Greenstyle Mobilità Eco-turismo Parco nazionale di Monfragüe: cosa fare nel regno della biodiversità

Parco nazionale di Monfragüe: cosa fare nel regno della biodiversità

Nel cuore dell'Estremadura, al confine tra Spagna e Portogallo, sorge il Parco nazionale di Monfragüe. Il luogo, che è nato nel 1979, diventando area protetta dopo una serie di battaglie per il mantenimento ambientale, è oggi una nota meta di ecoturismo. Al suo interno è infatti possibile ammirare la natura mediterranea del luogo, ma anche dedicarsi all'osservazione degli uccelli.

Parco nazionale di Monfragüe: cosa fare nel regno della biodiversità

Fonte immagine: iStock

Il Parco nazionale di Monfragüe, sito nella provincia di Cáceres, in Estremadura, dove la Spagna confina con il Portogallo, da anni è meta di ecoturismo per i suoi bellissimi paesaggi. Se anche la sua nascita risalga solo al 1979, ad oggi la sua fama è di carattere mondiale. E non solo per le battaglie che ne hanno fatto un’area protetta.

Di fatti, il parco, sul finire degli anni Settanta, era stato oggetto di controversie, sorte tra chi voleva terrazzare le aree verdi, estirpando le piantagioni di eucalipto e riducendo gli ettari di foresta e chi si opponeva a questo scempio. Se il luogo è rimasto intatto, il merito è di questi coraggiosi, che hanno favorito l’istituzione del parco naturale.

Per vedere Monfragüe diventare Parco nazionale, si deve invece attendere il marzo del 2007: ad oggi la sua gestione dipende dal Governo dell’Estremadura, che si occupa dell’organizzazione di tutta la rete dei parchi nazionali. Ma questa area naturalistica è nota anche in quanto dichiarata Zona di Protezione Speciale per gli Uccelli, dal 1991.

Il Parco è infatti meta degli appassionati di birdwatching di tutto il mondo, che possono ammirare in questi luoghi la rara aquila imperiale, ma anche la cicogna nera, l’avvoltoio e il capovaccio. Di certo gli esemplari di flora e fauna locali, spesso rari, o in via di estinzione, hanno fatto meritare a questa area verde l’appellativo di oasi di biodiversità.

Parco nazionale Monfrague
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Parco nazionale di Monfragüe: cosa fare e vedere

Il Parco nazionale di Monfragüe, che si incastona nel triangolo immaginario tra le città di Cáceres, Trujillo e Plasencia, è un’area naturalistica di circa 18mila ettari protetti. Le catene montuose dl luogo, racchiudono, alla confluenza tra i fiumi Tajo e Tiétar, uno degli ecosistemi di foresta e macchia mediterranea conservati meglio della penisola iberica.

Il Parco Nazionale di Monfragüe è stato il primo spazio naturale protetto dell’Estremadura e l’unico Parco Nazionale esistente in questa comunità autonoma. Fa parte della cosiddetta Rete dei Parchi Nazionali, una selezione dei migliori esempi del patrimonio naturale della natura spagnola, composta da 16 spazi sottoposti a tutela.

Di sicuro questo polmone verde è un punto di riferimento da anni per ornitologi e amanti del birdwatching, in quanto il territorio e i suoi cieli sono popolati da oltre 200 specie di uccelli. L’avvoltoio monaco è uno dei grandi protagonisti di questo parco, ma lo sono anche le aquile imperiali iberiche e le cicogne nere. Il tutto senza dimenticare i bellissimi gufi reali e i grifoni, altre star indiscusse del luogo.

Se vogliamo fare questa esperienza di osservazione, ci sono una serie di punti strategici, da cui il panorama e la visuale dedicata alla fauna locale sono ottimali. Ne è un esempio il Salto del Gitano, un belvedere posto su una scarpata a 300 metri di altitudine, da cui ammirare il paesaggio.

Gli itinerari del Parco di Monfragüe

Se vogliamo visitare il Parco di Monfragüe, ci sono itinerari specifici che ci permettono di ammirarlo e di rendere ancora più instagrammabili le nostre passeggiate. È possibile scegliere tra sette percorsi autoguidati, con livelli di difficoltà variabili. Il più semplice è forse l’Itinerario Giallo del Mirador de la Tajadilla, 8,9 km e livello di difficoltà basso.

Ma anche l’Itinerario Verde del Ruscello di Malvecino-Cerro Gimio, un percorso di 7,9 km, è considerato accessibile e percorribile anche dai meno esperti. Ha un livello di difficoltà medio l’Itinerario Rosso del Castello di Monfragüe, di 16 km, mentre per l’Itinerario nero, da fare solo in bici, la strada da coprire ammonta a 46Km e si estende dal comune di Villarreal de San Carlos a quello di Serradilla.

In auto sono disponibili due itinerari con soste nei punti panoramici principali che vanno dal Villarreal de San Carlos (dove si trova il Centro di accoglienza dei visitatori) al Castello o alla Portilla del Tiétar. Ma senza ombra di dubbio i percorsi più interessanti, per scoprire ogni angolo del territorio, sono quelli a piedi, a cavallo o in bicicletta.

Si respira aria buona, si fa della sana attività sportiva, anche lenta, si ossigena il cervello e, se abbiamo fortuna, durante il percorso, possiamo anche vedere cervi e volpi. Il Parco, infatti, non è solo l’oasi della biodiversità ornitologica, ma ospita anche esemplari di altre specie, che hanno trovato a Monfragüe il proprio habitat naturale.

 

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