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Anaplasmosi del cane: sintomi e cure

Fra le diverse malattie da zecche che possono colpire il nostro cane, abbiamo anche l'anaplasmosi canina. Malattia batterica causata da due batteri di specie diverse, colpisce non solo i cani, ma anche i gatti, i cavalli, i bovini e l'uomo. Si tratta, dunque, di una zoonosi. Trasmessa dalle zecche, ecco cause, modalità di trasmissione, periodo di incubazione, sintomi, diagnosi e terapia.

Anaplasmosi del cane: sintomi e cure

Fra le numerose malattie da zecca del cane, ricordiamo anche l’Anaplasmosi canina. Questa patologia, provocata da un batterio Gram negativo, è stata in realtà segnalata anche raramente nel gatto, mentre l’infezione da A. phagocytophilum è registrata anche nell’uomo.

Si tratta dunque di una zoonosi. Andiamo dunque a conoscere meglio questa malattia andando a vedere cause, quali sono i batteri che la provocano, i sintomi, la diagnosi e la terapia.

Cause dell’Anaplasmosi

L’Anaplasmosi è causata da A. phagocytophilum e A. platys, batteri Gram negativi, intracellulari obbligati. Anaplasma è uno dei generi della famiglia delle Anaplasmatacee, di cui fra l’altro fanno anche parte i generi Ehrlichia e Neorickettstia. Fra l’altro questa famiglia appartiene all’ordine delle Rickettsiales.

Comunque sia, con il termine di anaplasmosi ci si riferisce a due malattie causate da due specie diversi di Anaplasma:

  • Anaplasma phagocytophilum: infetta il cane, il gatto, il cavallo, i ruminanti e anche l’uomo. Causa la malattia nota come anaplasmosi granulocitica in quanto il batterio invade solitamente i granulociti neutrofili, raramente gli eosinofili. Sia nei neutrofili che negli eosinofili, però, provoca la formazione di corpi inclusi chiamati morule. Viene trasmesso tramite il morso di zecche del genere Ixodes, il che vuol dire che fra i serbatoi naturali ci sono anche i piccoli mammiferi, i cervi e gli uccelli. Qui da noi la zecca veicolo della malattia è l’Ixodes ricinus
  • Anaplasma platys: causa la trombocitopenia ciclica infettiva del cane. Si sospetta che il vettore sia la zecca bruna del cane, la Rhipicephalus sanguineus. In questo caso il batterio infetta piastrine e megacariociti, anche qui formando morule. Non si sa ancora se possa infettare l’uomo o meno.

Modalità di trasmissione dell’Anaplasmosi nel cane

Per quanto riguarda la modalità di trasmissione, c’è un motivo per il quale il veterinario vi ossessiona col mettere regolarmente l’antiparassitario al cane. Questo perché anche l’Anaplasmosi, come l’Ehrlichia, la Rickettsiosi, la piroplasmosi o la Malattia di Lyme, viene trasmessa al cane dal morso delle zecche.

Più raramente la trasmissione avviene tramite trasfusioni di sangue infette, motivo per cui i cani donatori, anche quando asintomatici, devono essere regolarmente trattati. Il ciclo vitale parte con una zecca che fa il pasto di sangue quando è allo stadio di larva o ninfa, nutrendosi da un animale infetto. Quando la zecca sale su un altro ospite, nutrendosi trasmette il batterio.

Si conosce meglio il ciclo vitale di A. phagocytophilum. Affinché avvenga la trasmissione del batterio, la zecca deve rimanere attaccata sul cane pe 24-48 ore, motivo per cui il veterinario vi dice sempre di staccare le zecche dal cane il prima possibile. Quando il batterio raggiunge il sangue, viene fagocitato dai neutrofili. Questi lo trasportano in giro per il corpo, raggiungendo anche milza, fegato e polmoni.

All’interno dei neutrofili si formano colonie di batteri chiamate morule. Per quanto riguarda A. platys, si sanno meno cose sulla sua patogenesi. In questo caso sono le piastrine ad essere infette e a presentare le morule.

Sintomi dell’Anaplasmosi

Zecca

Anaplasmosi: sintomi da A. phagocytofilum

Il periodo di incubazione dura 1-2 settimane. Si è ipotizzato che i sintomi derivino in parte dall’azione diretta del batterio, in parte da una iper stimolazione del sistema immunitario. I sintomi dell’anaplasmosi granulocitica variano a seconda del soggetto, anche se non è ben chiaro il perché.

