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Cani e gatti abbandonati: cosa fare e chi chiamare

Cani e gatti abbandonati possono rischiare la vita: tutte le indicazioni su cosa fare e chi chiamare se si nota un animale in difficoltà.

Cani e gatti abbandonati: cosa fare e chi chiamare

Le vacanze, un trasloco o l’arrivo dei figli sono spesso motivi per cui cani e gatti vengono abbandonati. Un comportamento tutt’altro che responsabile, sia per le alternative che comunque esistono che per le difficoltà a cui potrebbero andare incontro quelli che fino a poco tempo prima erano dei fedeli compagni di vita.

Gli abbandoni di cani e gatti sono una piaga diffusa durante tutto l’anno, ma che in estate raggiunge il suo picco. Le vacanze pongono diverse famiglie di fronte alla scelta: cosa farne dei propri amici a quattro zampe quando sarà il momento di andare in ferie? Purtroppo in molti scelgono la soluzione più comoda e vigliacca, ovvero l’abbandono in strada o in qualche area più o meno di campagna.

A questo si somma il fatto che gli animali abbandonati sono spesso poco abituati alla vita all’aperto e al procurarsi il cibo. In più può capitare che vaghino per le strade cercando in qualche modo di ricongiungersi alla propria famiglia, finendo però col rappresentare un potenziale pericolo per automobilisti e motociclisti. Da non dimenticare il rischio per la salute legato al caldo estivo, spesso fatale per cani e gatti allontanati dai proprietari.

Cosa fare in caso di cani e gatti abbandonati

Quando ci si imbatte in un animale abbandonato è innanzitutto necessario riconoscerlo effettivamente come tale. Stando alle indicazioni fornite dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane, un esemplare vittima di abbandono apparirà spaesato e confuso, con la naturale tendenza a seguire i passanti. In altri casi però potrebbe mostrare diffidenza e sospetto, frutto del trattamento subito da parte della sua famiglia.

Per quanto riguarda i cani nella pressoché totalità dei casi si noterà l’assenza di un collare, o comunque della medaglietta. Che si tratti di cani o gatti, se l’abbandono è avvenuto da un po’ il soggetto potrebbe mostrare debolezza e un aspetto fortemente denutrito.

Se il cane o il gatto si trova in un’area a forte densità umana o soggetta a traffico veicolare la priorità è quella di cercare di accompagnarlo, magari con del cibo o dell’acqua, in una zona più tranquilla. Lì sarà possibile approcciarlo con minori rischi per l’animale o per chi sta transitando in auto o altro veicolo.

Cani abbandonati, cane sottoposto ad abbandono
Fonte: Pixabay

Cani abbandonati, cosa fare

Guardando nello specifico al cosa fare in caso di cani abbandonati, il primo consiglio è quello di approcciarsi con un tono di voce tranquillo e calmo. Sarà importante trasmettere fin da subito serenità e la sensazione di non rappresentare una minaccia per l’animale.

Importante comprendere che un cane abbandonato potrebbe reagire per istinto, senza cattiveria o brutte intenzioni, ma semplicemente per difendersi dagli sconosciuti. In caso di soggetto diffidente o timoroso non rischiare un approccio ravvicinato, poiché anche il gesto più naturale rischia di essere interpretato come una minaccia e l’animale potrebbe finire col mordere.

Qualora il cane si dimostri affettuoso e disponibile a essere avvicinato provare con del cibo o dell’acqua a guadagnare la sua fiducia. In ogni caso avvicinarsi lentamente e senza gesti bruschi, possibilmente evitando di approcciarsi in posizione del busto completamente frontale. Meglio leggermente ruotati verso un fianco, così da trasmettere un minore senso di minaccia all’animale. Evitare inoltre di arrivare a contatto col cane: lasciare sempre una distanza residua di sicurezza, per voi e per lui, così da permettere all’animale di colmare la restante parte.

Che il cane sia docile o diffidente, un passo fondamentale per assicurarsi che riceva le cure necessarie è quello di non affidarsi unicamente al proprio buon cuore e alla propria responsabilità. Esistono figure appositamente dedicate al recupero di questi animali, che se allertate sapranno procedere con metodo e attenzione.

Gatto abbandonato randagio
Fonte: Foto di aruggeri da Pixabay

Gatti abbandonati: cosa fare

Il recupero di un gatto potrebbe risultare molto semplice se l’animale mostra un atteggiamento ancora in linea con la sua precedente vita domestica. In caso fosse stato abituato all’esterno, magari anche per lunghi periodi, il recupero potrebbe risultare più laborioso. Idem qualora si tratti di un soggetto diffidente, a maggior ragione se ci si trova di fronte una femmina in gravidanza o con cuccioli.

Avvicinarsi a un gatto abbandonato è sempre sconsigliato, in quanto il suo istinto di sopravvivenza e il recente trauma dell’abbandono lo porteranno a porsi sulla difensiva (quando non a una vera e propria fuga).

Il gatto deve essere lasciato libero di prendere confidenza con la propria presenza. Se necessario rimanendo, a distanza, in silenzio e con atteggiamento rilassato. Mai utilizzare un tono di voce acuto o un volume troppo alto, se vorrete creare un clima di fiducia tra voi e l’animale meglio esprimersi con toni bassi e pacati.

Quando deciderà che è giunto il momento sarà il gatto stesso ad avvicinarsi, concedendo la propria fiducia. Attenzione a ripagarla nel modo più corretto, continuando ad assumere un atteggiamento calmo e rilassato. Come per il cane, acqua e cibo potranno essere d’aiuto.

