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Parco della Giara: info e cosa vedere

Tra le province del Medio Campidano e di Oristano, sorge il Parco della Giara, o anche Giara di Gesturi. Il vasto territorio di 45 chilometri quadrati racchiude esempi di biodiversità floreale, ma anche faunistica. In questi bellissimi luoghi immersi nel verde sardo, ha trovato infatti casa il famoso cavallino della Giara, un esemplare che vive qui ancora in mandria allo stato brado.

Parco della Giara: info e cosa vedere

Fonte immagine: iStock

Il Parco della Giara, anche detto Giara di Gesturi, o Sa Jara Manna in sardo, è un luogo fermo nel tempo nel cuore della Sardegna. Si estende per circa 45 Km quadrati tra le province del Medio Campidano e di Oristano ed è noto per essere un’oasi di biodiversità floreale e faunistica. In queste aree è infatti possibile ammirare il cavallino della Giara.

Si tratta di un esemplare equino di stazza minuta, con molta probabilità condotto in questi territori in epoca nuragica o punica, dove vive ancora adesso in mandrie allo stato brado. Ma non mancano anche cinghiali, lepri, falchi e poiane, che hanno trovato in questo ambiente verde la propria casa.

A livello arboreo la Giara è un polmone di biodiversità unico e speciale: in questi luoghi sono famose le fioriture dei ranuncoli acquatici. Le specie floreali sbocciano in tutto il loro splendore nelle depressioni del terreno dette Paulis. In inverno e fino alla primavera queste conche raccolgono l’acqua piovana e si coprono di scenografici fiori bianchi.

Ma il Parco della Giara accoglie anche piante come il mirto e il corbezzolo, il leccio, l’elicriso e la roverella, una quercia dal portamento fiero e dalla longevità rinomata. Le sue radici le permettono di resistere ai lunghi periodi di siccità e le sue fronde ospitano i visitatori con una bella ombra durante la stagione estiva.

Parco della Giara
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Parco della Giara: cosa vedere

Il Parco della Giara è una bella area naturalistica che si estende tra i comuni di Tuili, Gesturi, Setzi e Genoni, nel centro della Sardegna. A differenza di alcune oasi simili, il parco è aperto tutto l’anno e consente escursioni in ogni stagione. Ma occhio, è necessario prenotare al numero apposito e sono previste due partenze al giorno:

  • Da ottobre a marzo – alle 10:00 la prima e alle 14:30 la seconda
  • Da maggio ad agosto – alle 10:00 la prima e alle 17:00 la seconda
  • Ad aprile e settembre – alle 10:00 la prima e alle 15:00 la seconda

Si possono fare prenotazioni per singoli, gruppi e scuole e, come è facile immaginare, i bambini sono i benvenuti in questa oasi verde. Di certo il protagonista delle gite tra questi luoghi è il cavallino della Giara, come accennato. Ma anche l’alternanza tra boschi e macchia mediterranea è un dettaglio che piace ai visitatori di ogni età e provenienza.

Da non dimenticare anche gli insediamenti umani in cui ci si imbatte durante il percorso, ricco delle cosiddette Domus de Janas, ossia grotte adoperate per le sepolture, che sembrano risalire all’età del Rame. Ma non mancano anche le suggestive torri nuragiche e l’area archeologica di Su Nuraxi, a Barumini, nota per il suo omonimo nuraghe.

E come non fare qualche foto alle Pinnettas, le capanne che fino agli anni ’70 del secolo scorso erano adoperate dai pastori sardi per le loro soste. Ma il Parco della Giara non è importante solo per le testimonianze umane e per la spettacolare fauna presente nel territorio.

La Giara infatti ospita più di 350 specie vegetali, alcune considerate anche rare, come la cosiddetta erba d’oro, nome meritato dalla Morisia Monantha, una pianta dal fiore giallo dorato. E da essa prende il nome il famoso Giardino Botanico della Giara, dove gli appassionati di orchidee troveranno gioia per i loro occhi.

 

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