A volte ci sono cani del tutto asintomatici, altre volte si hanno sintomi lievi. In alcuni casi, però, possono manifestarsi sintomi gravi. E spesso si hanno cani sieropositivi, ma totalmente asintomatici, specie nelle zone dove la malattia è endemica.

Talvolta l’infezione sembra essere autolimitante. Però sono anche segnalati casi di riacutizzazione anche dopo mesi dalla guarigione, specie a seguito di terapie cortisoniche.

I sintomi dell’anaplasmosi granulocitica sono:

  • cani del tutto asintomatici
  • febbre
  • letargia
  • anoressia
  • zoppia
  • rigidità articolare
  • riluttanza al movimento
  • poliartrite neutrofilica
  • vomito
  • diarrea
  • dispnea
  • tosse
  • polidipsia
  • petecchie
  • epistassi
  • melena
  • pallore delle mucose
  • anemia
  • aumento di volume dei linfonodi
  • aumento di volume della milza
  • dolore addominale
  • sclere iniettate di sangue
  • sintomi neurologici

Sintomi da A. platys

Il periodo di incubazione dell’anaplasmosi trombocitopenica varia dagli 8 ai 15 giorni. Di solito entro una settimana si ha trombocitopenia anche grave. Poi, quando i batteri si riducono di numero, in pochi giorni la conta piastrinica aumenta. Solo che questi episodi di batteriemia, trombocitopenia e apparente ritorno alla normalità continuano ciclicamente ogni 1-2 settimane.

Esistono però anche delle forme croniche con riduzione lieve delle piastrine persistente. Spesso l’infezione da A. platys è concomitante a quella con E. canis, con sintomi anche gravi. In generale si possono avere:

  • cani asintomatici
  • febbre
  • anoressia
  • dimagramento
  • letargia
  • anemia
  • pallore delle mucose
  • petecchie
  • aumento di volume dei linfonodi
  • epistassi
  • uveite

Diagnosi dell’infezione da Anaplasma

Se il cane ha avuto le zecche e improvvisamente diventa mogio, ha la febbre e sintomi non ben specifici, allora è bene sospettare la presenza di una forma di anaplasmosi. La diagnosi richiede l’esecuzione di esami del sangue completi e degli esami specifici per questa malattia.

L’assenza delle morule negli strisci di sangue non vuol dire assenza della malattia. Per questo motivo si eseguono test sierologici, ma anche qui bisogna fare attenzione. Se fatti troppo presto, entro 8 giorni dall’inoculazione, possono dare falsi negativi perché l’organismo non ha ancora avuto il tempo di produrre abbastanza anticorpi tali da essere rilevati. In caso di negatività dei test, ma sospetto clinico, il test va ripetuto dopo 2-3 settimane.

Esistono anche dei falsi positivi, causati da precedenti esposizioni al patogeno senza sviluppo di malattia e questo perché gli anticorpi possono persistere in circolo per mesi dopo le infezioni.

Infine è anche possibile eseguire la PCR.

Come si cura l’Anaplasmosi? Cenni di terapia

Anaplasmosi cane

La terapia dell’anaplasmosi nel cane richiede la somministrazione di doxiciclina per minimo 14 giorni. Tuttavia, visto che spesso sono presenti co-infezioni con Ehrlichia canis, ecco che la terapia deve essere fatta per almeno 28 giorni. Questo anche perché in realtà non si sa esattamente dopo quanto tempo il cane elimini l’Anaplasma.

Se si sospetta una contestuale forma immunomediata da malattia da zecche, potrebbe essere anche necessaria la somministrazione di cortisonici. Inoltre va anche imposta una terapia sintomatica a seconda dei sintomi manifestati. Per quanto riguarda l’anaplasmosi felina, anche qui le responsabili sono le zecche. I sintomi manifestati sono quelli di febbre, anoressia, letargia, epistassi, vomito, zoppia e atassia. E anche qui la terapia base è quella con doxiciclina.

L’Anaplasmosi del cane è contagiosa per l’uomo?

Come dicevamo prima, A. phagocytophilum rappresenta una zoonosi per l’uomo. Ci possiamo infettare sia tramite il morso delle zecche, sia tramite il contatto con sangue e tessuti infetti. Inoltre pare che di recente sia stato anche segnalato l’A. platys nell’uomo. I sintomi sono simili a quelli dei cani e anche nell’uomo la zecca deve rimanere sull’ospite per più di 24-48 ore.

Quindi ricordatevi di mettere sempre gli antiparassitari sui cani. E quando fate qualche scampagnata, munitevi di appositi spray repellenti che funzionino anche sulle zecche.

 

Fonti

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