiale e la sue origine. In molti si saranno infatti chiesti come viene prodotta la cera e, soprattutto, perché possiede delle proprietà tanto singolari.

La produzione di cera ha origini antichissime, tanto che tutt’oggi è difficile risalire a una data certa. Di certo venivano già usate ai tempi dei Romani, almeno dal 500 a.C., e venivano realizzate perlopiù in sego: si tratta di un grasso ricavato da resti animali come suini, bovini e ovini.

Tuttavia, le candele così come le conosciamo oggi potrebbero essere nate in Asia e, più precisamente, in Cina: già durante la Dinastia Qin veniva creata cera dalla bollitura del cinnamomo. Più di recente, le candele sono state prodotte soprattutto in cera d’api e, in particolare nel ‘900, con alcuni scarti della raffinazione del petrolio.

La maggior parte delle candele oggi in commercio sono infatti realizzate in paraffina: per quanto si tratti di un derivato di scarto del petrolio e di altri combustibili, ha però un impatto ambientale ridotto perché questa sostanza è molto stabile e non reagisce con altre sostanze chimiche. Come facile intuire, è sempre meglio prediligere prodotti completamente naturali e biologici, come appunto la cera d’api.

Fra le peculiarità più interessanti della cera si elenca la malleabilità a temperatura ambiente, un basso punto di fusione, circa 45 gradi, l’idrorepellenza, l’insolubilità in acqua e una viscosità bassa da fusa.

Come riutilizzare la cera delle candele

Come già accennato in apertura, la cera delle candele può essere facilmente recuperata per creare numerosi oggetti o per decorare la casa. Questo perché, una volta sciolto, questo materiale si trasforma in liquido e può essere quindi versato in stampi e vasetti per ottenere la forma preferita.

Ma come riutilizzare la cera delle candele, quali progetti realizzare?

Creare nuove candele

Creare candele

Non c’è niente di più semplice che creare nuove candele a partire dalla cera di esemplari già utilizzati. Il processo è molto semplice e permette di ottenere nuove candele dalle forme preferite, evitando così di doverne comprare continuamente di nuove.

Innanzitutto, magari aiutandosi con un cucchiaio brevemente scaldato sul fuoco, possiamo rimuovere i residui di cera da candelabri, piattini e vasetti: si otterranno così numerose scaglie, da impiegare per la preparazione di nuove candele. Si consiglia però di non mescolare residui di cere profumate diverse poiché, una volta fuse, non è detto che garantiscano una nota olfattiva piacevole.

A questo punto, si dispongono le scaglie di cera all’interno di una ciotola di vetro da forno, quindi resistente alle alte temperature, da posizionare a sua volta in una pentola ricolma d’acqua bollente. In altre parole, si farà sciogliere la cera recuperata a bagnomaria.

Una volta che la cera risulta completamente fusa, la si potrà versare in bicchierini, vasetti, stampi da forno e qualsiasi altra forma si vorrà utilizzare per ottenere una nuova candela.

Quando le cere appariranno ancora fluide, al centro della candela si potrà posizionare uno stoppino, sia d’acquisto che realizzato in modo casalingo con dello spago, per poi attendere il completo raffreddamento. Una volta che la cera si è solidificata, la candela potrà illuminare di nuovo i propri ambienti.

Sigilli per buste e biglietti

Sigillo per busta

Cosa c’è di più elegante di una busta chiusa da un sigillo di ceralacca o, ancora, di un bigliettino d’auguri allo stesso modo impreziosito? Questo simbolo elegante, un tempo riservato alla nobiltà, è semplicissimo da realizzare anche in ambiente domestico, proprio recuperando della vecchia cera.

Innanzitutto, è necessario creare lo stampino: la figura che, impressa sulla cera, andrà a creare il sigillo. Per farlo è sufficiente recuperare un tappo di sughero e, su una delle due estremità, ricavare una figura con l’aiuto di un piccolo coltellino oppure della punta di un cacciavite.

