Prelievo contanti, cambia tutto: se non hai il documento non potrai più farlo -greenstyle.it
Il panorama dei prelievi di contante in Italia sta attraversando un’importante trasformazione, a seguito delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025.
Queste modifiche puntano a garantire una maggiore accessibilità al denaro liquido, soprattutto nelle aree rurali e nei piccoli centri, dove la presenza degli sportelli automatici è spesso carente o insufficiente. Ma il cambiamento più rilevante riguarda la stretta sull’obbligo di esibire un documento di identità per poter effettuare qualsiasi prelievo di contante, sia presso gli sportelli bancomat sia direttamente nei negozi convenzionati.
Da quest’anno, non sarà più possibile effettuare prelievi di contanti senza presentare un documento di identità valido. Questa misura è stata introdotta con l’obiettivo di aumentare la sicurezza nelle transazioni e limitare fenomeni di frode e riciclaggio. Per il consumatore significa che, al momento del prelievo presso qualsiasi sportello automatico o esercizio commerciale autorizzato, sarà indispensabile mostrare la propria carta di debito o credito insieme a un documento ufficiale, come la carta d’identità, la patente o il passaporto.
Obbligo del documento d’identità per ogni prelievo di contante
Questa novità, seppur percepita come un vincolo in più, si inserisce in un contesto più ampio di regolamentazioni volte a garantire maggiore trasparenza e tracciabilità delle operazioni finanziarie. Le banche sono infatti tenute a comunicare all’Unità di Informazione Finanziaria tutte le operazioni sospette o di importo elevato, con un limite mensile di prelievo fissato a 10.000 euro per ogni cliente. Oltre questa soglia, le transazioni vengono monitorate per prevenire attività illecite.

Un cambiamento di rilievo riguarda la possibilità di prelevare contante fino a 250 euro al giorno direttamente presso esercizi commerciali come tabaccherie, farmacie, edicole e supermercati convenzionati. Questa misura, già sperimentata in alcune regioni, ha ricevuto un impulso decisivo con la nuova normativa e si sta diffondendo su tutto il territorio nazionale.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di facilitare il reperimento di contante in aree dove gli sportelli bancomat scarseggiano o sono difficili da raggiungere, contribuendo al contempo a sostenere il commercio locale. Per effettuare il prelievo presso questi esercizi, il consumatore deve esibire la carta di pagamento e il documento d’identità, ricevendo immediatamente l’importo richiesto, che sarà poi addebitato sul conto corrente.
Va sottolineato che l’esercente applicherà una commissione variabile in base all’accordo con l’istituto di credito e alla politica commerciale adottata. Nonostante ciò, la soglia di 250 euro rappresenta un significativo ampliamento rispetto al passato, offrendo una valida alternativa al prelievo tramite sportello automatico.
Le nuove regole sui prelievi in contante si inseriscono in un processo più ampio di digitalizzazione e trasformazione del sistema bancario italiano. L’aumento delle commissioni sui prelievi tradizionali e la spinta verso i pagamenti digitali mirano a ridurre i costi operativi delle banche e a incentivare forme di pagamento più sicure e tracciabili.
Tuttavia, la possibilità di prelevare contante presso i negozi convenzionati potrebbe modificare sensibilmente le abitudini degli utenti. In particolare, i residenti di zone meno servite potrebbero adottare questa opzione come una soluzione comoda e immediata, evitando lunghe trasferte per raggiungere gli sportelli bancomat o le filiali bancarie.
