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Case green: definizione e bonus 2023 per acquisti e ristrutturazioni

Con la direttiva Case Green, a livello europeo si è deciso di migliorare la classe energetica degli edifici residenziali e pubblici del Vecchio Continente. La misura è volta non solo a ridurre i consumi energetici, ma anche a rendere gli immobili a impatto praticamente zero entro il 2030. Ma quali sono le misure previste dalla direttiva, quali le scadenze e, soprattutto, quali i bonus e gli incentivi a cui poter accedere?

Case green: definizione e bonus 2023 per acquisti e ristrutturazioni

Fonte immagine: Pixabay

Il tema delle cosiddette Case Green, ossia degli edifici a basso impatto energetico, è entrato da qualche tempo con una certa irruenza nel dibattito pubblico e in quello politico. A sollevare le curiosità dei proprietari di immobili, ma anche molte preoccupazioni, è stata l’omonima direttiva ratificata a livello europeo.

Essa figura un adeguamento degli edifici del Vecchio Continente a classi energetiche dai consumi più ridotti. Ma cosa prevede la direttiva Case Green, quali sono le esenzioni e quali bonus sono ancora attivi nel 2023 per poter ristrutturare il proprio immobile?

In un’ottica di risparmio energetico e di azioni concrete per contrastare i cambiamenti climatici, il Parlamento Europeo ha ratificato una serie di misure per rendere gli edifici – residenziali e non – più sostenibili.

L’adeguamento sarà obbligatorio, con un orizzonte temporale entro il 2023, anche se sono già state previste deroghe ed esenzioni. Di seguito, tutte le informazioni utili per chi volesse già da ora adeguare la propria abitazione.

Case Green: cosa sono

Casa

Da diversi anni a questa parte, anche nel campo dell’edilizia si sono sempre fatti più strada i temi della sostenibilità ambientale. Dalla coibentazione degli spazi abitativi fino all’installazione di sistemi fotovoltaici per la produzione di energia, sempre più edifici hanno migliorato le loro performance energetiche.

Eppure, almeno in termini burocratici, non basta implementare alcune misure verdi affinché un’abitazione sia davvero ecosostenibile. Cosa si intende per Case Green, di conseguenza?

Secondo quanto definito dal Parlamento Europeo nel marzo del 2023, per Case Green si intendono degli edifici a impatto ambientale il più possibilmente vicino allo zero. In altre parole, un’abitazione verde non è altro che un edificio a emissioni zero, obiettivo che dovrà essere raggiunto per le nuove costruzioni entro il 2028.

Certamente, in un continente come l’Europa, dove una parte considerevole del patrimonio immobiliare è determinato da vecchie costruzioni o palazzi storici, il Parlamento ha voluto leggermente ampliare questa definizione. Di conseguenza, si possono identificare come Case Green:

  • Tutte le nuove costruzioni che, entro il 2028, saranno a emissioni zero;
  • Tutti gli edifici già esistenti che entro il 2030 riusciranno a passare in fascia energetica “E”, nonché le stesse abitazioni che al 2033 dovranno essere almeno di classe “D”.

Cosa prevede la direttiva Case Green

Case Green, fotovoltaico

Entro il 2030, l’Unione Europea vuole ridurre di almeno il 55% la quantità di emissioni climalteranti in atmosfera, rispetto ai livelli del 1990. Per raggiungere questo importante obiettivo, nel Vecchio Continente si è reso necessario anche intervenire sugli edifici abitativi e commerciali, affinché abbattano i loro consumi e riducano, oppure eliminino, le emissioni di gas serra.

La direttiva ratificata a livello europeo richiede quindi che:

  • per gli edifici residenziali, entro il 2030 si raggiunga almeno la classe energetica “E”, per poi ottenere la classe energetica “D” entro il 2033;
  • per gli edifici non residenziali e pubblici, la “E” dovrà essere raggiunta entro il 2027 e la “D” entro il 2030.

Potenzialmente, si tratta quindi di un un bacino di 1.8 milioni di edifici residenziali in Italia, a cui si aggiungono circa 240.000 immobili a uso pubblico e non residenziale. Ma in che modo si può ottenere una classica energetica migliore rispetto all’attuale?

La Direttiva non specifica quali interventi siano ammessi e quali invece esclusi poiché, come facile intuire, i parametri di riferimento sono gli stessi che concorrono alla definizione della classe energetica. In particolare:

  • materiali di costruzione usati;
  • livello di isolamento termico dell’edificio;
  • tipologia di sistemi di riscaldamento e raffreddamento dell’immobile;
  • approvvigionamento di energia e consumi energetici dell’appartamento.

Entrando maggiormente nel dettaglio, possono influenzare la valutazione energetica dell’edificio elementi come:

  • presenza di un cappotto termico o di altri sistemi volti alla riduzione delle dispersioni di calore;
  • sistemi per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria a ridotto impatto, come ad esempio caldaie a condensazione di ultima generazione, pompe di calore o solare termico;
  • eventuali sistemi per l’autoproduzione di energia elettrica, come impianti fotovoltaici e mini-eolico residenziale.

Naturalmente, dovrà essere prodotto il relativo Attestato di Prestazione Energetica APE, documento rilasciato da personale qualificato che determina la classe energetica dell’edificio. Il documento ha di solito una validità di 10 anni dalla data di emissione.

