Bricolage: tipologie di materiali isolanti
Tipologie di isolanti per la casa, anche per il fai da te e il bricolage, sia per il calore che per l'insonorizzazione e la sicurezza elettrica.
L’utilizzo di materiali isolanti ha una grande importanza all’interno della casa e, non a caso, è una delle attività più frequenti del fai da te e del bricolage. Ma quali sono le tipologie più frequenti e, non ultimo, a quali funzioni rispondono?
Prima di cominciare, però, è doveroso specificare come alcune di queste operazioni richiedano grande manualità e precisione. Di conseguenza, non solo è utile chiedere un consiglio al proprio negozio di fai da te di fiducia, ma anche richiedere l’intervento di un professionista se necessario. Di seguito, le categorie più diffuse: gli isolanti elettrici, acustici e termici. Le informazioni riportate hanno un carattere generico e, per tanto, non possono riferirsi alle esigenze specifiche del singolo.
Isolanti elettrici
Gli isolanti elettrici, così come suggerisce il nome, servono per evitare non solo che la corrente elettrica possa pericolosamente essere trasferita agli abitanti nella casa, ma anche che le varie componenti entrino in contatto causando un corto circuito. Non si entrerà, in questo frangente, nel dettaglio della tensione e della polarità, aspetti che spettano invece all’elettricista, bensì a quelle operazioni che possono essere effettuate a livello domestico. Al solito, si vagli sempre il massimo della sicurezza, spegnendo l’interruttore centrale prima di procedere.
I principali isolanti elettrici, come visto in un precedente aggiornamento, sono i nastri adesivi. Esistono quindi guaine, gomme, fascette, canaline e tutti quegli strumenti che, fisicamente, posso separare fisicamente e proteggere i cavi elettrici. Fra i più comuni, il polietilene è di certo il più diffuso: è una resina termoplastica, di natura vinilica, morbida, malleabile e adatta alla manipolazione. Per questo motivo, è la più usata proprio i nastri adesivi. Si prosegue con il vetro che, avendo una conducibilità elettrica molto bassa, è spesso impiegato per separare le intersezioni di cavi multipli. Quindi la ceramica, ma anche alcuni materiali di plastica rigida. La scelta dipende non solo da tensione e voltaggio, ma anche dalla resistenza al calore: di conseguenza, è sempre necessario seguire il consiglio di un professionista.
Isolanti acustici
Gli isolanti acustici, come sempre il nome suggerisce, servono per limitare o bloccare i disturbi sonori. Sono molto comuni nelle abitazioni condominiali, per evitare che gli inquilini vengano disturbati dai vicini o da chi abita ai piani superiori, ma anche in caso di esigenze particolari, come la necessità di esercitarsi con strumenti musicali oppure negli studi di registrazione.
Solitamente si tratta di pannelli, da appendere alle pareti oppure da integrare nella parete stessa in fase di costruzione, come a livello di intercapedine. Questi possono essere di due principali categorie: fonoassorbenti e fonoisolanti. I primi sono utilizzati per evitare il rimbalzo delle onde sonore all’interno di un ambiente, riducendo quindi l’effetto eco e migliorando la qualità del suono. Sono normalmente di materiale poroso e assorbono l’energia sonora, disperdendola. Diversi i materiali: dalla lana di vetro al sughero, passando per la fibra di legno, poliuretano, argilla. Quelli fonoisolanti, invece, non assorbono il suono ma riflettono la sua onda nell’ambiente d’origine, impedendo quindi si propaghi nei limitrofi. Possono essere in gomma, in metallo o in altri materiali high-tech.
Isolanti termici
Gli isolanti termici, in linea del tutto generica, servono normalmente per evitare la dispersione del calore o, al contrario, per mantenere un ambiente più fresco rispetto all’esterno. Utilizzando questi strumenti, solitamente in pannelli, fibre o resine dai più svariati materiali, si raggiunge anche un miglior risparmio energetico: una maggiore tenuta del calore, ad esempio, abbatte i costi di riscaldamento.
Di norma, l’isolamento termico viene applicato alle pareti, secondo diverse tecniche. Può essere interno, quindi adagiato sulla superficie dei muri stessi, ma anche inserito nell’intercapedine oppure a cappotto, ovvero adagiato sulla parete esterna e protetto con fibra di vetro e stuccatura speciale.
I materiali sono i più svariati. Fra gli isolanti sintetici vi è il polistirolo e il poliuretano espanso, mentre fra quelli di origine animale si elencano lana di pecora e piume. Tra le naturali e minerali, infine, fibra di cellulosa e legno, lana di roccia, canapa, juta, argilla e molti altri.