Come facile intuire, si potrà dare libero sfogo alla propria creatività: una lettera, delle iniziali, un logo, un elemento floreale stilizzato e molto altro ancora. Realizzato lo stampino, è sufficiente scaldare la cera di recupero e farne cadere qualche goccia sulla busta.

Quando ancora liquida, basterà premere con lo stampino in sughero, attendere un paio di secondi e lasciare raffreddare.

Per un effetto ancora più elegante, al di sotto della cera si possono posizionare dei fili in spago oppure dei nastrini in raso.

Rifinire i decori natalizi

Candele di Natale

La cera è anche molto utile per rifinire i decori natalizi, ad esempio le classiche palline dell’albero di Natale realizzate con il fai da te. Una volta fuso, questo materiale è estremamente malleabile e lo si può infatti utilizzare per realizzare dei disegni in rilievo.

Innanzitutto, si recuperino degli oggetti in vetro o in plastica resistente al calore per realizzare la palline di Natale.

Si possono riciclare barattoli della confettura, packaging trasparente di oggetti vari e molto altro ancora. Dopo aver scaldato la cera di recupero, basta farne colare qualche goccia sulla superficie dell’oggetto da decorare.

Si lascia raffreddare e, con l’aiuto di uno stuzzicadenti o di un cacciavite piatto, si rimuove la cera in eccesso fino a ottenere il disegno oppure il decoro previsto.

Creare piccoli soprammobili e impreziosire il presepe

Stampi in cera

I più creativi possono anche riutilizzare la cera per realizzare dei piccoli soprammobili, da esporre in luoghi della casa non eccessivamente caldi, per evitare che si sciolgano. Si può semplicemente procedere con degli stampi, versando della cera liquida e lasciando che si raffreddi, oppure puntare su un effetto colatura.

Ad esempio, la cera è il materiale più utilizzato per riprodurre la caduta dell’acqua per i presepi o, ancora, per i paesaggi in miniatura: la si versa sulla superficie dove si vuole ricreare l’acqua, ad esempio, la montagnetta in cartone costruita per il Presepe e la si lascia raffreddare. La viscosità della cera fusa le permette di rimanere attaccata a queste pareti, anziché accumularsi velocemente sul fondo.

Fissare stringhe, stoffa e zip

Zip

La vecchia cera torna molto utile anche per molte necessità domestiche, delle piccole operazioni di fai da te che possono rendere la quotidianità decisamente più semplice. Fra le tante:

  • Fissare le estremità sfilacciate delle stringhe, per facilitare il loro scorrimento nei fori delle scarpe;
  • Bloccare lo sfilacciamento dei bordi della stoffa, evitando così fili penzolanti e pelucchi;
  • Rendere più scorrevoli le zip, soprattutto quando tendono a bloccarsi perché ormai datate. È sufficiente sfregare della cera fredda sui denti delle cerniere, per facilitarne lo scorrimento.

Come gestire la cera in eccesso

Ma come smaltire la cera in eccesso, quella che non può essere più riutilizzata per nuovi lavori semplicemente perché ormai troppo esigua per poter essere maneggiata? In linea generale, quando la cera si sbriciola la si può semplicemente raccogliere con l’aspirapolvere oppure gettare nell’indifferenziato.

Come già accennato, la cera di paraffina è molto stabile e quindi non interagisce con altre sostanze chimiche.

Dove buttare la cera liquida

Cera liquida

Ma che fare quando si vuole smaltire la cera liquida, dove bisognerebbe buttarla? Innanzitutto, la cera liquida non deve essere mai versata nel lavandino o gettata nei sanitari. Si solidifica infatti a temperatura ambiente, creando problematiche alle tubature di casa, ma anche agli impianti depurativi delle acque reflue.

Il modo migliore per procedere è invece attendere che si raffreddi e, una volta solidificata, gettarla nel sacco dell’immondizia indifferenziata.

 

Fonti

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare