Quali sono i legami tra cambiamento climatico e rischio uragani?
I cambiamenti climatici sono una delle cause degli uragani sempre più forti e violenti. Il fenomeno è legato all’aumento delle temperature delle acque oceaniche e al maggior tasso di umidità, entrambi fattori causati dal processo di riscaldamento globale in corso.
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Il cambiamento climatico sta davvero influenzando il rischio di uragani? E se si, qual è il meccanismo alla base di questo fenomeno? Da alcuni anni, in ogni parte del globo stiamo assistendo a un’escalation di eventi meteorologici dalla portata sempre più distruttiva.
Forti raffiche di vento, piogge torrenziali, periodi prolungati di siccità sono ormai all’ordine del giorno, insieme ad altri eventi estremi come lo sviluppo di cicloni o uragani.
Di fronte a simili fenomeni naturali, non possiamo che domandarci in che modo il riscaldamento globale stia contribuendo a tutto questo.
Cosa rende gli uragani più potenti?
I cambiamenti climatici antropici, causati da attività umane che comportano la produzione di gas serra, stanno davvero rendendo gli uragani più forti e distruttivi?
A cercare di rispondere a questa domanda sono stati molti scienziati, e gli studi condotti fino ad oggi sembrano confermare quanto ipotizzato: l’aumento delle temperature atmosferiche (dovute al riscaldamento globale) sta interferendo con i normali modelli meteorologici, portando allo sviluppo di fenomeni sempre più devastanti e sconvolgenti.
Nel caso specifico, l’incremento progressivo delle temperature contribuisce a creare un ambiente favorevole per la formazione di uragani sempre più intensi e in più rapida evoluzione.
Ma in che modo avviene tutto ciò? Per poter rispondere a questa domanda, bisogna prima capire come funziona un uragano.
Cos’è e a cosa è dovuto un uragano?
Con il termine “uragano” si intende un ciclone tropicale, uno dei fenomeni naturali più affascinanti, potenti e devastanti della Terra, capace di distruggere intere aree urbane.
Materialmente parlando, si tratta di enormi masse di aria che possono raggiungere una larghezza anche di centinaia di chilometri, e che ruotano a elevata velocità, accompagnati da venti ciclonici e piogge molto intense.
Perché si possano sviluppare, gli uragani hanno bisogno di una serie di “elementi”, a cominciare dall’aria calda e umida, che funge un po’ da energia per lo sviluppo e l’intensificazione del fenomeno.
Come tutti gli altri eventi atmosferici, anche gli uragani si basano su un delicato equilibrio. Noi umani stiamo profondamente scombinando questo equilibrio, a causa delle nostre attività quotidiane inquinanti.
È qui che entrano in gioco i cambiamenti climatici e, più esattamente, il riscaldamento globale.
Quest’ultimo, infatti, sta determinando un progressivo aumento della temperatura dell’aria e delle acque superficiali oceaniche, e ciò crea un ambiente favorevole per la formazione di uragani e cicloni.
Ma vediamo meglio quale tipo di rapporto esiste tra incremento delle temperature e aumento dell’intensità degli uragani.
Qual è il legame tra cambiamento climatico e rischio uragani?
La potenza degli uragani dipende essenzialmente dal calore negli strati superficiali dell’oceano, che fornisce l’energia necessaria per innescare il processo di evaporazione dell’acqua.
Come abbiamo visto, la temperatura degli oceani sta man mano aumentando a causa del riscaldamento globale, mentre l’intensità delle precipitazioni che accompagnano gli uragani aumenta con l’aumentare dei livelli di umidità nell’atmosfera, livelli anche stavolta collegati al progressivo riscaldamento globale.
L’aumento delle temperature sta dunque dando vita alla cosiddetta “tempesta perfetta”, favorendo lo sviluppo di uragani sempre più minacciosi, violenti e devastanti, fenomeni che aumentano di forza in maniera sempre più rapida e imprevedibile.
Ne consegue l’impossibilità di riuscire a preparare per tempo le comunità locali, in modo che possano correre ai ripari il più tempestivamente possibile.
Cambiamento climatico e uragani: rischi e conseguenze
Disastri ambientali di questo tipo possono avere conseguenze enormi, possono causare un elevato numero di vittime in tutto il mondo, danneggiare i raccolti, aggravare il problema della fame e della malnutrizione, accentuare gli squilibri sociali e aumentare il tasso di migrazioni verso zone meno a rischio.
Secondo gli scienziati, se non porremo rimedio al problema del riscaldamento globale, simili situazioni saranno sempre più gravi e frequenti nel prossimo futuro.
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