Case Green: deroghe, obblighi e sanzioni

Bonus facciate, soldi

La direttiva Case Green ha generato una più che comprensibile preoccupazione da parte dei proprietari di immobili poiché, data l’obbligatorietà degli interventi, ciò potrebbe rappresentare la pianificazione di una spesa anche considerevole, non precedentemente preventivata.

Fortunatamente, la normativa prevede innanzitutto delle deroghe per alcune tipologie di edifici:

  • Gli immobili appartenenti al patrimonio immobiliare storico di un Paese: per l’Italia, si stima circa il 25% del numero di edifici totali da ristrutturare;
  • Gli immobili in cui si risiede per meno di quattro mesi l’anno, come ad esempio le seconde case.

Ma quanto costa rendere ecosostenibile una casa? Fornire una cifra di riferimento universale è impossibile, poiché tutto dipende dalle condizioni di partenza dell’edificio, tuttavia si può stimare una forbice dai 30.000 ai 150.000 euro. Una spesa, di conseguenza, non adatta a tutte le tasche.

A livello europeo è stato preso in considerazione che molti proprietari di edifici, ad esempio per ragioni di reddito, non potranno permettersi gli interventi richiesti. Per questa ragione, sono già in previsione degli appositi fondi. Questi verranno erogati sia a livello europeo che dai singoli stati, affinché i cittadini che ne hanno diritto, possano ristrutturare gli immobili a costo zero.

Poiché la direttiva è ancora molto giovane, con diversi punti devono essere ancora definiti dai singoli stati membri, non sono ancora state specificate le sanzioni per chi non dovesse adeguare i propri edifici entro i termini previsti dalla normativa.

Case Green: i bonus già disponibili nel 2023

Casa e soldi

Come già spiegato, la direttiva Case Green è molto giovane e molti dei suoi punti – a partire dall’accesso alle sovvenzioni di ristrutturazione – devono essere definiti a livello nazionale. Questo non significa, però, che non ci si possa muovere già da oggi per migliorare la classe energetica del proprio immobile.

I bonus antecedenti alla direttiva e tutt’ora attivi in Italia, ad esempio, possono essere di certo utili per rientrare nei parametri previsti per le “case verdi”. Ma quali sono e cosa prevedono?

Bonus ristrutturazione 2023

Anche per il 2023 in corso è stato rinnovato il Bonus Ristrutturazione, una detrazione IRPEF destinata per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici residenziali, si tratti di immobili singoli oppure di condomini.

L’incentivo prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, per un tetto di spesa massimo di 96.000 euro. Il bonus può essere fruito tramite appunto la detrazione fiscale, ripartita in 10 quote annuali, oppure con la pratica della cessione del credito alla società che eseguirà i lavori.

In questo caso, di conseguenza, si otterrà uno sconto in fattura. Gli interventi ammessi sono ben più ampi rispetto a quelli previsti dalla direttiva Case Green, poiché comprendono anche lavori di manutenzione quali l’installazione di ascensori o il restauro di rampe e scale.

Tuttavia, in riferimento proprio alle cosiddette “case verdi”, bisogna fare riferimento agli interventi di efficientamento energetico ammessi dal bonus:

  • interventi per limitare la dispersione di calore, come l’installazione di cappotti termici o il miglioramento degli infissi;
  • lavori per il rinnovamento degli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria, come ad esempio l’installazione di pompe di calore o impianti di solare termico;
  • interventi di aggiornamento sulle vecchie caldaie, per la sostituzione con sistemi a condensazione di ultima generazione;
  • installazione di impianti fotovoltaici.

Superbonus al 90%

Denaro e bonus

Dopo il Superbonus al 110%, introdotto nel pieno della pandemia da coronavirus con il Decreto Aiuti, nella Legge di Bilancio 2023 è stato inserito il Superbonus al 90%. L’inventivo prevede la possibilità di accedere a detrazioni fiscali per abitazioni monofamiliari e condomini, allo scopo di:

  • interventi di isolamento termico, come l’installazione di cappotti termici;
  • installazione di impianti di climatizzazione estiva e riscaldamento invernale, con sistemi a bassi consumi energetici come le caldaie a condensazione di ultima generazione, le pompe di calore e i climatizzatori a ridotti consumi;
  • installazione di caldaie a condensazione o di solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • predisposizione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, con la possibilità di installare colonnine domestiche per la ricarica di auto elettriche.

Il Superbonus al 90% è stato ristretto, rispetto al precedente al 110%, solo a coloro che hanno un diritto di proprietà reale sull’immobile. Purché sia prima casa e il richiedente abbia un reddito di riferimento massimo di 15.000 euro. Ancora, è prevista una riduzione ulteriore delle aliquote: il 70% per il 2024, 65% per il 2025.

Bonus IVA Green

Per chi fosse alla ricerca di una nuova abitazione, la Legge di Bilancio 2023 ha anche previsto il Bonus IVA Green, noto anche come Bonus Case Green – seppur non in riferimento alla direttiva europea, di cui l’incentivo è antecedente.

L’iniziativa prevede una detrazione del 50% dell’IVA per l’acquisto, entro il 31 dicembre 2023, di immobili residenziali di classe energetica A oppure B.

Come facile intuire, per ottenere il bonus è necessario ottenere l’apposito Attestato di Prestazione Energetica APE, per certificare la classe energetica dell’immobile.

 

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