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Moda sostenibile, definizione: quando un brand è green

La definizione di moda sostenibile è incredibilmente ampia, e non riguarda solamente la scelta dei materiali impiegati durante i processi di produzione, ma anche l'utilizzo consapevole delle risorse e aspetti sociali ed economici. Ma in che modo la moda può diventare eco-sostenibile?

Moda sostenibile, definizione: quando un brand è green

Fonte immagine: Pixabay

Quello di “moda sostenibile” è un concetto la cui definizione abbraccia numerosi ambiti e aspetti. Non si parla “solo” di produrre vestiti utilizzando tessuti cruelty free e poco inquinanti. Il discorso è ben più ampio, e coinvolge fattori sociali ed economici, che insieme a quelli ambientali concorrono a rendere meno inquinante il settore della moda, considerato a ragione uno dei più dannosi per il nostro pianeta.

Con il termine “moda sostenibile”, in inglese sustainable fashion, si fa riferimento a un cambio di rotta nel modo in cui i vestiti vengono prodotti. Il cambiamento inizia già dalla scelta delle materie prime, che dovrebbero provenire da fonti sostenibili e certificate, e termina con le modalità di smaltimento dei prodotti, che dovrebbero comportare un peso sempre minore sull’ambiente.

Ma perché è importante che la moda diventi sostenibile? Facciamo un viaggio alla scoperta della sustainable fashion, e vediamo qual è la definizione di moda sostenibile e in quali e quanti modi i marchi possono abbracciare la sostenibilità come raison d’être.

Quanto inquina il mondo della moda?

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Fonte: Pixabay

Si dice spesso che la moda potrebbe fungere da “canarino nella miniera”, e cioè potrebbe dirci in anticipo se qualcosa sta effettivamente cambiando nella società. Se questo è vero, è chiaro che quella della sostenibilità ambientale è una missione che interessa moltissimi consumatori. E questa è già un’ottima notizia!

Adottare dei comportamenti sostenibili in un settore inquinante come quello della moda rappresenta una strategia efficace per ridurre i livelli di inquinamento a livello globale. Ma a proposito, sai effettivamente quanto inquina il settore dell’abbigliamento?

Secondo l’Alleanza delle Nazioni Unite per la moda sostenibile, fino ad oggi la moda si è rivelata “insostenibile” per molte ragioni.

  • Il settore fa un enorme utilizzo di acqua, energia e risorse preziose e tutt’altro che illimitate.
  • Spesso, i marchi di moda creano abiti usando tessuti inquinanti e non biodegradabili (perlopiù plastica)
  • L’industria della moda fa spesso ricorso a sostanze chimiche dannose e pericolose sia per l’ambiente che per la salute umana
  • L’inquinamento della moda riguarda anche il trasporto di materiali e prodotti, con la conseguenze emissione di gas inquinanti
  • Il settore dell’abbigliamento comporta anche una grandissima produzione di rifiuti che, lo ricordiamo, spesso non sono riciclabili.

La moda tra fast fashion e consumismo

Ma una delle più grandi cause di inquinamento legate al settore della moda va ricercata nel consumismo, nel frenetico “bisogno” di acquistare capi sempre nuovi, spesso alimentando il ben noto problema del “fast fashion”, che consiste nella produzione di svariate collezioni ogni anno, con capi di bassa qualità che potremmo paragonare agli oggetti usa e getta che si accumulano nelle discariche e nell’ambiente.

Ad oggi, l’industria dell’abbigliamento comporta circa l’8% delle emissioni di gas effetto serra a livello globale, e consuma più di 200 trilioni di litri di acqua ogni anno. In più, spesso gli abiti che acquistiamo rilasciano microplastiche nei mari e negli oceani, contribuendo ulteriormente a danneggiare questi preziosi ecosistemi.

Visto il profondo impatto del settore fashion sull’ambiente, l’Agenda 2030 dell’Onu punta a creare un terreno fertile, affinché la moda diventi davvero sostenibile, mediante azioni mirate e coordinate per tutti i Paesi.

Cos’è la moda sostenibile, definizione e caratteristiche

moda sostenibile definizione
Fonte: Pixabay

Ma a conti fatti, cosa può fare la moda per diventare più sostenibile? Come dicevamo, in realtà non basta utilizzare un tessuto 100% cotone per risolvere il problema.

Servono azioni più ampie, che vanno dalla scelta dei materiali all’utilizzo delle risorse, ma bisogna anche puntare su una moda che sia equa dal punto di vista sociale ed economico, che dia la possibilità ai lavoratori di godere di condizioni di vita dignitose, il cui lavoro sia retribuito in maniera corretta e adeguata.

Il tutto, sempre tenendo in considerazione le esigenze del nostro Pianeta, utilizzando fonti rinnovabili durante tutto l’arco produttivo, e realizzando capi di abbigliamento che non abbiano un impatto sull’ambiente anche quando verranno smaltiti.

Quando un brand si definisce sostenibile?

E dunque, quali sono le caratteristiche di un prodotto sostenibile? Alcuni esempi di moda sostenibile potrebbero essere i seguenti:

  • Produzione di beni garantendo la salvaguardia degli ecosistemi, della flora e della fauna
  • Utilizzo di materiali rinnovabili e biodegradabili
  • Gestione consapevole delle risorse idriche e dell’energia
  • Riduzione delle emissioni di CO2 e gas serra in tutte le fasi di produzione e trasporto
  • Efficiente gestione e smaltimento dei rifiuti
  • I marchi di moda sostenibili non dovrebbero fare greenwashing, una pratica scorretta che potrebbe allontanare i consumatori dall’obiettivo comune, quello di rendere il mondo più pulito e vivibile per tutti
  • Tutela dei diritti umani: garantire un pagamento adeguato e benessere per i lavoratori di tutti i Paesi
  • Promozione della Slow Fashion, con conseguente riduzione del fenomeno del Fast Fashion, una tendenza che comporta gravi ripercussioni sia a livello ambientale che sul piano economico/sociale
  • Utilizzo di materiali ecologici, come i tessuti sostenibili di nuova generazione
  • Ricicla, riusa e ripara: bisogna favorire una strategia di riutilizzo dei capi di abbigliamento e dei tessuti, anziché alimentare il dannoso “usa e getta”.

Un obiettivo essenziale della moda sostenibile, ad ogni modo, è quello di stimolare un comportamento più eco-attento nei consumatori, promuovendo l’acquisto di prodotti solo se effettivamente necessari, e proponendo capi di abbigliamento che possano durare nel tempo, realizzati con materiali ecologici e resistenti, di ottima qualità, per una moda che sia etica e amica dell’ambiente.

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