Noto farmaco causa cecità, è allarme dopo lo studio scientifico: richiesta attenzione a chi lo assume - greenstyle.it
Allarme medico: un diffuso farmaco per il diabete potrebbe causare cecità. Gli esperti raccomandano massima attenzione.
Negli ultimi giorni, il mondo scientifico è stato scosso da una notizia che ha destato non poca preoccupazione: un farmaco molto diffuso, utilizzato da milioni di persone per trattare il diabete e l’obesità, è finito sotto la lente d’ingrandimento a causa di un potenziale effetto collaterale grave, la cecità. La arriva da uno studio scientifico che ha individuato un collegamento tra l’uso prolungato del medicinale e una scoperta dei casi di gravi problemi visivi.
La notizia ha rapidamente fatto il giro delle principali riviste mediche e dei media internazionali, alimentando un dibattito acceso sulla sicurezza del farmaco e sull’importanza di una corretta informazione ai pazienti. Gli esperti invitano alla calma, ma anche alla massima prudenza.
Il farmaco sotto accusa e lo studio che preoccupa
Il medicinale al centro dell’attenzione è il semaglutide, un principio attivo molto noto e prescritto da anni per la cura del diabete di tipo 2 e dell’obesità . Negli ultimi tempi, la sua efficacia nel controllo della glicemia e nella perdita di peso ne aveva aumentato la popolarità, rendendolo uno dei trattamenti più utilizzati in campo endocrinologico.
Tuttavia, una ricerca recente ha gettato un’ombra sul suo profilo di sicurezza. Gli studisi hanno analizzato migliaia di pazienti trattati con semaglutide per lunghi periodi, riscontrando un numero alto di casi di problemi oculari gravi, in alcuni casi evoluti fino alla perdita della vista. Questi dati, pubblicati su una rivista scientifica di rilievo, hanno immediatamente attirato l’attenzione delle autorità sanitarie e degli specialisti del settore, che ora chiedono di indagare a fondo sulla combinazione tra il farmaco ei disturbi visivi.

Le raccomandazioni degli esperti sono chiare, non interrompere il trattamento senza consultare il proprio medico. Una sospensione improvvisa del farmaco potrebbe infatti causare gravi squilibri metabolici, specialmente nei pazienti diabetici. Al tempo stesso, gli specialisti sottolineano l’importanza di effettuare controlli oculistici regolari, anche in assenza di sintomi evidenti. I primi segnali di un danno visivo possono essere sottili visione offuscata, sensibilità alla luce, difficoltà a mettere a fuoco e passare inosservati. Una diagnosi tempestiva può invece fare la differenza e prevenire danni irreversibili.
Le autorità sanitarie, intanto, stanno riesaminando le linee guida relative alla prescrizione del semaglutide. Tra le ipotesi al vaglio vi sono nuovi avvertimenti sulle confezioni, un rafforzamento dei protocolli di monitoraggio. E, nei casi più estremi, un possibile ritiro temporaneo dal mercato fino a chiarimenti definitivi.
L’allarme legato al semaglutide riporta alla luce un tema spesso sottovalutato, quello della trasparenza nei processi di approvazione e sorveglianza dei farmaci. Anche dopo anni di utilizzo, è fondamentale continuare a studiare gli effetti a lungo termine delle terapie più diffuse. Soprattutto quando vengono somministrate a milioni di persone in tutto il mondo.