Chi chiamare

Chi chiamare quando si trova un cane abbandonato? Se invece si tratta di un gatto, chi bisogna contattare? I due soggetti ufficialmente deputati a intervenire in questi casi sono la Polizia Locale e l’ASL. I numeri di telefono sono variabili a seconda dell’area geografica coinvolta, ma potranno essere facilmente reperiti attraverso il rispettivo sito Internet o contattando il centralino. A loro spetterà, nel caso del cane, la verifica della presenza di microchip.

Qualora non fosse disponibile, per difficoltà contingenti o ad esempio durante l’orario notturno, il consiglio è di rivolgersi al numero unico per le emergenze 112. Carabinieri e forze di Polizia devono essere allertati in ogni caso qualora si assista al reato di omissione di soccorso o addirittura al momento dell’abbandono. In questo caso, se possibile, annotare anche l’eventuale numero di targa del veicolo su cui viaggiano gli autori del gesto.

In caso di difficoltà nel raggiungere il personale designato è possibile allertare un’associazione animalista attiva in zona. Solo per citarne alcune, si può fare riferimento a LAV, Lega Nazionale per la Difesa del Cane ed ENPA.

Qualora si riscontrino particolari difficoltà nel contattare la ASL e si noti che l’animale è in sofferenza, ovvero presenta lesioni o si trova in forte stato di malnutrizione/denutrizione è possibile contattare una clinica veterinaria di zona per conoscere eventuali soluzioni alternative.

Ricordiamo inoltre che non soltanto l’abbandono è considerato reato perseguibile penalmente, ma che a partire dall’approvazione della legge 189/2004 anche l’omissione di soccorso comporta un’ammenda fino a 10mila euro e in alcuni casi l’arresto. Un dovere morale quindi, ma anche un obbligo legale.

Da sottolineare infine che soccorrere cani e gatti abbandonati è un gesto di civiltà. Un’azione che contribuirà a restituire un po’ di amore, e di fiducia nell’uomo, a delle creature tradite proprio da chi avrebbe dovuto prendersene cura.

Cani e gatti abbandonati: numero verde

Qualora il cane o gatto abbandonato si trovi nei pressi di una strada o autostrada è attivo il numero verde ProntoANAS 800841148. L’intervento è obbligatorio in caso di segnalazione, il mancato intervento da parte degli operatori è passibile di denuncia.

Se gli animali sono minacciati da un incendio è possibile contattare il numero verde dei Carabinieri Forestali, il 1515. Alcune speciali numerazioni sono state attivate dalle singole Regioni per contrastare i fenomeni dell’abbandono e del randagismo.

Solo per fornire alcuni esempi, in Abruzzo è attivo il numero verde 848800500, mentre in Campania il contatto telefonico è l’800178400. Qualora non si conoscano i contatti della propria Regione è possibile visitare il portale regionale o digitare sui motori di ricerca la seguente stringa “cani abbandonati numero verde“, a cui andrà fatto seguire il nome della Regione in cui ci si trova. Discorso valido anche per i felini: in quel caso il nome della Regione andrà fatto precedere dalla frase “gatti abbandonati numero verde“.

Cani abbandonati, dove portarli

Ultima questione è quella relativa allo spostamento dell’animale. Gatti e cani abbandonati non dovrebbero essere di norma prelevati dal privato cittadino, ma affidati alle mani degli addetti ASL o della Polizia Locale.

Qualora le condizioni del cane o del gatto impongano un intervento rapido e sia possibile farlo salire in macchina (se necessario prendendolo in braccio), non potendo nel frattempo affidarlo a chi di dovere, dove portarli? In primo luogo andrà verificata la presenza di un Pronto Soccorso veterinario all’interno della locale Facoltà di Medicina Veterinaria.

Se tale struttura non fosse presente si può contattare il più vicino punto di Pronto Soccorso veterinario. Essendo, come ricordiamo, un’attività privata e non collegata al servizio sanitario nazionale occorrerà specificare la natura della chiamata.

A questo punto si potrà scegliere se riferirlo alla struttura, a pagamento, o in alternativa richiedere le indicazioni necessarie per recarsi presso il centro statale o comunale di zona.

Cani e gatti, soluzioni anti-abbandono

Vogliamo rivolgere in ultima istanza anche un invito a non abbandonare cani e gatti al loro destino. Fedeli compagni di una vita o piccole pesti, tutti meritano l’opportunità di una famiglia amorevole.

Chi deve andare in vacanza può contattare una ormai comune pensione per cani e gatti, dove far trascorrere al proprio animale il periodo in cui saremo via per le ferie. Questo qualora non vi siano amici o parenti disposti a prendersene cura, eventualmente anche solo passando a controllare che abbiamo cibo e acqua a disposizione.

In caso di estrema difficoltà è possibile rivolgersi a un’associazione animalista di zona, verificando la possibilità di affidare il proprio compagno animale alle cure di uno degli iscritti.

Anche nel caso in cui abbiate scoperto che il gatto possiede degli artigli, con cui potrebbe aver danneggiato qualche tessuto domestico, o che il cucciolo di terranova crescendo sarà più grande di un chihuahua, l’abbandono non è una soluzione.

Al quattro zampe di casa dovrebbe essere garantita comunque la possibilità di trovare una nuova famiglia senza rischiare la vita per strada. Anche in questo caso è consigliato allertare le associazioni animaliste, che faranno il possibile per trovare quanto prima un’adozione per il proprio cane o gatto.

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