La stufa non serve, come riscaldare casa: 5 modi - Greenstyle.it
Come riscaldare casa? La stufa non basta: cosa puoi fare per non soffrire di freddo e risparmiare sulla bolletta.
Con l’aumento dei costi energetici e la crescente attenzione verso soluzioni sostenibili, è fondamentale conoscere le opzioni più efficaci per riscaldare la propria abitazione.
Negli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica ha portato a una varietà di sistemi di riscaldamento domestico che combinano efficienza, risparmio e rispetto ambientale. Ecco una panoramica aggiornata sulle soluzioni più diffuse e innovative per il riscaldamento delle abitazioni.
Come riscaldare tutta la casa: 5 metodi
L’installazione di una caldaia a condensazione rappresenta una delle scelte più diffuse per chi desidera sostituire un vecchio impianto a gas. Questa tecnologia moderna permette di ottenere un risparmio energetico fino al 20% rispetto alle caldaie tradizionali, grazie alla capacità di recuperare il calore latente dei fumi di combustione. La compatibilità con i termosifoni esistenti e i pannelli radianti a pavimento rende la sostituzione semplice e veloce, con costi contenuti. Le caldaie a condensazione sono inoltre dotate di sistemi intelligenti di gestione termica, che ottimizzano il consumo di gas. Per chi installa anche una termoregolazione evoluta, è possibile beneficiare dell’Ecobonus con aliquota al 65% fino al 31 dicembre 2024, un incentivo che rende l’investimento ancora più conveniente.
Le pompe di calore rappresentano oggi la soluzione più ecologica per il riscaldamento domestico. Utilizzano energia elettrica e fonti rinnovabili naturali come aria, acqua o terreno per riscaldare acqua sanitaria e di riscaldamento, senza emissioni di combustibili fossili o fumi inquinanti. Le tipologie aria-acqua sono le più diffuse per le abitazioni, grazie alla facilità di installazione. Questi sistemi sono particolarmente indicati per edifici nuovi o ristrutturati con un buon isolamento termico, dove possono lavorare efficacemente con impianti a bassa temperatura come i pannelli radianti. La pompa di calore può anche essere abbinata a un impianto fotovoltaico, consentendo l’autoconsumo dell’energia elettrica prodotta e aumentando ulteriormente il risparmio.
Per chi vive in zone con inverni particolarmente rigidi o in abitazioni non perfettamente isolate, il sistema ibrido rappresenta una soluzione avanzata. Questo sistema integra una pompa di calore con una caldaia a condensazione, scegliendo in modo intelligente quale generatore attivare in base alle condizioni climatiche, alla domanda di calore e ai costi energetici. Si privilegia sempre l’utilizzo della pompa di calore quando possibile, per ridurre l’impatto ambientale.

Un’altra alternativa è rappresentata dai climatizzatori in pompa di calore aria-aria, che riscaldano direttamente l’aria degli ambienti. Questi apparecchi sono particolarmente efficienti durante le mezze stagioni, quando le temperature esterne si mantengono tra gli 8 e i 15 gradi. Tuttavia, non producono acqua calda sanitaria e sono indicati soprattutto per abitazioni di piccole dimensioni o per riscaldare singole stanze. L’installazione di modelli multisplit consente di coprire più ambienti, ma con un incremento proporzionale dei consumi elettrici.
La caldaia a biomassa, che utilizza pellet o cippato di legna, è una valida alternativa per chi non ha accesso alla rete del gas e desidera sfruttare una fonte rinnovabile a basso costo. Questi impianti producono acqua ad alta temperatura, compatibile con termosifoni tradizionali, ma richiedono spazi adeguati per il generatore e lo stoccaggio del combustibile. Infine, il solare termico rappresenta un complemento prezioso per il riscaldamento dell’acqua sanitaria, integrando qualsiasi tipo di generatore termico, ad eccezione dei climatizzatori. I pannelli solari termici funzionano tutto l’anno e possono coprire una parte significativa del fabbisogno energetico, contribuendo a ridurre ulteriormente i consumi.
